mercoledì 25 ottobre 2017

DISCARICA NEL PARCO DEL ROCCOLO: COMITATI E SINDACI INCONTRANO LA REGIONE


Legambiente: “Si annulli l'autorizzazione e vengano ripristinati i terreni interessati dalle attività della cava ”

Questo pomeriggio i sindaci di Busto Garolfo e Casorezzo e il vicesindaco di Arluno hanno incontrato l’Assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Claudia Terzi e il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti per chiedere di fermare la discarica nel Parco del Roccolo. Si tratterebbe di oltre 600mila metri cubi di rifiuti con 151 differenti codici CER, collocati a poche centinaia di metri dall'abitato nel Parco, a soli 2 metri al di sopra della falda acquifera dell'est Ticino. Al progetto, oltre ai sindaci dei territori interessati dall’intervento, hanno espresso contrarietà anche i 52 comuni dell'Alto milanese, del magentino e dell'abbiatense. I vertici di Regione Lombardia, a seguito di osservazioni e preoccupazioni dimostrate da sindaci, comitati di cittadini e Legambiente, anche attraverso documentazione fotografica, hanno promesso di procedere con verifiche puntuali sulle procedure di rilascio delle autorizzazioni.

Da tempo Legambiente, con i suoi circoli locali, si impegna a fianco dei comitati e dei cittadini di Busto Garolfo e Casorezzo: per quattro domeniche consecutive - la scorsa è stata l’ultima in ordine di tempo - si sono svolte marce di protesta per dire no alla discarica. Un mese fa i sindaci e i comitati avevano protestato davanti a Palazzo Isimbardi a Milano, sede di un convegno al quale presenziava Beppe Sala, chiedendo al sindaco metropolitano di intervenire. In quell’occasione Sala aveva mostrato vicinanza alle istanze sollevate sui rischi ambientali e sulla tutela del territorio, impegnandosi a verificare i dettagli dell’approvazione rilasciata da parte degli uffici di Città Metropolitana.

«L’apertura dimostrata da Città Metropolitana e Regione Lombardia nei confronti delle sollecitazioni provenienti dalla società civile e dalle istituzioni locali sono un segnale positivo: finalmente c’è una presa di coscienza che la gestione del progetto sia stata lacunosa. – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Confidiamo che le ulteriori verifiche promesse porteranno all’annullamento dell'autorizzazione, al quale dovrà seguire anche l’imposizione del ripristino dei terreni interessati dalle attività della cava».

martedì 17 ottobre 2017

ECOSISTEMA SCUOLA 2017: IN LOMBARDIA POCA MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI VETUSTI E SCARSI INTERVENTI PER LA SALUBRITA’ DEGLI AMBIENTI



Varese nella top five italiana per le spese per manutenzione straordinaria. Bergamo unica città lombarda a dichiarare di avere tutti gli edifici scolastici con certificazione di sicurezza

Legambiente: “Bambini sono assediati da automobili e smog, servono politiche per migliorare mobilità casa-scuola. L’esperienza positiva di Pedibus è estendibile a tutte le città”

L’analisi del black carbon ha portato a chiusura strade adiacenti alle scuole: il caso Cormano

Edifici scolastici sotto i riflettori. L’indagine annuale Ecosistema Scola 2017, il Rapporto che ogni anno Legambiente redige per fare il punto sullo stato di salute delle scuole italiane, mette in luce una situazione a macchia di leopardo: in Lombardia i complessi scolastici sono mediamente più vecchi rispetto a quelli della media nazionale, solo il 3% risulta edificato dal 1991 al 2016, contro una media nazionale del 9,8%.

«La nostra regione ha un patrimonio scolastico tra i più vecchi in Italia – ricorda Luca Petitto, responsabile scuole di Legambiente LombardiaSono ancora molti gli edifici che necessitano di manutenzione urgente e risultano privi di certificazioni importanti, come quella di idoneità statica e di agibilità. Le strutture sono insicure, sprecano energia e pertanto sono poco adatte ad ospitare degli studenti. La sicurezza e la salute di studenti, insegnanti e lavoratori del mondo della scuola non vanno messe in secondo piano».

