mercoledì 21 ottobre 2020

Costi sociali dell'inquinamento. Gli italiani pagano il prezzo più alto

 

 

 

Milano, 21 ottobre 2020                                                                   Comunicato stampa

 

 

 

Nuovo studio europeo sui costi sociali dell’inquinamento:

 

traffico, troppe automobili e mobilità pubblica carente,

 

gli italiani pagano il prezzo più alto in Europa

 

 

 

I costi sociali dovuti all’inquinamento dell’aria ammontano in media a 1400 euro per ogni cittadino. Roma, Milano e Torino

tra le prime 25 città europee per costi connessi all’inquinamento atmosferico.

Tante le città lombarde coinvolte nella ricerca.

 

 

 

Tra le 10 città europee con i costi sociali più alti per inquinamento, ben due – Milano e Brescia – sono lombarde.

 

 

 

La stima arriva da uno studio europeo a cui collabora Legambiente

 

 

 

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I costi dell’inquinamento dell’aria connessi all’alto numero di automobili in circolazione e alla carenza del trasporto pubblico incidono sul portafoglio degli italiani più che nel resto d’Europa. Ricoveri ospedalieri, perdita di benessere, impatti indiretti sulla salute e, quindi, riduzione dell’aspettativa di vita. Sono questi i fattori che fanno la somma del costo sociale, una spesa che per gli italiani ammonta a un costo medio di 1400 euro per ogni cittadino, equivalente a circa il 5% del PIL. Il peso che ogni cittadino è costretto a sobbarcarsi per far fronte ai danni derivanti dall’inquinamento atmosferico. In Europa, invece, la stima è più bassa e si aggira intorno a quota 1250 euro per una percentuale del 3,9%. A far emergere questi dati è lo studio “Costi sanitari dell'inquinamento atmosferico nelle città europee, connesso con sistema dei trasporti”, diffuso nella giornata di oggi dalla società di consulenza CE Delf, che ha preso in esame 432 città europee, in 30 paesi (27 paesi UE più Regno Unito, Norvegia e Svizzera). Lo studio si riferisce a dati raccolti per l’anno 2018 ed è commissionato dall'Alleanza europea per la salute pubblica, una ONG di interesse pubblico presente in 10 paesi dell'Unione Europea (European Public Health Alliance – EPHA). Per quanto riguarda l’Italia è Legambiente a collaborare al progetto.

 

LINK allo studio completo

 

 

 

Roma, Milano e Torino sono tra le prime 25 città europee per costi sociali in assoluto, mentre ben 5 città italiane sono nella top ten per costi pro capite, di cui due lombarde (Milano seconda dopo Bucarest, seguita dal terzo posto di Padova, al sesto Venezia, al settimo Brescia e al nono posto Torino). E maggiore è il numero di automobili in strada e più aumenta il tempo trascorso nel traffico più si alzano i costi sociali dell’inquinamento. “Un aumento dell'1% del tempo medio di percorrenza per recarsi al lavoro aumenta i costi sociali delle emissioni di PM10 dello 0,29% e quelli delle emissioni di NO2 anche dello 0,54%. Un incremento dell'1% del numero di autovetture in una città aumenta i costi sociali complessivi di quasi lo 0,5%”, è quanto viene evidenziato dallo studio diffuso oggi da CE Delf.

 

 

 

Quindi, nonostante le difficoltà oggettive di valutazione, lo studio riesce a stimare la diretta connessione tra costi dell’inquinamento dell’aria (dovuta a smog, emissioni PM10 e N20) e l’aumento dei costi sociali per gli italiani.

 

 

 

«Secondo i risultati dello studio Milano ha perso poco meno di tre miliardi e mezzo di euro in un anno in welfare e costi sociali, superata soltanto da Roma» dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «L’inquinamento continua a sprofondare i bilanci già gravemente compromessi delle nostre città. Milano è seconda in Europa dopo Bucarest per costo pro capite, con oltre 2800 €/anno, una cifra sottratta al benessere e alla capacità di spesa dei cittadini. Gli scienziati indicano chiaramente la responsabilità dei trasporti nell’emissione dei diversi inquinanti presi in esame. È ora di scelte coraggiose e convinte, basta con indulgenze e mezze misure, si deve uscire velocemente dal fossile e incentivare multimodalità e sharing».

 

 

 

E i costi calcolati potrebbero essere ancora più alti se – citando lo studio – “si includessero adeguatamente i costi correlati alla pandemia COVID-19. Le comorbilità sono un elemento preponderante nella mortalità di pazienti affetti da COVID-19 e fra le più importanti vi sono quelle associate all'inquinamento atmosferico. Da diversi documenti di ricerca si evidenzia che la scarsa qualità dell'aria tende ad aumentare la mortalità di pazienti affetti da COVID-19. Pertanto, i costi sociali di una scarsa qualità dell'aria potrebbero essere maggiori rispetto a quanto stimato in questa ricerca”.

 

 

Secondo Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente «il costo dell'inquinamento, aggravato quest'anno alla pandemia Covid19, è particolarmente pesante per i redditi più bassi: l’inquinamento, come il Covid colpisce tutti, ma chi è più povero fatica a mitigarne gli effetti ed accedere alle cure. I governi nazionale e regionali devono adottare al più presto politiche pubbliche per mobilità e riscaldamento ad emissioni zero, per tutti, ma soprattutto per chi è meno abbiente. Servono mezzi pubblici elettrici, bici e auto elettriche condivise, serve in città agevolare e promuovere subito la mobilità ciclo-pedonale. Serve il superbonus (110%) se ben speso per ridurre l'inquinamento da riscaldamento. Non servono invece proroghe ai permessi di circolazione dei veicoli diesel più inquinanti, non servono bonus per l'acquisto di auto di proprietà a combustione. Iniziare a ridurre a zero, o quasi, l'inquinamento deve divenire una priorità nazionale del Recovery plan italiano». 

