lunedì 28 luglio 2008

Acqua: liscia o con le bollicine? Meglio quella del rubinetto

Il più efficace è stato lui, Massimo Cacciari. "Bevete l’acqua del sindaco". Con la sua campagna di consumo etico ed economicamente vantaggioso era riuscito finalmente a far bere ai veneziani l’acqua del rubinetto. "Bevo acqua corrente tutti i giorni - assicurava - ed è buonissima". Per dare il buon esempio, durante le riunioni della Giunta a Ca’ Farsetti, Cacciari ha ordinato per i relatori la brocca di acqua minerale al posto della bottiglia del supermercato. Veritas, la società di gestione degli acquedotti veneziani invierà a centomila famiglie una caraffa da frigorifero per incentivare il consumo dell’acqua corrente.

Eppure, prima di Venezia, New York. L’anno scorso a luglio il primo cittadino Michael Bloomberg si mise a capo della crociata contro la mineral water con lo slogan: "Dimenticate la minerale e bevete l’acqua che sgorga direttamente in casa vostra". Anche il suo collega di San Francisco invitava a "farsi il pieno". Ma non solo. E così l’acqua della brocca ha iniziato a vedersi anche sui tavoli dei ristoranti più chic e più cool a costo zero. Poi è arrivata la volta del sindaco di Salt Lake City che ha cercato di sensibilizzare i consumatori puntando sulla difesa dell’ambiente. In California numerosi ristoranti hanno iniziato a servire solo ed esclusivamente acqua del rubinetto.

La caraffa torna a sfidare la minerale. Sa più di casa e ti libera dall’ossessione del residuo fisso, dei sali, della dieta e del plin plin. E magari fa risparmiare anche un po’ di vetro, plastica e un bel po’ di soldi. L’America, come spesso accade, in queste cose fa tendenza.
E in Europa? A Roma, dopo 250mila prelievi dai propri acquedotti, il comune ha deciso di rendere pubblica la carta d’identità della propria acqua, che risulta essere buona, fresca e molto meno dispendiosa.

Da 100 a mille volte più economica rispetto all’acqua in bottiglia. Eppure, americani ed europei, italiani in testa, bevono sempre più acqua in bottiglia. Sì, ma quanto contribuiscono al deterioramento dell’ambiente? Todd Jarvis della Water Resources Graduate Program alla Oregon State University, negli Stati Uniti, racconta: "Ogni anno nel mondo si consumano 81 milioni di litri di petrolio e 600 miliardi di litri di acqua per produrre 154 miliardi di bottiglie di minerale. E questo alimenta un business che oggi ha raggiunto oltre i 100 miliardi di dollari all’anno".

Il costo in termini ambientali per produrre acque in bottiglia fa impressione. Per produrre 1 chilo di Pet, la plastica usata per le bottiglie, sono necessari poco meno di 2 chili di petrolio e 17 litri di acqua. Ma perché si è arrivati ad un uso così elevato dell’acqua in bottiglia? "La gente si lascia sedurre dall’immagine di purezza che si associa alla minerale, ma in realtà c’è un tremendo spreco di risorse legato al suo commercio", commenta Vichy Hird, esponente dell’associazione ambientalista Friends of the Heart. Ma non solo. Secondo gli esperti rubinetto o minerale più o meno si equivalgono. Uno test realizzato nel 2007 realizzato da Legambiente in 6 città italiane lo dimostra. Pescando l’acqua da caraffe anonime e affidandosi al palato nemmeno 2 italiani su 10 sono riusciti a individuare qual era l’acqua imbottigliata e quale quella uscita dalle tubature domestiche. E allora come fare per invogliare sempre più persone a utilizzare l’acqua del rubinetto? Sono ormai 600 in tutta Italia i locali tra ristoranti e locali che hanno aderito alla campagna "Imbrocchiamola", ideata da Altraeconomia e sostenuta da Legambiente dove viene servita volentieri l’acqua del sindaco. Loro non diranno "Non c’è" o "Non sappiamo quanto farvela pagare".

