venerdì 29 marzo 2019

Siccità in Lombardia Situazione grave per laghi e fiumi, anche se non è ancora non si é entrati in stato di emergenza



LEGAMBIENTE:‘LE MISURE PER FRONTEGGIARE LA FASE CRITICA NON DEVONO AUMENTARE LE SOFFERENZE DI FIUMI E LAGHI’

In Lombardia le cattive notizie della siccità riguardano fiumi e laghi, oltre ai campi coltivati, con semine a rischio per la scarsità di piogge e di temperature anomale che sono state frequenti in febbraio e marzo, provocando una siccità decisamente fuori stagione.

La siccità in Lombardia è un segnale del cambiamento climatico? Probabil. - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ma in questa situazione di difficoltà, anche per gli agricoltori, bisogna mantenere la calma. Interpretare i segnali del clima richiede lo sviluppo di strategie di adattamento e rincorrere le emergenze, che saranno sempre più frequenti, rischia di provocare ulteriori danni ai delicati ecosistemi di laghi e fiumi”.

I dati climatici stagionali evidenziano una situazione critica per le precipitazioni sui bacini montani, soprattutto dell’ovest Lombardia, ma mettono anche in guardia dagli eccessivi allarmismi. Purtroppo la neve delle quote medie e basse si è già sciolta precocemente a causa del caldo anomalo, mentre il disgelo ad alta quota non è ancora in corso, e questo spiega la carenza di afflussi a valle e lo stato di forte sofferenza di laghi e fiumi. Inoltre, la neve in alta quota c’è anche se i quantitativi complessivi di scorta idrica del manto nevoso sono sotto la media anche se non troppo lontani dal dato degli ultimi decenni.

Per quanto riguarda le precipitazioni, nelle Alpi e Prealpi, da cui dipende il sistema irriguo lombardo, è piovuto poco, mediamente la metà delle precipitazioni attese nel trimestre gennaio-marzo. Il bacino montano del Ticino è quello messo peggio, e le preoccupazioni per il comparto risicolo, che è anche il primo ad esprimere un forte bisogno di approvvigionamento idrico, sono comprensibili.

Va detto però che i dati attuali di carenza di precipitazioni non sono i peggiori del decennio: andò peggio, nello stesso trimestre, nel 2012, anno che si concluse con precipitazioni nella norma grazie ad una decisa ripresa delle precipitazioni a partire da aprile. Dunque, ora occorre gestire la situazione critica per le lavorazioni stagionali e molto dipenderà dalle precipitazioni del mese che sta per cominciare.

Dal lontano 2003, annata veramente anomala per temperature e crisi idrica, è diventata evidente la necessità di ripensare colture e sistemi irrigui della Lombardia. Purtroppo da allora poco è stato fatto e continuiamo ad avere una agricoltura fortemente idroesigente – conclude Meggetto -. Occorre evitar, in ogni caso che, per rispondere ai bisogni dell’agricoltura, si ricorra a misure di carattere emergenziale che esporrebbero fiumi e laghi a condizioni ecologicamente ancora più critiche di quelle che stanno vivendo a causa della siccità”.

 



Precipitazione media (mm/mq di bacino) nel primo trimestre nei bacini montani da cui dipende l’alimentazione irrigua: confronto dati 2019 con dati medi ed estremi del decennio 2009-2018
Elaborazioni: Legambiente su dati ARPA Lombardia

venerdì 22 marzo 2019

22 MARZO: GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Invito stampa

LEGAMBIENTE E IL COMUNE DI MILANO LANCIANO L'APPELLO: BEVETE L'ACQUA DEL RUBINETTO

Il Sindaco Giuseppe Sala e la Presidente di Legambiente Lombardia brinderanno con l'acqua della fontanella pubblica
Venerdì 22 Marzo ore 15 - Piazza della Scala

Nella Giornata Mondiale dell'Acqua un momento di riflessione sull'importanza di questa risorsa. Il Comune di Milano e Legambiente Lombardia si uniscono per invitare i cittadini a bere l'acqua pubblica, pulita e sicura, evitando l'uso della plastica usa e getta e l'impatto ambientale del trasporto dell'acqua in bottiglia. Il capoluogo lombardo, con la campagna Milano Plastic Free, sta già dimostrando di essere capofila di un movimento virtuoso, ma serve un impegno capillare. L'Italia, infatti, è il secondo paese al mondo dopo il Messico e il primo in Europa, per consumo di acqua in bottiglia: un'anomalia tutta italiana se si considera che dai nostri rubinetti sgorga un'acqua controllata, che rispetta rigorosi parametri di igiene e alti livelli di salubrità.