Secondo i dati raccolti nel dossier, più di un edificio su due delle città capoluogo necessita di interventi di manutenzione urgenti (52,8%), che riguardano in particolar modo l’impiantistica, la prevenzione incendi, il superamento delle barriere architettoniche, nonostante negli ultimi 5 anni la manutenzione straordinaria abbia riguardato il 42,3%. Urgenza di interventi che trova riscontro in alcuni dati sulla presenza o meno di certificazioni, visto che solo il 29,7% degli edifici risulta in possesso dell’attestazione di prevenzione incendi (contro il 47,4% della media nazionale), il 50,5% di impianti elettrici a norma (contro l’84,2%), il 51,2% dell’agibilità (contro il 61,2%). Bergamo è l’unica città lombarda a dichiarare di avere tutti gli edifici scolastici con certificato di collaudo statico, di agibilità, di prevenzione incendi, impianti elettrici a norma e agibilità igienico-sanitaria. Sul fronte amianto tutti i Comuni capoluogo dichiarano di aver effettuato il monitoraggio: il 10,2% degli edifici scolastici presenta casi certificati, l’1% casi sospetti,  le azioni di bonifica hanno riguardato negli ultimi due anni il 6,2%. Solo il 5,8% degli edifici scolastici vede la presenza di impianti di energia rinnovabile, contro la media nazionale del 18.1%. Il 2% delle scuole regionali è costruito secondo criteri antisismici: se la verifica di vulnerabilità sismica risulta eseguita sul 10,1% degli edifici, sono il 30,1% quelli dove sono state effettuate le indagini diagnostiche dei solai, mentre gli interventi di messa in sicurezza ha riguardato il 12,4% nello scorso anno.

Il dossier conferma anche quest’anno le performance positive di alcune città capoluogo di provincia per quanto riguarda la capacità di spesa, sia per interventi di manutenzione straordinaria che ordinaria. Unica delle città lombarde nella top five italiana è Varese, con una media di oltre 37mila euro a edificio. Como e Cremona risultano tra le città per le quali le amministrazioni hanno espresso una maggiore esigenza di realizzare interventi di manutenzione urgenti. Sulla spinta di questa necessità, Cremona, insieme a Brescia, si distingue per aver effettuato, nel 2016, i maggiori interventi di manutenzione dei solai, mentre a Lecco, Mantova e Sondrio, negli ultimi due anni, sono state effettuate le indagini diagnostiche dei solai di tutti gli edifici.

Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, quasi il 70% delle scuole sono coperte da rete wi-fi, mentre solo il 5,6% possiede una rete completamente cablata applicando così il principio di precauzione nei confronti dell’esposizione al rischio elettromagnetico. Un situazione che affligge il 30,1% delle strutture, che sorgono in prossimità di antenne cellulari e 10,4% vicino ad emittenti radio televisive. Altri fattori di rischio ambientale sono costituiti dalla presenza tra 1 e 5 km di industrie per il 25,3% degli edifici, di discariche per il 13,7%, di aeroporti per il 19,4%.

Un problema al quale è esposta la quasi totalità delle scuole, però, è quello dell’inquinamento atmosferico dovuto alla presenza di polveri sottili legate al traffico veicolare, che raggiungono picchi elevati negli orari di ingresso e uscita da scuola. In una regione che quotidianamente affronta il problema dello smog, il mezzo privilegiato per recarsi a scuola resta ancora purtroppo l’automobile. A riprova di questa situazione, il circolo di Legambiente Cormano in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale qualche anno fa ha condotto uno studio sulla presenza dei black carbon nelle strade adiacenti alle scuole del territorio, misurando con un dispositivo che rileva le micro particelle inquinanti nell’aria, posto sia sul tetto dell’istituto che sul marciapiede all’altezza di un bambino. Si tratta di un inquinante formato da polveri ultrafini di dimensioni inferiori a 0,1 micron che non viene rilevato dalle centraline Arpa, ma che risulta particolarmente dannoso per l’organismo umano in quanto non si ferma nelle vie respiratorie, penetrando invece nei polmoni e nel sangue. L’analisi ha prodotto dati preoccupanti:

Black Carbon (Nanogr/m3)                      Sul tetto           Livello marciapiede     Differenza  
25/9 dalle 15,50 alle 16,50                             1.260                         2.704                        + 1.444 (+115%)
26/9 dalle 7,50 alle 8,55                                  7.440                       11.128                       + 3.688 (+50%)
26/9 dalle 15,50 alle 16,50                             1.177                          2.147                         +  970   (+82%)
27/9 dalle 7,50 alle 8,55                                12.325                       13.731                       + 1.406 (+11%)

L’esperienza di Cormano ha avuto l’effetto positivo di aumentare notevolmente la sensibilità di genitori e istituzioni sul problema della qualità dell’aria, portando alla delibera di blocco parziale della via di accesso alla Scuola 1° Maggio in occasione dell’entrata e dell’uscita dei ragazzi. Questo intervento, unito ad un lavoro di informazione sulle possibili alternative di mobilità, ha portato all’aumento dell’86% dei partecipanti al Pedibus. A Milano negli ultimi anni Legambiente con la collaborazione della Cooperativa ABCittà ha diffuso il Pedibus, promosso dal Comune di Milano,  come strumento di mobilità per recarsi a scuola. Il progetto ha coinvolto 73 scuole milanesi per un totale di 102 linee certificate dalla Polizia Locale che ha permesso agli studenti di sperimentare e condividere questa pratica, grazie al coinvolgimento dei volontari  per garantire la sicurezza del tragitto.

«Si rende sempre più urgente una politica che punti a migliorare la mobilità per recarsi a scuola e garantisca che le aree adiacenti alle scuole siano più sicuri e a misura di bambino. – sottolinea Luca Petitto, responsabile Scuola e Formazione di Legambiente LombardiaSolo il 9% delle scuole lombarde, infatti, usufruisce di un servizio Pedibus; soltanto l’1,5% degli istituti rientra in zone a traffico limitato e il 24% ha attraversamenti pedonali dedicati».

Il Rapporto completo Ecosistema Scuola 2017 è consultabile su: https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-scuola-2017


Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480

Mostra “Recovery Art” – Arte del recupero: le sorprendenti opere di Pietro Villa e Hector&Hector



Dal 16 settembre al 26 novembre 2017 a Villa Burba - Rho


Rho, 18 settembre 2017

Venerdì 15 settembre 2017 è stata inaugurata la mostra di arte contemporanea “Recovery Art - Arte del Recupero, ospitata dal 16 settembre al 26 novembre 2017  a Villa Burba.

“Recovery Art” è un progetto proposto al Comune di Rho da Cristina Palmieri, curatrice della mostra, in sinergia con Spirale d’Idee e Maurizio Monticelli, organizzatori della medesima. Il progetto alla base dell’esposizione vuole testimoniare come l’arte contemporanea muti il concetto di oggetto, soprattutto quello di “rifiuto”, affidando ad esso un differente valore. Come afferma Cristina Palmieri “…lo concepisce, infatti, semplicemente come materiale da poter utilizzare  per realizzare qualsiasi cosa, non attribuendogli  alcuna accezione negativa, ma assegnandogli invece un’importanza che dipende dall’atto fondativo dell’artista. Tutto diviene solo una questione di sguardi, di attitudine interpretativa e poetica, nel senso etimologico del termine”.

Come anticipazione della mostra sono state donate al Comune di Rho da Maurizio Monticelli e Spirale d’Idee, costola di Spirale Milano, due sculture realizzate dall’artista Pietro Villa, protagonista della mostra insieme a Hector& Hector.
Le due opere sono state posizionate all’interno del cortile di Villa Burba e nel parco di corso Europa. La prima, un cavaliere con l’armatura a cavallo, che rappresenta  Alberto da Giussano, è stata collocata all’interno della Villa, vicino alla fontana antica. La seconda, un cavallo rosso al galoppo, è stato situato invece nello spazio verde vicino alla nuova fontana del nuovo parco pubblico, di fronte alla Villa medesima.  L’intento è stato quello di costruire un dialogo tra dentro e fuori, antico e moderno, Villa e parco, in un rapporto sinergico, nel tentativo di dare la percezione della continuità e  dell’unione ideale tra questi due luoghi fondamentali per la città.