In questi locali con il bollino blu sulla vetrina come riconoscimento saranno ben lieti di mettere sul tavolo una brocca d’acque fresca. E a costo zero. A Milano ce ne sono già 25, seguita da Firenze, Torino, Genova e Venezia. A dispetto dei costi folli che può avere una bottiglietta d’acqua. Far risparmiare i cittadini sull’acqua è l’obiettivo anche del Comune di Genova.

Qui l’acqua dell’acquedotto si chiama "Acqua di San Giorgio". A giugno sono state regalate 10mila bottiglie di vetro e 3mila caraffe con il marchio del santo. "Il gusto è gradevole e il costo competitivo: 0,001 euro al litro contro i 30 centesimi medi di quella comperata" dice l’amministratore delegato di Mediterranea delle Acque. E a Milano a Palazzo Marino è scattato ormai l’ordine ufficiale: i consiglieri si disseteranno solo bevendo acqua della brocca. A palazzo l’acqua minerale è bandita.

Articolo de "Il Giornale" di venerdì 27 giugno 2008


venerdì 25 luglio 2008

Biobottiglia, la prima al mondo si vende in Italia

Debutta nel mercato delle acque italiane minerali, dopo gli ottimi risultati della sperimentazione la prima bottiglia biodegradabile al 100% che si decompone completamente in 80 giorni. La bottiglia è realizzata con l’”ingeo” una plastica naturale derivata al 100% dalle piante. E sarà l’acqua “Sant’Anna”, marchio leader di Fonti di Vinadio, azienda a capitale interamente italiano, a mettere in commercio, prima assoluta in Italia e prima al mondo rivolta al mass market, una bottiglia realizzata interamente con una rivoluzionaria plastica naturale che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri delle piante anziché dal petrolio.

L’imprenditore Alberto Bertone, CEO e Presidente di Fonti di Vinadio, sta definendo gli ultimi accordi con la grande distribuzione per la commercializzazione della biobottiglia anche all’estero:

“Un esempio concreto - dice Bertone - può spiegare con maggior chiarezza la rivoluzione di Ingeo: se consideriamo 50 milioni di biobottiglie del peso di 27 grammi ciascuna, rispetto alla stessa quantità di bottiglie prodotte in comune PET, risparmiamo 13.600 barili di petrolio, ovvero la stessa quantità di energia che serve a fornire elettricità a 40.000 persone per un intero mese! Inoltre, riduciamo le emissioni di anidride carbonica pari a quelle emesse da 3.000 auto che percorrono in un anno circa 10.000 chilometri ciascuna. A Vinadio siamo in grado di produrre 50 milioni di bottiglie in una settimana di lavoro. E oggi in Italia si devono smaltire ogni anno oltre 5 miliardi di bottiglie.”

Preso dal sito: www.ecoblog.it

martedì 22 luglio 2008

Batteri argentini per decontaminare i reflui


Una ricerca realizzata dalla facoltà di biochimica dell’Università di Buenos Aires (Uba) e dall’Instituto nacional de tecnología industrial (Inti), ha ottenuto un nuovo metodo di decontaminazione dei reflui attraverso la biodegradazione. Nello studio sono stati selezionati particolari batteri in grado di degradare e detossificare reflui contenenti composti organici persistenti, come clorofenoli e nitrofenoli. Il nuovo metodo di decontaminazione, sostengono i ricercatori, potrebbe essere applicato ai reflui di origine industriale, agricola e urbana.