Saranno presenti:
Giuseppe Sala, Sindaco di Milano
Carlo Monguzzi, presidente Commissione Ambiente del Comune di Milano
Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia

Giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono invitati a partecipare
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Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
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giovedì 21 marzo 2019

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA – 22 MARZO 2019

21 Marzo 2019                                                                                                                 Comunicato stampa

LEGAMBIENTE PRESENTA IL DOSSIER “BUONE & CATTIVE ACQUE - STORIE DI FALDE, FIUMI E LAGHI INQUINATI, MA ANCHE DI ACQUE SALVATE”

In Lombardia fari puntati sul degrado del canale scolmatore Nord Ovest della provincia di Milano e sulle captazioni del fiume Spoel in alta Valtellina. Positive le esperienze di BrianzaStream, il progetto strategico di Sottobacino Lambro settentrionale e i progetti riguardanti il fiume Olona

610 milioni di euro necessari per sanare le condizioni che hanno portato la Lombardia a due infrazioni europee per mancata depurazione


L’acqua è un bene comune che spesso viene dato per scontato. Una risorsa fondamentale per ogni forma di vita e per gli ecosistemi che viene, poco saggiamente, sprecata, inquinata e non tutelata. Inoltre i frequenti fenomeni di siccità che si sono susseguiti negli ultimi anni, conseguenza diretta dei cambiamenti climatici in atto, rendono ancora più evidente la necessità di intervenire in maniera concreta e risolutiva sulla gestione di questo bene in termini di tutela, prelievi, uso e sprechi. La Giornata Mondiale dell’Acqua, che ricorre il 22 Marzo, è occasione per fare il punto sulla situazione di laghi, fiumi, torrenti e falde in Italia con il dossier “Buone & Cattive Acque” di Legambiente, un documento che intende richiamare l’attenzione sulle condizioni in cui versano le acque interne italiane, ma anche per sottolineare esempi virtuosi.

In Lombardia spicca la storia di degrado e scarsa qualità delle acque del Canale Scolmatore Nord-Ovest in provincia di Milano, opera costruita per mitigare il rischio idrogeologico dell’area intercettando le piene dei corsi d'acqua naturali ed artificiali che da nord e da ovest confluiscono a Milano, ma che nel tempo è diventato una fogna a cielo aperto, a causa della forte antropizzazione dei territori limitrofi. Il canale, attualmente, continua a causare gravi problemi all'ecosistema del fiume Ticino, trasportando, oltre che le acque luride in caso di scolmate provenienti da bacini fortemente antropizzati e quindi molto inquinati, anche una notevole quantità di rifiuti sospesi: materiale ligneo, plastica, sacchi della spazzatura e tutto ciò che l’uomo vi butta dentro. Inoltre, trattandosi di un'infrastruttura ormai obsoleta e mai mantenuta in modo adeguato, crea gravi problematiche idrauliche sulle sponde del fiume a valle ed a monte dell'immissione in Ticino.

«Entro il 2015, secondo la Direttiva Europea sulle Acque 2000/60, tutti i corsi d’acqua avrebbero dovuto raggiungere lo stato ecologico “buono” – ricorda Lorenzo Baio, responsabile acque per Legambiente Lombardiama l’Italia e la Lombardia, cronicamente in ritardo, stanno inseguendo le scadenze comunitarie che prevedono gli interventi necessari al risanamento. Gli obiettivi di qualità delle risorse idriche  sono  particolarmente sfidanti per la nostra regione, dato che alla scadenza del primo periodo di monitoraggio (2009/2014), risultavano in buono stato qualitativo solo il 30% dei corpi idrici e che le carenze del ciclo di depurazione delle acque reflue è uno tra i più significativi fattori di pressione responsabili della insufficiente qualità delle acque».