La mostra “Recovery Art” risponde al nostro desiderio di far “Vivere la Città” – dichiara il Sindaco Pietro Romano - proponendo  ai cittadini nuove idee e nuovi modi di partecipare e assaporare l’Arte e gli spazi pubblici. Mi auguro che questo possa essere l’inizio di un percorso che confermi sempre di più la nostra Villa Burba come centro culturale ed espositivo riconosciuto nell’ambito della Città Metropolitana di Milano. Le opere degli Artisti Pietro Villa e Hector & Hector sono accolte con riconoscenza e orgoglio per il loro valore e per il messaggio che intendono tramettere. Ringrazio per la nuova opportunità e per le due opere donate al Comune di Rho dagli organizzatori Maurizio Monticelli e Spirale d’Idee, e Cristina Palmieri, curatrice della mostra e cittadina rhodense. Invito tutti i cittadini a cogliere questa opportunità, a visitare la mostra e a partecipare ai vari eventi collaterali.”

Le Assessore Sabina Tavecchia e Valentina Giro hanno prontamente accolto il progetto proposto dalla rhodense Cristina Palmieri, sostenuto attivamente, nella convinzione che esso possa sposare il desiderio di rilancio e valorizzazione delle eccellenze della città. Le due Assessore hanno deciso di lavorare in sinergia e di unire le loro deleghe, che saranno tutte coinvolte nella realizzazione di questo importante evento per la città: Scuole, Cultura e Comunicazione per Valentina Giro e Piano strategico, Arredo urbano e bellezza della città - Commercio, attività produttive e turismo per Sabina Tavecchia.

Valuto questo progetto come la realizzazione di uno dei punti importanti del piano strategico, - commenta Sabina Tavecchia - che vuole proporre Rho e la sua Villa Burba come lo spazio di arte moderna e contemporanea nel contesto del territorio della Città Metropolitana. Con grande gioia abbiamo quindi accolto la proposta che proviene da una cittadina rhodense, Cristina Palmieri. Insieme alla biblioteca dei Padri Oblati, al museo storico Alfa Romeo “La macchina del tempo”, Sealed Air e a NEV – Nuovenergia, confidiamo di recuperare anche le altre realtà di eccellenza presenti sul territorio. Vorremmo infatti creare degli itinerari di visita da inserire nel progetto strategico turistico. Le due opere d’arte sono il primo passo verso quella tipologia utilizzata ormai nelle più grandi città, tra cui Milano, di arte negli spazi pubblici come rigeneratori degli spazi urbani. Vivere lo spazio pubblico quale piattaforma per esporre opere d’arte  anche a cielo aperto, vere piattaforme di bellezze per rilanciare lo spazio pubblico e il senso di appartenenza.”

A nome dell’amministrazione comunale – conclude Valentina Giro – ringrazio Maurizio Monticelli e Spirale d’Idee per la preziosa donazione delle due opere d’arte. Successivamente vi sveleremo la loro storia insieme a quella delle altre opere esposte. Un racconto che coinvolgerà le scuole in un percorso culturale ed educativo, un avvicinamento all’arte e alla comprensione di linguaggi espressivi contemporanei.”

Oltre all’esposizione delle opere sono previsti degli eventi collaterali, tra cui tre incontri di approfondimento ai temi della mostra sempre in Villa Burba presso la Sala Convegni:

5 ottobre, ore 21.00
“Recovery Art”: La politica dell’oggetto e del recupero
Incontro con la curatrice Cristina Palmieri

28 ottobre, ore 16.00
 “Recovery Art”: Lo statuto semantico del recupero
Incontro con l’artista Hector&Hector

 9 novembre ore 21.00
“Recovery Art”: La politica dell’oggetto e del recupero
Incontro con la curatrice Cristina Palmieri

Sono inoltre disponibili visite guidate e laboratori con la collaborazione dell’Associazione Pandora.
Il costo del laboratorio è di 5,00 € a persona e sarà attivato con un minimo di 10 partecipanti con orario da concordare.