I clorofenoli e i nitrofenoli sono composti la cui diffusione nell’ambiente deve essere minimizzata, per evitare danni alla salute umana ed agli ecosistemi. I clorofenoli si possono trovare in scarichi provenienti dall’industria cartaria, chimica, tessile; possono anche formarsi nei processi di disinfezione dell’acqua, durante la clorazione. I nitrofenoli sono invece impiegati come intermediari nella sintesi di coloranti, farmaci, pesticidi ed esplosivi e sono ugualmente caratterizzati da forte tossicità e persistenza nell’ambiente.
Secondo i ricercatori argentini “la biodegradazione è un’alternativa valida per la rimozione dei composti persistenti. Il grado di biodegradazione di un composto può andare da una semplice modifica della sua struttura chimica fino alla completa ossidazione. Il processo è considerato valido se i metaboliti generati non sono tossici”.

venerdì 11 luglio 2008

Un paese in bottiglia

L'Italia è il Paese in cui si ha il maggior consumo di acqua in bottiglia nel mondo, con 194 litri pro capite solo nel 2006 (oltre mezzo litro a testa al giorno). Un dato in costante aumento, triplicato in poco più di 20 anni (nel 1985 erano appena 65 litri), e con esso anche il volume di affari per i produttori di acqua minerale è aumentato e di molto.
Nel 2006, in Italia, erano attive 189 fonti e 304 marche di acque minerali in grado di generare un volume di affari di 2,2 miliardi di euro, grazie all’imbottigliamento di 12 miliardi di litri di acqua (Beverfood). Il business miliardario per le industrie dell'acqua minerale è favorito, secondo Legambiente e Altreconomia, anche dai canoni di concessione molto bassi che vengono versati alle Regioni, costi che spesso non tengono conto neanche dei reali volumi di acqua prelevati. Sono solo otto infatti le regioni italiane che prevedono un canone in base alla quantità di acqua imbottigliata: si va dai 3 euro ogni mille litri prelevati in Veneto ai 5 centesimi ogni mille litri della Campania. In sostanza le industrie pagano alle Regioni molto poco l'acqua che prelevano, rispetto a quanto guadagnano dalla vendita del loro prodotto. In molti casi questi introiti non sono neanche sufficienti a coprire le spese sostenute per lo smaltimento delle numerose bottiglie in plastica derivanti dal consumo di acque minerali che sfuggono alle raccolte differenziate.

Operazione Po


Operazione Po attraversa quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, con attività volte alla valorizzazione delle realtà naturalistiche, culturali, gastronomiche e turistiche del corso d'acqua e dei territori rivieraschi. Una campagna itinerante che si ricollega ai contenuti di altre iniziative promosse da Legambiente quali "Piccola Grande Italia", "Salvalarte" e l'ecolabel "Legambiente Turismo", che vede la partecipazione di oltre 300 strutture ricettive e turistiche italiane ad un progetto di promozione di un turismo di qualità attento alle specificità culturali, storiche, gastronomiche e ambientali del territorio e con un minore impatto sull'ambiente.

Le tappe e gli eventi di Operazione Po
(in grigio le tappe tecniche)

