mercoledì 29 settembre 2021

CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO FA SCUOLA A LIVELLO EUROPEO SULLE STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

 

Nell’ambito della Pre-Cop di Milano conferenza conclusiva del progetto Life Metro Adapt che ha visto la collaborazione di Città Metropolitana di Milano, Gruppo CAP, e-Geos, Ambiente Italia, ALDA e Legambiente Lombardia

 

Interviste e clip video disponibili dalle 16 in questa cartella

 


Milano, 28 Settembre 2021 - Si è concluso con successo il progetto Life Metro Adapt — Strategie e misure di adattamento al cambiamento climatico nella Città Metropolitana di Milano, finanziato dal Programme for the Environment and Climate Action (LIFE) della Commissione Europea, caratterizzato da una forte multidisciplinarietà, grazie ad un ampio partenariato che vede la collaborazione di Città Metropolitana di Milano, che ne è il capofila, ALDA Association Européenne pour la Démocratie Locale, Ambiente Italia Srl, CAP Holding Spa, e-Geos S.p.A. e Legambiente Lombardia. Il progetto Metro Adapt si propone infatti di integrare le strategie di cambiamento climatico nella Città Metropolitana di Milano, promuovendo la creazione di una comune governance relativa al cambiamento climatico e producendo gli strumenti che permettano di implementare efficienti misure di adattamento per aumentare la resilienza urbana, anche attraverso soluzioni naturali, le cosiddette Nature Based Solution. 

 

«I cambiamenti climatici hanno rilevanti ricadute economiche, sul benessere dei cittadini e costituiscono una concreta minaccia alla stabilità a livello globale. Lazione di adattamento ai cambiamenti climatici deve necessariamente essere organica, a largo spettro e coinvolgere tutte le istituzioni. Sono orgogliosa quindi che la Città Metropolitana di Milano sia in prima linea nella creazione di una forte rete europea che coinvolgendo i cittadini sia in grado di resistere e rispondere a questa emergenza» ha commentato Arianna Censi, Vicesindaca della Città Metropolitana di Milano.

 

«Il progetto Life Metro Adapt è stata unoccasione straordinaria per riuscire a costruire uno strumento di analisi delle criticità, ma al contempo una possibilità di indirizzo strategico che ha messo intorno ad un tavolo enti locali, soggetti privati e singoli cittadini, costruendo una rete incredibile e un punto di lavoro importante, che tenesse conto non solo delle tematiche climatiche ma anche della crisi climatica che stiamo vivendo» ha spiegato Michela Palestra, Consigliera delegata allAmbiente della Città Metropolitana di Milano.

 

Nell’ambito degli eventi in calendario per la Pre-Cop26 in corso a Milano, l’evento preparatorio al 26° vertice Onu sul clima di Glasgow e di All4 Climate, questa mattina i partner di progetto hanno presentato ai media, ai delegati dell’Unione europea e numerosi stakeholder, i risultati ottenuti nei tre anni di lavoro, in particolare attraverso la realizzazione di interventi pilota volti a contrastare l’elevato rischio idraulico a cui l’area metropolitana di Milano è soggetta, ottenuti grazie alle Nature-Based Solutions, opere ingegneristiche che si ispirano alla natura per studiarne e replicarne gli elementi in grado di migliorare la resilienza delle aree urbane. I presenti sono stati coinvolti in un'attività di networking con tavoli di lavoro tematici su conoscenza dei cambiamenti climatici, adattamento climatico, comunicazione ambientale. 

 

«Si tratta di soluzioni efficienti dal punto di vista del rapporto tra le risorse e le energie impiegate e grazie all’equilibrio che possono creare con l’ambiente circostante vengono utilizzate per moltissimi scopi, anche contemporaneamente, per questo vengono definite multibeneficio», ha precisato Marina Trentin, project manager di Life Metro Adapt per Ambiente Italia.

 

Soluzioni che puntano a migliorare la biodiversità e il microclima, per rendere più vivibile il luogo dove vengono impiegate. Come, per esempio, le aiuole drenanti realizzate dal gruppo Cap nel contesto urbano di un parcheggio di 5.700 mq di Solaro, in provincia di Milano, o il bacino artificiale creato a Masate, che accumula l’acqua piovana e la rilascia gradualmente sul corpo idrico locale in modo naturale.