 

 

 

 

Per approfondire:

 

http://www.viviconstile.org/magazine/articoli/costi-sociali-dello-smo

 

LINK allo studio completo

 

 

 

 

 

Ufficio stampa Legambiente Lombardia

 

Lucio Lorenzi

 

ufficiostampa@legambientelombardia.it

 

3385007097

 

 

 

 

 

ALLEGATI NEL PDF: TABELLA 1 E TABELLA 2

 

 

 

Tabella 1 – Costi sociali inquinamento pro capite: le 10 città europee con i costi più alti nel 2018. 5 sono italiane (Fonte: CE Delf ottobre 2020).

 

 

 


 

 

Tabella 2 – Costi sociali inquinamento pro-capite nelle città della regione nel 2018, in ordine per costi maggiori (Fonte: CE Delf ottobre 2020, rielaborazione Legambiente).

 

 

 

 

 

 


lunedì 5 ottobre 2020

Giretto d’Italia 2020: a Milano la richiesta di ciclabilità cresce e va incrementata


Legambiente: «La bicicletta si conferma un mezzo chiave nella mobilità “post emergenza Covid”. Per questo è fondamentale proseguire nella realizzazione di una rete ciclabile estesa, connessa e integrata con le altre modalità di trasporto.» 


A Milano la richiesta di ciclabilità cresce e va ulteriormente incrementata: la conferma arriva dalla decima edizione del Giretto d’Italia, il “campionato nazionale della ciclabilità urbana” organizzato da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial insieme a Euromobility - Associazione Italiana Mobility Manager e VeloLove, in collaborazione con le amministrazioni comunali aderenti. 
Come ogni anno, il Giretto d’Italia ha conteggiato – tramite appositi check-point allestiti nelle 25 città che hanno aderito all’iniziativa – il numero delle biciclette e dei nuovi mezzi di mobilità elettrica in circolazione. Il conteggio – a causa del maltempo in alcune città – è avvenuto tra il 17 e il 29 settembre scorso attraverso un monitoraggio di quattro ore tra le 7 le 11 di mattina.

A Milano la rilevazione organizzata dal Comune di Milano si è concentrata sulle biciclette ed è avvenuta il 17 settembre 2020 in collaborazione con AMAT grazie alle nuove telecamere con apposito software di rilevamento dei ciclisti installate tra viale Monza e corso Buenos Aires: nel corso delle quattro ore di monitoraggio sono state conteggiate 4.536 biciclette, dirette sia verso il centro città sia in direzione opposta.

Nel confronto tra le 25 città che hanno partecipato, l’analisi dei numeri dei ciclisti racconta che in cima alla classifica risulta Pesaro con 7.120 bici conteggiate e, a seguire, Piacenza 6.124, Reggio Emilia 5.481, Padova 4.654, Milano 4.536, Bolzano 4.092, Ravenna 3.535, Ferrara 2.674, Novara 2.312, Fano (PU) 2.083, Trento 1.781, Torino 1.422, Palermo 1.095, Udine 980, Bologna 801, Genova 615, Misano Adriatico (RN) 509, Carpi (MO) 492, Pavia 435, Jesi (AN) 358, Carmagnola (TO) 211, Napoli 162, Brescia 94, Roma 80, Lecce nv.

«Benché il Giretto d’Italia abbia soprattutto un valore simbolico, sia per il tempo limitato della rilevazione sia per la diversità delle città in gara in termini di densità abitativa e dinamiche degli spostamenti,» spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia «dai conteggi di quest’anno Milano risulta al primo posto per traffico ciclistico nel confronto con altre grandi città italiane come Roma, Torino o Bologna. Il Giretto conferma l’aumento dell’uso della bicicletta nel capoluogo lombardo e l'importanza di proseguire nella realizzazione di una rete ciclabile estesa, connessa e integrata con le altre modalità di trasporto.»

Un ulteriore elemento di interesse emerso dal monitoraggio è che – come mostrato dalla tabella allegata – molte delle biciclette conteggiate erano dirette non verso il centro ma anche in uscita verso le altre zone della città. 

«I dati dei passaggi monitorati in occasione del Giretto d’Italia mostrano un notevole “controflusso” di ciclisti diretti verso i diversi quartieri della città – pari al 50% dei passaggi verso il centro – un dato che avvalora il ruolo cardine della bicicletta per gli spostamenti urbani nella mobilità “post-emergenza Covid”» commenta Federico Del Prete, presidente del circolo Legambici. «Interessante notare anche l’utilizzo da parte dei ciclisti delle nuove piste ciclabili come quella di corso Buenos Aires e di viale Monza. Una conferma della validità dell'impegno infrastrutturale mostrato dall’Amministrazione Comunale in questi mesi, che proprio per questo deve essere intensificato: le ciclabili migliorano l'efficienza dello spazio pubblico rinnovandolo e rendendolo più sicuro per tutti gli utenti.» 
 

TABELLA 
I dati dei conteggi forniti da AMAT nei tre check-point milanesi il 17 settembre 2020 nella fascia oraria 7-11 di mattina 

Rilievo

Direzione Centro Direzione Esterna
Buenos Aires c/o Oberdan 1.847 701
Monza c/o Loreto 787 286

Monza c/o F.lli Pozzi (ponte della Martesana)

 
577 338

 


#Giretto2020
Tutte le informazioni sul Giretto d’Italia 2020 sono disponibili su
https://www.legambiente.it/giretto-ditalia/

 

 

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