  • Porto Levante (Rovigo) 15 Giugno (mattina). Partenza
  • Adria, 15 Giugno. Attracco alle 15:30 e aperitivo biologico offerto dall'Amministrazione Comunale nei pressi dell'attracco. Seguirà ricevimento in Comune per l'equipaggio di Operazione Po.
  • 16 Giugno (intera giornata). Tappa di trasferimento verso Mantova.
  • Mantova, 17 Giugno. Ore 11, conferenza stampa e partenza per Boretto con la "scorta" di canoe e kayak.
  • Boretto 18-19 Giugno. Arrivo nel pomeriggio del 18 e preparazione barca per la discesa.
  • Boretto 20 Giugno (mattina). Imbarco equipaggio ridotto e risalita fino a Isola Serafini (PC) con arrivo in serata.
  • Isola Serafini (Piacenza) 21 giugno. Ore 10-18 Apertura al pubblico della Centrale Enel. Conferenza stampa di inaugurazione della discesa, distribuzione gratuita di kit per il risparmio idrico ed energetico, visita guidata della centrale idroelettrica ed altre iniziative culturali e ricreative (mostre, animazioni ecc.). Possibilità di raggiungere la centrale con la nave "Calpurnia" che partirà da Piacenza alle 9:30 e ritorno in pullman (ore 15-16).
  • Cremona 21 giugno. Ore 17 aperitivo con Stradivari. Presso il Salone Quadri del Comune di Cremona un musicista locale suonerà per l'occasione un violino della collezione storica comunale.
  • Cremona 22 giugno. Ore 11 conferenza stampa. Per tutta la giornata il circolo Legambiente di Cremona sarà inoltre presente al mercatino di prodotti biologici.
  • Torricella di Sissa 22 giugno (pomeriggio). Arrivo a metà pomeriggio con approdo nei pressi dello "Storione" (Parco Boschi di Maria Luigia). Escursione lungo il Po con la "Maganina". Ore 17-18 "cicloaperitivo", escursione in bicicletta lungo le sponde del Po cui seguirà un aperitivo offerto dall'amministrazione comunale.
  • Colorno 23 giugno. Ore 10, attracco presso Sacca di Colorno e biciclettata fino alla Reggia dove alle 11 si terrà la conferenza stampa. Al termine della conferenza stampa, rinfresco offerto dall'amministrazione comunale per tutti i partecipanti.
  • Boretto 23 giugno. approdo nel primo pomeriggio e partecipazione con le nostre strutture (gazebo con materiali informativi e gadget) alla "Sagra del Po". Alla sera, cena con le guardie ecologiche volontarie di Legambiente sulla motonave "Stradivari"
  • Guastalla 24 giugno: Ore 10, approdo al lido Po e trasferimento in centro a Guastalla dove alle 11 si terrà la conferenza stampa.
  • Pieve di Coriano 24 giugno. Ore 19 approdo alla canottieri di Pieve e festa di benvenuto organizzata dall'amministrazione comunale con cena a buffet e musica.
  • Revere 25 giugno. Ore 10 approdo alla nautica Revere e visita al museo del Po, ore 11 conferenza stampa e buffet con prodotti tipici offerto dall'amministrazione comunale.
  • Pontelagoscuro 25 giugno (sera). Iniziativa pubblica organizzata dalle associazioni di Pontelagoscuro
  • Ferrara 26 giugno. Ore 11 conferenza stampa alla sala dell'Arengo e gazebo in piazza Trento e Trieste in collaborazione con Enel.si: distribuzione lampadine a basso consumo e dispositivi per il risparmio idrico.
  • Mesola 26 giugno (sera). Approdo
  • Mesola 27 giugno. Ore 11 conferenza stampa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e buffet con prodotti tipici nella piazza del castello offerto dall'amministrazione comunale.
  • Porto Barricata 27 (sera). Approdo.
  • Porto Barricata 28 giugno. Ore 11 conferenza stampa di conclusione di Operazione Po.
  • Porto Barricata 28 giugno (pomeriggio/sera). Tour con amministratori e giornalisti nel Delta del Po.
  • Porto Levante 29 giugno. Riconsegna imbarcazioni.


mercoledì 9 luglio 2008

Imbrocchiamola!!!

Legambiente ha aderito il 19 marzo 2008 ufficialmente a “Imbrocchiamola”, la campagna nazionale lanciata dalla rivista Altreconomia per promuovere nei ristoranti, nelle pizzerie e nei bar la somministrazione di acqua del rubinetto piuttosto che quella minerale imbottigliata.

L’obiettivo: essere sempre più numerosi a bere, mentre si mangia un panino al bar o una pizza tra amici, l'acqua “del Sindaco”, anche perché non esiste nessun obbligo di legge a vendere esclusivamente le bottiglie di minerale, mentre esistono ottime ragioni, ambientali ed economiche, per scegliere quella dell’acquedotto.

Sono quasi 900 gli esercizi pubblici segnalati negli ultimi 12 mesi dai lettori di Altreconomia sul sito www.imbrocchiamola.org in tutta Italia, nessuna regione esclusa. Da oggi, ognuno di questi potrà anche esporre l'adesivo di Imbrocchiamola in bella mostra sulla vetrina del locale: è il segno che è possibile ordinare una brocca di acqua del rubinetto senza essere guardati male dal ristoratore. A Milano sono già ventisette i ristoranti che hanno aderito all'iniziativa e che hanno già applicato la vetrofania di Imbrocchiamola.

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...