 

«Con la nostra squadra di ingegneri progettisti abbiamo messo a punto due sistemi di drenaggio sostenibile in grado di gestire le acque meteoriche e ripristinare e il ciclo idrico naturale, evitando di sovraccaricare sia il sistema idrico, sia il sistema di depurazione e mitigando il rischio di inondazione e allagamenti» ha aggiunto Marco Callerio, responsabile ufficio Invarianza idraulica del Gruppo Cap.

 

Nell’ambito del progetto sono state anche redatte mappe delle isole di calore urbano su tutta la Città metropolitana, individuando i quartieri dove la temperatura è superiore anche di cinque o sei gradi rispetto al piano di campagna. «Si tratta di rilevazioni che consentono di realizzare delle mappe di rischio per individuare zone dove possono essere inserite delle misure di mitigazione anche non strutturali, come per esempio i tetti verdi» precisa Monica Palandri, program manager di E-Geos, che ha fornito ed elaborato i dati satellitari. 

 

«Il cambiamento climatico rappresenta un’urgenza sulla quale è necessario riflettere ed agire, anche attraverso la sensibilizzazione del pubblico sulle problematiche connesse e sulle soluzioni individuali possibili» ha sottolineato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. L’associazione nell’ambito del progetto ha ideato un percorso di divulgazione che ha visto i cittadini e gli studenti coinvolti in 8 spettacoli teatrali, webinar, campagne social e il concorso fotografico “PhotoAdapt, gli impatti del cambiamento climatico nella Città metropolitana di Milano” i cui vincitori sono stati premiati proprio durante il convegno finale tenutosi allo Spirit De Milan.

 

Nell’ottica di creare sinergie tra il progetto e il panorama europeo e di massimizzare l'impatto delle attività di disseminazione, grazie all’attività di ALDA, Life Metro Adapt ha partecipato a numerosi eventi internazionali che rappresentano momenti importanti di networking per promuovere la replicabilità delle buone pratiche generate dal progetto. In particolare: la Settimana Europea delle Regioni e delle Città, la Settimana Verde Europea con tre webinar sull’adattamento delle città al clima che cambia e le NBS e ha preso parte al dibattito sui cambiamenti climatici nell’ambito dell’iniziativa All4Climate-Italia 2021 in vista della Pre-Cop26 ospitata a Milano. Infine, durante il "Nature of Cities Festival" ha avuto visibilità a livello globale grazie all’organizzazione di workshop tematici e una visita virtuale agli interventi pilota realizzati per il progetto nella città metropolitana di Milano.

 

 

Per maggiori informazioni: www.lifemetroadapt.eu/it/

 

 

‍Partner di progetto. Da sx: Marco Callerio, Gruppo CAP; Emilio De Vita, Città Metropolitana di Milano; Marina Trentin, Ambiente Italia; Desdemona Oliva, Gruppo CAP; Monica Palandri, e-Geos; Barbara Meggetto, Legambeinte Lombardia; Marta Arosio, ALDA

‍Networking internazionale. Tavoli di lavoro tematici


Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

Silvia Valenti

ufficiostampa@legambientelombardia.it

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mercoledì 22 settembre 2021

Puliamo il Mondo dai Pregiudizi: al via la campagna di Legambiente per spazzare via rifiuti e preconcetti, con altre 39 associazioni in prima linea su integrazione e giustizia sociale

 

COMUNICATO STAMPA

Puliamo il Mondo dai Pregiudizi: al via la campagna di Legambiente per spazzare via rifiuti e preconcetti, con altre 39 associazioni in prima linea su integrazione e giustizia sociale

 

Stamattina a Milano l’evento inaugurale della campagna e la presentazione dei dati del dossier di Legambiente “I migranti ambientali. L'altra faccia della crisi climatica” 

 

Entro il 2050 tra i 25 milioni e il miliardo di persone potrebbero essere costrette a spostarsi per criticità ambientali indotte anche dai cambiamenti climatici. Stress ambientali e conflitti sono causa o concausa della fuga dal proprio Paese per circa il 70% dei migranti giunti in Italia negli ultimi 4anni

 