Restano accesi i riflettori anche sulla cattiva gestione dei corsi d’acqua per uso idroelettrico, denunciata da anni dai territori dell’area alpina, dove il deflusso minimo vitale e gli aspetti ecosistemici vengono troppo spesso elusi per garantire piccole produzioni di energia, come nel caso del fiume Spoel, nella valle di Livigno. Il tratto dei corsi d'acqua sottesi alle derivazioni A2A viene completamente privato delle portate naturali, sulla base di un accordo Italia-Svizzera siglato nel 1957 stipula del trattato italo svizzero non esisteva alcuna disciplina in materia di deflussi minimi. Ad oggi, lo stato del fiume è invariato. Dal 2016, anche su pressione dell'amministrazione livignasca, A2A sta operando una sperimentazione di rilascio, ma circoscritta al periodo turistico estivo: come dire che l'ecologia dei corsi d'acqua d'alta quota è 'programmata' in funzione di quello che i turisti vogliono vedere.

Ci sono, però, anche storie positive, che raccontano di acque salvate e progetti che diventano strumenti di governance partecipata e riqualificazione ecologica: un esempio è quello del Piano di sottobacino del Lambro settentrionale o il progetto “BrianzaStream” che coinvolge il torrente Seveso o, ancora, i diversi progetti che, gradualmente, stanno riqualificando il territorio in fregio al fiume Olona.
Il Progetto Strategico di Sottobacino Lambro settentrionale, sviluppato nell’ambito del processo Contratti di Fiume di Regione Lombardia, promuove il coinvolgimento diretto delle “comunità locali” in azioni concrete finalizzate al contenimento del rischio idraulico, che comprendono: ridare spazio vitale al fiume, rinaturalizzare i corsi d’acqua, creare continuità ecologico-ambientale, garantire un drenaggio sostenibile e promuovere la  cura del territorio agricolo e boschivo. Sono stati coinvolti oltre 100 comuni, 5 province, alcuni assessorati di Regione Lombardia, ARPA, AiPO, il Parco Valle del Lambro, il Parco media Valle del Lambro, Legambiente, WWF, numerose associazioni locali di cittadini.
Un alto esempio positivo è il nuovo progetto di BrianzAcque, “BrianzaStream” che, in fase di sperimentazione, ha ispezionato 15 chilometri di alveo del fiume Seveso e del suo affluente Certesa con speciali droni, alla ricerca degli scarichi che riversano nei due corsi d’acqua, con un obiettivo finale ben preciso: contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente fluviale e delle persone che lo vivono, in risposta ai bisogni del territorio. Il progetto si inserisce nell’ambito di un programma ben più vasto che, BrianzAcque, sta portando avanti sul corso idrico, come i numerosi interventi di regimazione delle acque meteoriche in chiave naturalistica, che trasformano un’importante azione di attuazione delle politiche di invarianza idraulica regionali in risorsa per lo sviluppo di fauna e flora autoctoni a favore del territorio.
I progetti “Olona entra in città: ricostruzione del corridoio ecologico fluviale nel tessuto metropolitano denso - realizzazione”, “Sistema Olona: la biodiversità che scorre” e i progetti del Parco dei Mulini: “Averla Piccola” e “Tarabusino” tutti cofinanziati da Fondazione Cariplo e compresi all’interno delle azioni del Contratto di Fiume, sono la terza esperienza virtuosa sul territorio lombardo, tutti riguardanti il fiume Olona. Il corso d’acqua, storicamente inquinato a causa della forte presenza d’insediamenti urbani e produttivi che portano nelle acque del fiume gli scarichi fognari urbani delle aree abitative limitrofe e delle numerose attività industriali, ha reso necessario l’avvio di azioni quali la sistemazione delle sponde del fiume, la riqualificazione della vegetazione, il miglioramento o la creazione dei sottopassi per la fauna e il ripristino di aree umide legate al fiume nonché la riduzione dell’impatto delle grandi infrastrutture che tagliano la valle del fiume Olona.

«Le esperienze lombarde dimostrano come sia necessario un nuovo approccio gestionale, con piani strategici che puntano a ridurre i prelievi e i carichi inquinanti e strumenti di partecipazione adeguati (come i Contratti di Fiume e i Contratti di Lago), che coinvolgano settori pubblici e privati, istituzioni, associazioni, cittadini, tecnici ed esperti per individuare le criticità e le politiche da mettere in campo.” – conclude Lorenzo Baio – Serve poi potenziare l’azione diffusa di riqualificazione dei corsi d’acqua e rinaturalizzazione delle sponde, impedendo l’impermeabilizzazione dei suoli, interventi che perseguono il triplice obiettivo di migliorare la risorsa idrica, ridurre il rischio idrogeologico e garantire un paesaggio di qualità soprattutto ora che gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno inasprendo».

