giovedì 11 novembre 2010

Maxi-multa Ue da 4 miliardi in arrivo per i comuni lombardi inadempienti su fogne e depuratori

Maxi-multa Ue da 4 miliardi in arrivo per i comuni lombardi inadempienti su fogne e depuratori

MILANO - Per i comuni della Lombardia, il 2010 sta per chiudersi con una brutta notizia. In 190 agglomerati urbani, che raggruppano oltre 400 comuni, stanno per arrivare una serie di maxi multe – 20 milioni minimo – da parte dell'Europa, a causa della depurazione inadeguata delle acque e la mancanza di trattamenti ecologici nelle reti fognarie.

La procedura d'infrazione, avviata un paio d'anni fa dalla Commissione europea, è andata avanti arrivando dritta alla Corte di giustizia europea, che nel giro di un semestre dovrebbe emettere la sentenza. In Lombardia dovrebbe arrivare, come minimo, una super sanzione da quasi 4 miliardi.

I comuni destinatari sono accusati di non aver fatto gli investimenti necessari per la depurazione delle acque (da un punto di vista formale in Italia i soggetti responsabili sono stati finora le Ato, consorzi formati dai comuni delle varie province).

Lo scorso anno il Sole 24 Lombardia ha pubblicato l'elenco dei 134 comuni lombardi che, nel 2009, risultavano in procedura d'infrazione europea (si veda il Sole 24 Ore Lombardia del 4 novembre 2009). Quest'anno le amministrazioni comunali, come risulta al nostro giornale da fonti ministeriali, si sono più che triplicate, e dalla procedura d'infrazione si è già passati all'avvio del processo vero e proprio.

Il numero dei comuni è peraltro destinato a crescere, dato che finora la Commissione europea ha preso in considerazione solo i centri al di sopra dei 10mila abitanti. Dal 2011 si dovrebbe procedere quindi con i centri più piccoli.

L'Italia nei prossimi mesi sarà ovviamente chiamata a difendere a Lussemburgo i propri territori, accusati di non aver monitorato lo stato delle acque reflue. Ma ai tecnici ministeriali appare già evidente che la partita è praticamente persa: l'agglomerato urbano che non ha effettuato correttamente la depurazione dovrà pagare 20 milioni per ogni reato commesso, più 200mila euro al giorno dal momento della sentenza fino alla realizzazione delle opere richieste. La multa verrà divisa in ogni agglomerato tra i comuni che lo compongono.

Il documento dell'Ue dovrebbe essere spedito in questi giorni dal ministero all'Ambiente alla regione Lombardia. Il Pirellone a sua volta preparerà la lista completa di agglomerati e centri urbani responsabili dell'infrazione, girando a loro le sanzioni. È facile tuttavia ipotizzare che i comuni difficilmente saranno in grado di pagare la pena pecuniaria, ed è quindi probabile che si rivolgeranno alla regione. La Lombardia risulta la regione più inquinata della Pianura Padana e una delle più colpite dal problema in Italia.

I problemi segnalati sono di due tipi: depurazione inefficiente o assenza di collettamento per le fognature. Quest'ultimo problema è particolarmente grave perché sta a significare che le acque delle fogne arrivano direttamente nei fiumi e nei laghi senza filtraggio. Alcuni comuni rientrano in entrambe le liste.

Tra gli insediamenti meno virtuosi spiccano quelli situati lungo il Po. Le province maggiormente coinvolte sono Milano e Monza Brianza, Varese, Bergamo e Lecco. A produrre le sostanze più inquinanti sono soprattutto le utenze civili, seguite dall'attività agricola, sui cui le amministrazioni comunali e le Ato non sono intervenute come chiedeva l'Europa.

L'Ue chiedeva agli Stati membri, dal 1991, di adeguarsi entro il 1998 alla normativa sulle acque reflue dotandosi di impianti efficienti e adeguati collettamenti. Alcuni territori italiani, tra cui la Lombardia, hanno però accumulato 10 anni di ritardo, spingendo così l'Ue ad avviare una procedura d'infrazione contro l'Italia, cioè una sorta di richiamo con tanto di monitoraggi. Poi, dato che i controlli hanno dimostrato che nulla nel frattempo veniva fatto, ecco che pochi giorni fa la Commissione europea ha deciso di rinviare l'Italia davanti alla Corte di giustizia.

L'Europa tecnicamente sanziona l'Italia per gli agglomerati fuori legge, e le comunicazioni arrivano al ministero all'Ambiente italiano. L'Italia, a sua volta, avvalendosi di una legge nazionale, scarica il problema alle regioni. La Lombardia, con una sua legge regionale, gira quindi oneri e sanzioni alle Ato e ai comuni che compongono gli agglomerati. Ma siccome le Ato, con la nuova legge sul servizio idrico, scompariranno (si legga articolo a pagina 5), le sanzioni potrebbero passare ora alle province.

Si calcola che in Lombardia la spesa complessiva per realizzare le infrastrutture per la depurazione si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi. Le regioni su questo tema non hanno un potere coercitivo, ma solo di coordinamento e indirizzo.

Nel tempo le Ato sono state sollecitate dal Pirellone a realizzare le opere. Ma un po' a causa del frastagliamento del settore, gestito da tante micro società, un po' perché sia le Ato che le stesse società di gestione, di proprietà pubblica, non hanno mai inseguito criteri di rigida managerialità, il risultato è che oggi le acque della Lombardia sono tra le più inquinate d'Europa.

I NUMERI

20milioni - La sanzione europea
Con la sentenza della Corte di giustizia europea, i comuni in infrazione per lacune nella depurazione delle acque, dovranno pagare una multa di 20milioni per ogni infrazione commessa.

200mila - Euro di penale
Oltre all'eventuale multa, l'Ue chiede in aggiunta una penalità di 200mila euro per ogni giorno di ritardo dal momento della condanna, nella realizzazione delle opere di depurazione

2 miliardi - Il costo degli interventi
Si calcola che sia questa la spesa complessiva per i lavori di messa a norma su tutto il territorio regionale

134 - Infrazione nel 2009
È il numero dei comuni lombardi che risultavano in infrazione a fine 2009. Qualcuno, lo scorso anno, aveva già ricevuto l'avviso. Quest'anno dovrebbero essercene un centinaio in più


Fonte: Il Sole 24 ore - articolo di Sara Monaci - 4 novembre 2010

Nessun commento:

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...