Foto, interviste e video dell’evento disponibili > https://bit.ly/3tY7dEh

 


Milano, 22 Settembre 2021 - Rendere il Pianeta un posto più salubre, spazzando via –  insieme ai rifiuti – i preconcetti e i meccanismi che alimentano emarginazione, ingiustizie, soprusi: questo l’obiettivo di Puliamo il Mondo dai Pregiudizi, la campagna di Legambiente che torna anche quest’anno, con il sostegno di un variegato comitato organizzatore di associazioni in prima linea nell’integrazione di migranti, comunità straniere, diversamente abili, nel recupero e reinserimento di detenuti ed ex detenuti, nella lotta contro le mafie e contro ogni forma di discriminazione, in favore delle fasce più vulnerabili della popolazione e della valorizzazione dei territori. 

 

Sono diverse le iniziative organizzate da Nord a Sud nell’ambito di PIM dai Pregiudizi, concentrate nel weekend del 24-26 settembre, e inserite nel più ampio cartellone di appuntamenti di Puliamo il Mondo, l’edizione italiana della campagna di volontariato Clean Up The World promossa da Legambiente. 

Evento inaugurale, quello di stamattina al Parco Ravizza di Milano, dove i volontari di Legambiente si sono ritrovati per un’attività di pulizia insieme ad altre associazioni impegnate sui temi della solidarietà e della giustizia climatica. Tra i partecipanti all’evento, la vicepresidente di Legambiente, Vanessa Pallucchi, il responsabile Volontariato di Legambiente, Mattia Lolli, la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, la portavoce dei Fridays for Future Italia, Martina Comparelli, il vicepresidente della Croce Rossa Italiana, Matteo Camporeale, e la coordinatrice nazionale della Rete della Conoscenza, Arianna Petrosino. La mattinata è stata inoltre occasione per presentare i dati del dossier di Legambiente “I migranti ambientali. L'altra faccia della crisi climatica” e accendere così i riflettori sui “vulnerabili tra i vulnerabili” in uno scenario globale che vede l’acuirsi delle disuguaglianze. 

E sì, perché i cambiamenti climatici non sono e non saranno uguali per tutti, come emerge dal dossier di Legambiente. Variabili come la perdita e la dissoluzione dei servizi ecosistemici, l’impoverimento dei suoli, l’accaparramento delle risorse, i conflitti e le persecuzioni sociali, etniche e religiose s’intersecano con una costante: sono sempre i Paesi poveri e i più poveri nei Paesi ricchi a pagare il prezzo più alto e rischiare di più.

 

I numeri del dossier. Intanto, durante l’ultimo anno, è cresciuto esponenzialmente il numero di persone nel mondo costrette a lasciare la propria terra e, tra loro, dei cosiddetti “migranti ambientali”. Secondo il report Global Trends dell’UNHCR, nel 2020, 82,4 milioni di persone (il 42% delle quali minori) sono state costrette a migrare: un numero più che raddoppiato rispetto al 2010, quando se ne contavano 40 milioni, e aumentato del 16,4% rispetto ai 70,8 milioni del 2018. Guardando agli sfollati interni, invece, secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) nel 2020 se ne sono registrati 40 milioni e mezzo di nuovi, di cui 30 milioni e 700 mila costretti a fuggirea causa di disastri ambientali. In questo quadro, la mappa delle criticità sociali e quella delle criticità ambientali finiscono per sovrapporsi, sottolinea Legambiente: sempre secondo dati IDMC, infatti, il 95% dei conflitti registrati nel 2020 è avvenuto in Paesi ad alta o altissima vulnerabilità ai cambiamenti climatici e degrado ambientale. Per di più, secondo l’UNHCR, l’86% degli sfollati migrati fuori dal proprio Paese è ospite di nazioni in via di sviluppo, anch’esse tra le più vulnerabili dal punto di vista climatico e ambientale: una miscela esplosiva, evidenzia ancora l’associazione ambientalista, di possibili ulteriori povertà, tensioni sociali, conflitti e nuove migrazioni. 