La tutela della risorsa idrica passa anche attraverso una corretta depurazione dei reflui fognari. La Lombardia, sta facendo degli sforzi per uscire da questa persistente emergenza, che l’ha portata ad avere tre procedure di infrazione. Conclusi gli interventi per risanare la situazione che ha generato la prima infrazione, sfociata in condanna nel 2014, molto rimane per sanare le condizioni responsabili delle altre due. La stima degli interventi programmati ad oggi dalle Autorità d’Ambito (ATO) per superare le procedure di infrazione ammontano a circa 330.000.000 di euro per la procedura 2014/2059 e 280.000.000 per la procedura 2181/2017.




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Ufficio stampa Legambiente Lombardia
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domenica 17 marzo 2019

Troppo nichel nel fiume Seveso, Legambiente: «Gli scarichi industriali vanno adeguati»


I dati Arpa raccontano valori oltre limiti consentiti di nichel nelle acque del fiume Seveso, Legambiente chiede di continuare gli adeguamenti degli scarichi industriali.



Le acque del fiume Seveso non godono di ottima salute. O almeno il tratto di fiume che attraversa il paese di Seveso. Secondo gli ultimi monitoraggi e accertamenti del 2018 di Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il fiume Seveso, nella stazione di monitoraggio di Lentate sul Seveso, e quindi riconducile al tratto di fiume che passa anche per Seveso, risulta ricco di nichel, con una concentrazione che supera il livello consentito per il decreto legislativo 172 del 2015.

«Ogni anno studiano lo stato di qualità dell’acqua del fiume Seveso – precisa Arpa Lombardia –. Monitoriamo il fiume in quattro punti che chiamiamo stazioni: a Fino Mornasco, a Vertemate, a Lentate sul Seveso e a Bresso. Durante le nostre analisi abbiamo trovato la concentrazione di nichel fuori norma solo nella stazione di monitoraggio di Lentate sul Seveso e non nei successivi punti di controllo di Fino Mornasco e Vertemate, verso Como, e Bresso e Paderno Dugnano, verso Milano». Analizzando il risultato del monitoraggio di Arpa, la causa di questo inquinamento da nichel sarebbe da cercare in zona. «E difficilmente – sempre secondo Arpa – nelle abitazioni domestiche». Scende, invece, sotto il limite consentito per legge la concentrazione di mercurio: presente oltre gli standard consentiti per legge nel 2016, rientrato poi sotto il limite nel 2018. Nell’analisi complessiva del triennio tra il 2014 e il 2016, a fine anno si attende il nuovo rapporto, Arpa classifica, quindi, lo stato chimico del tratto di fiume che scorre anche a Seveso come “non buono”.

LEGGI i siti contaminati in Brianza

«Legambiente fa pressione – precisa Lorenzo Baio responsabile del settore acque per Legambiente Lombardia – per realizzare il completamento delle reti fognarie e l’adeguamento degli impianti di depurazione, il controllo e la depurazione degli scarichi di origine produttiva. Grazie all’impegno di regione e gestori del servizio idrico qualche miglioramento si è ottenuto. Lo conferma la presenza di pesci prima totalmente assenti e segnalati da numerosi fruitori del fiume». Seppur lo stato chimico non sia ottimale, c’è vita nel fiume: «Nel comune di Seveso la fauna ittica è stata campionata in corrispondenza della sede della Fondazione Lombardia per l’Ambiente a Seveso – precisano i dipendenti della fondazione – La comunità ittica è risultata composta da quattro specie, appartenenti all’ittiofauna di riferimento per la Lombardia: gobione, vairone, cavedano e ghiozzo padano».

E poi precisano: «Tra questi il gobione e il vairone sono dominati in termini numerici, discretamente rappresentato invece il cavedano mentre caratterizzato da minore densità il ghiozzo padano». Certo è che nichel, a quantità elevata, e pesci non possono convivere. È necessaria un’attenzione, dunque, di tutti i sevesini per conservare al meglio le acque del fiume Seveso.