Concerti  “Un viaggio in musica” a cura del M° Roberto Porroni
Villa Burba, Sala del Camino

6 ottobre ore 21.00
Ensemble Duomo
chitarra, flauto, violino, viola, violoncello
“MUSICA & FILM: ENNIO MORRICONE E RITZ ORTOLANI”
Musiche di Morricone e Ortolani

13 ottobre, ore 21.00                    
Pier Filippo Barbano, flauto
Roberto Porroni, chitarra
Viaggio musicale nel Mediterraneo: Spagna, Italia e Francia”
Musiche di De Falla, Rossini, Paganini, Rota, Morricone, Galliano

In concomitanza con i due concerti si propone ai bambini della scuola primaria Notte alla mostra “Viaggio nell’arte del recupero”, quindi il 6 ottobre e il e 13 ottobre sempre alle ore 21.00 in Villa Burba, Sala delle Colonne. Tra opere d’arte, laboratori e spuntini i bambini saranno coinvolti in un percorso sulla vita degli oggetti.
Il costo del laboratorio incluso spuntino 10,00 €.

Sede
Villa Burba – Parco Europa
Corso Europa 291, Rho

Orario di apertura al pubblico
Dal 16 settembre al 26 novembre 2017
Martedì - venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Sabato, domenica e festivi ore 10.30 -12.30 e ore 16.30 - 19.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero

Informazioni e prenotazioni
Comune di Rho, Ufficio Cultura
tel. 02.93332354 o cultura@comune.rho.mi.it

Visite guidate e laboratori
Associazione Pandora tel. 392 92 08 355 gianfranca.pasceri@pandoraweb.it
Per maggiori dettagli visita il sito

Come raggiungere la mostra
Treno / autobus / metro
Tutte le soluzioni possibili sono reperibili sul sito www.muoversi.regione.lombardia.it

A Rho le linee del Trasporto Pubblico Locale n. 9 e n. 9/ partono da Rho Stazione FS a Villa Burba ogni 25 minuti (alternate una oraria e una antioraria).


Si ringraziano gli sponsor NuovEnergia e A.Se.R. di Rho.
Media partner: Arte Network
Inoltre si ringrazia la Triennale di Milano, le Cantine B.E.L.A.D.E.A., Valli Art Gallery e il Consolato Generale Italiano di Miami.




mercoledì 11 ottobre 2017

#Salvailsuolo: consegnate le firme della campagna europea contro il consumo di suolo

Anche Legambiente Lombardia all'incontro con il Presidente del Senato Pietro Grasso: "Serve una regia nazionale per tutelare la nostra risorsa naturale più preziosa"


Oggi nella delegazione che ha incontrato il Presidente del Senato Pietro Grasso per consegnare le firme raccolte durante la campagna internazionale Salvailsuolo e per chiedere un rinnovato impegno parlamentare per la legge sulla tutela del suolo era presente anche la Presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, che ha dichiarato: "Serve una legge nazionale che tutela il suolo, perchè oggi questa risorsa ambientale è trattata con superficialità e con leggi regionali, dove ci sono, che difendono solo gli appetiti degli operatori immobiliari. E' il caso della Lombardia, che si è data una legge che parla di salvaguardia del suolo, ma lo fa in modo residuale rispetto ai diritti edificatori attuali, futuri o anche solo ipotetici: in questo modo non solo non si argina il fenomeno, ma si aumentano le pressioni sul suolo libero, distogliendo il settore delle costruzioni da quella che dovrebbe essere una priorità ampiamente riconosciuta, la rigenerazione urbana".


In allegato una foto e il comunicato stampa nazionale dell'incontro odierno a Palazzo Madama.


Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti

Cell. 3498172191

Tel. 02 87386480

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...