 

Volgendo lo sguardo al futuro, gli scenari non appaiono certamente più rosei: se la popolazione mondiale dovesse rimanere ai livelli attuali, ad esempio, il rischio di spostamenti dovuti alle inondazioni aumenterebbe di oltre il 50% per ogni incremento di un grado centigrado delle temperature globali, secondo l’IDCM. Le stime globali, molto variabili, oscillano tra i 25 milioni e il miliardo di persone costrette a spostarsi per criticità ambientali indotte anche dai cambiamenti climatici entro il 2050

 

Il dossier di Legambiente restituisce anche un quadro dei flussi migratori in Italia correlati direttamente o indirettamente alla crisi climatica: quasi il 38% delle nazionalità dichiarate dai migranti arrivati via mare nel nostro Paese negli ultimi quattro anni (elaborazioni di Legambiente su dati del Ministero dell’Interno) è riconducibile all’area del Sahel, attraversata da una tempesta ambientale e sociale, tra l’avanzare della desertificazione, l’accaparramento delle risorse e i conflitti anche di matrice terroristica. Se a queste persone si aggiungono i migranti arrivati da Paesi dove lo stress ambientale è causa o concausa della migrazione, come Costa d’Avorio, Guinea, Bangladesh e Pakistan, si arriva al 68%. Se confrontassimo le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco in Italia tra il 2017 e il 2020 con la carta dell’IDMC che mostra i Paesi dove sono presenti sfollati interni a causa dei conflitti e quelli ad alta o altissima vulnerabilità ambientale, la nostra geografia quasi coinciderebbe. Eppure, rivelano gli ultimi dati Eurostat, sul fenomeno dei flussi migratori gli italiani hanno la percezione più distorta tra i Paesi dell’Unione europea. La strada per una società più accogliente e inclusiva, del resto, è ancora in salita tanto in Italia quanto in Europa, pur delineandosi come assolutamente necessaria.

 

“Le migrazioni sono una sfida globale che non può rimanere nel dibattito interno. A oggi, lo ricordiamo, la mancanza di un riconoscimento internazionale della figura dei ‘rifugiati ambientali’ è un vuoto normativo da colmare il prima possibile, sebbene anche a livello nazionale ed europeo sia possibile formalizzare nei loro confronti il riconoscimento del diritto d’asilo. Perciò, chiediamo al Governo e al Parlamento italiano di ampliare le forme di protezione nazionale per tutelare chi fugge dagli effetti della crisi climatica, e di farsi portavoce per rendere queste istanze attuabili oltre i confini degli Stati-nazioni, come in occasione delle imminenti Pre-Cop di Milano e Cop-26 di Glasgow – dichiara Vanessa Pallucchi, vicepresidente nazionale di Legambiente – I dati e le analisi nel dossier ci dicono che per affrontare i grandi cambiamenti bisogna tenere in vista il faro dei diritti umani e della giustizia ambientale e sociale in uno scenario che, complice la crisi pandemica, vede il moltiplicarsi delle disuguaglianze. Attraverso campagne come Puliamo il Mondo dai Pregiudizi, Legambiente s’impegna a costruire percorsi d’inclusione e solidarietà a partire dai territori, coinvolgendo realtà che come noi credono fortemente nel volontariato quale strumento per combattere insieme ogni forma di razzismo e violenza che, spesso alimentati da narrazioni false e tendenziose, hanno assunto proporzioni inquietanti anche nel nostro Paese”.

 

“La campagna Puliamo il Mondo intende essere non solo un momento di collaborazione finalizzata alla rimozione dei rifiuti abbandonati e alla diffusione di comportamenti rispettosi dell’ambiente, ma anche la promozione di una positiva convivenza tra le persone che abitano lo stesso territorio – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – La riappropriazione collettiva dei luoghi è la chiave per ricostruire le relazioni sociali, perché un mondo diverso è possibile solo se lo si costruisce senza muri di alcun tipo: sociali e culturali, etnici e religiosi, fisici e mentali. Per questo l'organizzazione di Puliamo il Mondo con il coinvolgimento di tante associazioni in uno dei luoghi simbolo di Milano per l'accoglienza delle persone in difficoltà è un’occasione per promuovere il dialogo e lo scambio interculturale e rilanciare il tema delle disuguaglianze generate dalla crisi climatica". 