Giorgio Venturini

“LA VOCE DEL LAMBRO”




Il Circolo Legambiente di Monza aderisce alla “Giornata mondiale dell’acqua” proponendo un’iniziativa finalizzata alla salvaguardia delle acque superficiali. Il fiume Lambro, come le sue derivazioni, sono soggetti ad: inquinamento, discariche abusive e inselvaticamento delle sponde.
Per far fronte a questa dequalificazione degli ambiti fluviali riproponiamo:
“PRENDIAMOCI CURA DELLA ROGGIA LUPA”

L'appuntamento è per sabato 23 Marzo 2019, dalle ore 10.00 alle 12.00, in via Ghilini, angolo via Timavo a Monza.
Si provvederà alla raccolta di tutti i rifiuti, alla manutenzione del verde lungo le sponde e alla messa in sicurezza degli argini. 

I volontari del locale Circolo Legambiente invitano i cittadini monzesi ad unirsi e impegnarsi per mantenere pulita la Roggia Lupa, costantemente deturpata dai rifiuti abbandonati da persone incivili o depositati, lungo gli argini, dal fiume Lambro durante le piene.
Questo nostro lavoro acquista una valenza sovraccomunale” precisa Atos Scandellari, del locale circolo “perché l’area fa parte del Parco della Media Valle del Lambro. Oltre 6,5 milioni di metri quadri di territorio sottratti alla speculazione edilizia, di cui molti da recuperare (come la roggia Lupa). Diamo una mano a questo giovane Parco Locale di Interesse Sovraccomunale. L’iniziativa prosegue il lavoro di riqualificazione e rinaturalizzazione della roggia iniziata nell’autunno del 2014”.

Legambiente metterà a disposizione come di consueto i guanti, le pettorine, i cappelli e i sacchetti per le operazioni di pulizia a tutti i partecipanti (previa iscrizione in loco la mattina stessa). Tutti saranno coperti da assicurazione. E’ gradita l’adesione via e-mail.


Monza, 15.03.2019

                                                                                 L E G A M B I E N T E
                                                                                    Circolo di Monza

Responsabile del progetto
Scandellari Atos
Cell. 333.7196645
atos.scandellari@tiscali.it

giovedì 14 marzo 2019

Global strike for future

Milano, 14 Marzo 2019                   Comunicato stampa


I giovani di Legambiente scendono in piazza per lo sciopero globale del 15 marzo per difendere il clima come Greta Thunberg e i tanti ragazzi di tutto il mondo

A Milano il sindaco Sala con Legambiente e gli studenti della scuola media di primo grado "S. Pertini" alle 9
Una delegazione dell’associazione ambientalista sarà ricevuta dall’Assessore di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo alle 15

Legambiente scende in piazza per difendere il clima. Anche in Lombardia i giovani e i volontari dell’associazione sfileranno insieme a studenti e cittadini per il Global Strike For Future di venerdì 15 marzo contro le mancate politiche per fermare la febbre del Pianeta. Una grande mobilitazione che fa seguito ai #fridaysforfuture, nati dalla protesta della sedicenne Greta Thunberg a Stoccolma in occasione della scorsa COP24, che ha riscosso ampia adesione in Italia.

«La mobilitazione del 15 marzo rappresenta una grande occasione per chiedere a gran voce azioni concrete per fermare il cambiamento climatico anche in Lombardia - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. L’entusiasmo che abbiamo notato in queste settimane tra i movimenti giovanili e tra gli studenti milanesi e lombardi è un segnale estremamente positivo perché, anche nella nostra Regioni, si crei un movimento trasversale per il clima. Non abbiamo più tempo per posticipare ancora politiche fondamentali per arrestare la febbre del pianeta. Dobbiamo agire ora e subito!»