 

Le associazioni nel comitato organizzatore di PIM dai Pregiudizi 2021 sono: Legambiente, Acli, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Agesci, AIESEC, Amnesty International Italia, ANCeSCAO, ANPI, Arci, Arci Servizio Civile, Arcigay, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, AUSER, Azione Cattolica, Baobab Experience, Casa della Carità, Centro Astalli, CIFA, CNGEI, COSPE, Croce Rossa Italiana, ESN Italia, Fairtrade, Famiglie Arcobaleno, FederTrek, FOCSIV, Fridays for Future, Gruppo Abele, Libera, LINK - Coordinamento Universitario, Medici Senza Frontiere, Mediterranea, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, Save The Children, SOS Méditerranée, Touring Club Italiano, UCOII, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari. Hanno inoltre aderito all’iniziativa Cesvi, CSV Milano, Forum Terzo Settore Milano, No Walls e Mani Tese.

giovedì 16 settembre 2021

AAA - CERCASI CENTRI LOMBARDI STORICI DISPOSTI A OSPITARE CENTRALE NUCLEARE. CONTATTARE SALVINI MATTEO

Legambiente: “Salvini e la Moratti sanno davvero di cosa stanno parlando o le sparano grosse? Di verde al momento solo il colore delle camicie"

 

Milano, 15 Settembre 2021 - “Che problema ci sarà mai a costruire una centrale nucleare in un centro storico! Vogliamo cominciamo a chiederlo alle amministrazioni leghiste? Per dare il buon esempio”. Così Legambiente Lombardia dà seguito delle sconsiderate dichiarazioni di Salvini e dell’Assessore Moratti rispetto al nucleare. 

 

“Troviamo inaudite e fuori luogo le parole pronunciate da Matteo Salvini, seguite da quelle dell’Assessore alla Sanità lombarda, rispetto al nucleare" dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - “Ci si chiede se davvero entrambi sappiano di cosa parlano o le sparano grosse per accattivarsi il favore degli elettori dando la colpa alla transizione ecologica per il rincaro delle bollette. Indicare i reattori di quarta generazione come se fossero pronti tra cinque anni è comunque pura fantascienza e anzi dimostra una netta disinformazione sul tema. Ricordiamo che per costruire la centrale di Flamanville in Francia, per esempio, si stanno impiegando vent’anni, con un budget che da poco meno di 4 miliardi di euro è passato agli attuali 15. Abbiamo un’urgenza climatica da affrontare e sprechiamo il tempo rincorrendo soluzioni che sono ancora sulla carta. Invece di parlare a vanvera, la politica farebbe meglio a lavorare concretamente per il taglio delle emissioni di CO2 e per una seria transizione energetica lombarda e nazionale”. 

 


Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

Silvia Valenti

ufficiostampa@legambientelombardia.it

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lunedì 13 settembre 2021

24-26 SETTEMBRE TORNA PULIAMO IL MONDO, QUEST’ANNO IN COLLABORAZIONE CON LA GIORNATA DEL VERDE PULITO

 COMUNICATO STAMPA

 

24-26 SETTEMBRE TORNA PULIAMO IL MONDO, QUEST’ANNO IN COLLABORAZIONE CON LA GIORNATA DEL VERDE PULITO: 

EVENTI IN TUTTA LA LOMBARDIA CON IL COINVOLGIMENTO DI CITTADINI, VOLONTARI, STUDENTI E DELLE ISTITUZIONI LOCALI

 

Anticipazione a Milano il 22 settembre
con Puliamo il Mondo dai Pregiudizi 


Milano, 10 settembre 2021 - È tutto pronto per la 29esima edizione di Puliamo il Mondo, che andrà in scena dal 24 al 26 settembre con decine di eventi previsti nell’intera regione. Dalle scuole ai cortili, dalle strade ai fiumi, dai parchi alle stazioni: la tre giorni di volontariato come sempre riempirà sacchi di rifiuti che invadono ogni giorno l'ambiente che ci circonda. L’obiettivo della campagna è restituire aree degradate alla fruizione da parte della cittadinanza e sensibilizzare gli abitanti sull’abbandono dei rifiuti, una pratica ancora troppo diffusa in tutte le città: dai mozziconi di sigaretta gettati in strada a interi sacchi e materiali ingombranti in aree verdi e ai lati delle strade, che diventano discariche a cielo aperto di pneumatici, mobilio, ma anche di elettrodomestici, particolarmente pericolosi per l’ambiente. 