A Milano la scuola media di primo grado "S. Pertini" dell'Istituto Comprensivo di via Palmieri e via Boifava organizza una marcia per il clima, alla quale parteciperà anche il sindaco Beppe Sala a fianco degli studenti. Il corteo partirà da via Boifava, si fermerà di fronte alla sede degli uffici comunali di zona 5, proseguirà in via san Giacomo per uno stop davanti alla scuola elementare, poi al parco Chiesa rossa, in via Cassoni, via Montegani, via Palmieri con una fermata nel parchetto vicino alla scuola, proseguirà in via Montegani verso Piazzale Abbiategrasso, in via Dini per fermarsi davanti alle scuole e poi il ritorno in via Boifava, per un totale di 3,5 km. La marcia è in collaborazione con Legambiente Lombardia, Resilient Gap, Ecorebel, Aisa Sez.Mi Bicocca, Corelab, Greenpeace sez.Mi, Mani Tese Mi, MSoi Milano, Recup, Rete Clima, Rete della Conoscenza, Statale Impatto Zero, Tempo Zero. Sempre nel capoluogo lombardo dalle 11 alle 13 i volontari di Legambiente saranno in piazza della Scala per attività divulgative sul cambiamento climatico e l’ecologia, con giochi e quiz per gli studenti partecipanti. L’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo riceverà la delegazione di Legambiente alle 15 presso la sede di Regione Lombardia per un confronto sul tema del cambiamento climatico e sulle azioni da intraprendere per fermare la crisi. Alle 18 l’associazione si unirà alla manifestazione cittadina con partenza in largo Cairoli.

Nel resto della regione: a Seregno manifestazione in piazza Martiri della Libertà alle 10 con sit-in, laboratori e informazioni su clima e ambiente. A Melegnano gli studenti dell’”Istituto Benini” organizzano un flash mob alle 10 in piazza Risorgimento. A Como studenti e volontari marceranno verso il Comune, con partenza alle 8.30 dal parcheggio Ippocastano e arrivo in piazza Cavour. Alle 14.45 ci sarà un dibattito e un approfondimento con esperti sul tema del cambiamento climatico presso la sede di via Valleggio dell’Università dell’Insubria. A Brescia la marcia per il clima partirà alle 9 da piazzale Arnaldo. Mentre il circolo “La Nostra Terra” di Borgosatollo Ghedi e Montirone organizza lezioni divulgative nella scuola secondaria Don Milani di Montirone per parlare di rifiuti zero e mutamenti climatici con Massimo Mastruzzo, presidente del circolo e il Prof. Marino Ruzzenenti, storico dell’ambiente. A Cremona Legambiente sarà a fianco degli studenti dalle 10 alle 13 alla manifestazione organizzata ai Giardini di piazza Roma. A Lecco studenti e cittadini uniti per un ambiente più pulito: alle 9 ritrovo in piazza Cermenati, dalle 10 alle 12 dibattito pubblico sui cambiamenti climatici con esperti sul tema, alle 12 gli studenti insceneranno un flashmob e alle 14 raccolta volontaria di rifiuti abbandonati, alle  Legambiente si unisce al corteo per il clima previsto dalle 8.30 dal Liceo Agnesi a Piazza Prinetti a Merate, con manifestazione in piazza fino alle 11.
A Pavia il corteo “Insieme contro il cambiamento climatico” partirà alle 9 da piazza del Castello. A Varese il circolo locale organizza un evento di divulgazione sul tema del clima con una lezione pubblica: “La parola alla scienza”, alle 17.30 in piazza Monte Grappa con Gianluca Ruggieri dell’Università dell’Insubria e Paolo Valisa del Centro Geofisico Prealpino. A Lodi le associazioni ambientaliste si uniscono per una lezione pubblica presso l’aula magna del “Liceo Verri” alle 21 con Valter Maggi, climatologo e Stefano Caserini, docente di mitigazione dei cambiamenti climatici. A Bergamo la mobilitazione coinvolgerà diverse scuole del territorio che si ritroveranno alle 9 in piazzale degli Alpini, alle 11 partirà il corteo fino a piazza Matteotti. A Mantova il circolo Legambiente di Castiglione delle Stiviere organizza un gazebo in piazza San Luigi dalle 9 alle 11,30 per informare i cittadini sull’impatto ambientale delle scelte di tutti i giorni e dare consigli per condurre una vita più sostenibile. A Monza dalle 9 alle 13 Legambiente sarà a fianco degli studenti in piazza Trento e Trieste per la manifestazione cittadina per il clima.



Ufficio stampa Legambiente Lombardia
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mercoledì 13 marzo 2019

PIANTIAMO UN ALBERO PER IL CLIMA

Milano, 13 Marzo 2019                                                                                Comunicato stampa

Nontiscordardimé: Operazione scuole pulite - XXI edizione

Torna la campagna di Legambiente dedicata alla qualità e vivibilità degli edifici scolastici.
Volontari, studenti, insegnanti e genitori impegnati per abbellire e riqualificare gli spazi scolastici

Il 15 marzo sarà un giorno importante per il clima: una data scelta per manifestazioni di sensibilizzazione sul tema del cambiamento climatico dagli studenti di tutto il mondo, che coincide con la campagna di Legambiente Nontiscordardimé - Operazione scuole pulite, quest’anno per l’appunto con un focus sulle problematiche ambientali. Una due giorni dedicata alla qualità e vivibilità degli edifici scolastici, all’insegna della cittadinanza attiva, del volontariato ambientale e dell’impegno sociale. Anche quest’anno protagonisti indiscussi saranno ragazzi, bambini, insegnanti, volontari e genitori che si daranno da fare per rendere le scuole più belle e accoglienti attraverso piccoli lavori di riqualificazione: come rinfrescare le pareti di classi e corridoi, abbellire con fiori e arbusti i cortili, ripensare la sistemazione delle aule e degli spazi comuni. Proprio per non dimenticare l’importanza delle azioni umani nei confronti del mutamento climatico, verranno piantati alberi nelle scuole aderenti, come gesto simbolico di mitigazione dell’inquinamento atmosferico e come monito agli studenti che se ne prenderanno cura.

“Oltre a migliorare la qualità della vita nelle scuole, la campagna di Legambiente si pone tra gli altri obiettivi quello di avviare un confronto sui temi ambientali, far crescere il senso civico e la consapevolezza di appartenere ad una comunità scolastica dove il contributo creativo di ognuno è prezioso – spiega Arianna Bazzocchi, responsabile scuola e formazione di Legambiente Lombardia La campagna di Legambiente vuole anche essere un modo per far presente alle istituzioni le carenze e i problemi degli edifici scolastici, troppo spesso vecchi e poco sicuri, ribadendo l’importanza e l’urgenza della messa in sicurezza e la riqualificazione antisismica ed energetica delle scuole”.

Tanti gli appuntamenti in Lombardia. Lavori di riqualificazione e manutenzione delle classi e degli spazi comuni e dei giardini vedranno protagonisti gli studenti, gli insegnanti e i genitori: la Scuola dell'Infanzia "San Giovanni Battista" di Parè (CO), la Scuola di Primo Grado “Toscanini” di Casorate Sempione (VA), l’Istituto Comprensivo “Galilei” di Corsico (MI), l’Istituto Comprensivo di Castiglione delle Stiviere (MN), Scuola di Primo Grado di via Martinengo (MI), Istituto Pisacane e Poerio di Milano, Istituto Comprensivo di Malnate (VA), Scuola dell’Infanzia di Casale Litta (VA), Scuola dell’Infanzia di Sumirago (VA), , Istituto Comprensivo “E. Morosini” e “B. Savoia” di Milano, Istituto Comprensivo di Appiano Gentile (CO), Istituto Comprensivo “R. Pezzani” di Milano, Istituto Comprensivo Pezzani (MI), Liceo Scientifico “G. Galilei” di Voghera (PV).

L’operazione Scuola Pulite, però, non si ferma alle giornate di volontariato del 15 e 16 marzo nelle scuole. Legambiente Lombardia sarà in piazza della Scala dalle 11 alle 13 con attività divulgative, quiz a domande multiple e dibattito aperto sul cambiamento climatico a cui parteciperà la scuola media Renzo Pezzani di Corvetto. Grazie alla collaborazione con l'Associazione AXIS la scuola media di primo grado Iqbal Masih farà una pulizia dai rifiuti nel Parco delle Cave con professori, genitori e volontari dell'associazione dalle 8.00 alle 11.00. I ragazzi, di tutte le seconde e le terze (15 classi), partiranno dalla scuola di via Milesi 4, e si sposteranno verso la Cava Cabassi e la Cava Aurora portando cartelli con messaggi per il clima.

Anche per quest'edizione di Nontiscordardimé i partecipanti potranno dare libero sfogo alla creatività con il concorso “La scuola in un click!”. Le classi e le scuole e che vogliono raccontare attraverso le immagini più significative cosa è successo durante la giornata, dovranno inviare il materiale richiesto al seguente indirizzo email: scuola.formazione@legambiente.it. I tre migliori reportage verranno premiati con un kit per la lettura. Scadenza concorso 30 aprile 2019. Per info e per scaricare il regolamento, il modulo di adesione e la liberatoria: https://www.legambientescuolaformazione.it/

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...