 

Quest’anno Puliamo il Mondo si unisce alla Giornata del Verde Pulito promossa da Regione Lombardia a cui aderiscono i Comuni, rafforzando l’impegno di istituzioni, cittadini e volontari nel prendersi cura del territorio. A Milano si riconferma la collaborazione tecnica con Amsa, la società del Gruppo A2A che gestisce i servizi ambientali e la raccolta differenziata dei rifiuti in città, che sostiene Puliamo il Mondo fornendo guanti, pinze, scope e sacchi per la pulizia delle aree individuate dai circoli Legambiente e dalle associazioni di quartiere. 

 

“La campagna di Puliamo il Mondo intende essere non solo un momento di collaborazione finalizzata alla rimozione dei rifiuti abbandonati e alla diffusione di comportamenti rispettosi dell’ambiente, ma anche la promozione di una positiva convivenza tra le persone che abitano lo stesso territorio – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. La riappropriazione collettiva dei luoghi è la chiave per ricostruire le relazioni sociali, perché un mondo diverso è possibile solo se lo si costruisce insieme, senza muri di alcun tipo: sociali e culturali, etnici e religiosi, fisici e mentali”.

 

Puliamo il Mondo è da sempre sinonimo di partecipazione e inclusione per eliminare dalle nostre città non solo i rifiuti abbandonati, ma anche le barriere sociali. Mercoledì 22 settembre alle 10 al Parco Ravizza di Milano, in viale Toscana angolo Via Bocconi, andrà in scena l’evento d’anteprima di PIM, “Puliamo il Mondo dai pregiudizi”, attraverso il coinvolgimento di tante associazioni in un’attività di pulizia in uno dei luoghi che accoglie le persone in difficoltà. Un’occasione per promuovere il dialogo e lo scambio interculturale e rilanciare il tema delle disuguaglianze generate dalla crisi climatica. 

 

Puliamo il mondo è anche una campagna educativa che coinvolge gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Saranno molte, infatti, le attività che venerdì 24 settembre vedranno gli studenti protagonisti in tutta la regione

 

«Puliamo il Mondo è una grande lezione di educazione civica, per questo puntiamo molto sulla partecipazione delle scuole, luogo di formazione di futuri cittadini consapevoli e responsabili  dell’ambiente che li circonda – dichiara Caterina Benvenuto, responsabile della campagna di Legambiente Lombardia –. Quest’anno la campagna si colloca a ridosso dell’evento internazionale “Youth4PClimate. Driving Ambition” dedicato ai giovani di 200 Paesi che a Milano elaboreranno proposte da inserire nell’Agenda climatica della Conferenza delle Parti sul Clima di Glasgow del prossimo novembre. E’ importante far sentire anche la voce dei volontari di Puliamo il Mondo, per portare un messaggio di chiamata all’azione per salvare il pianeta”.

 

Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up The World, il più grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989, che coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 Paesi. In Italia gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI e di ANCI. 

 

Ecco alcune delle iniziative organizzate in tutta la Lombardia. A Bergamo l’appuntamento è per domenica 26 alle 9 con ritrovo presso CTE di via Biava per ripulire il torrente Morla e le sue sponde, l’iniziativa è promossa dal circolo Legambiente Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo, la rete sociale Valtesse s. Antonio e Aprica. In provincia, a Calcio, si procederà, in collaborazione con la locale Associazione il Gelso, alla pulizia di alcune zone facenti parte del Parco Oglio (Gora/Palada, Ponte Gobbo e Borelle) per la Giornata del Verde Pulito. Le attività si svolgeranno durante la mattinata con inizio alle ore 8,30 e termine alle ore 12. Nel bresciano, a Montichiari, dalle ore 10 di sabato 25/9 il locale circolo Legambiente con alcune classi dell'istituto don Milani effettuerà la pulizia delle vie nei dintorni dell'istituto, della sponda del fiume Chiese e delle aree verdi pubbliche. A Sarezzo il ritrovo è alle ore 8 in P.za Cesare Battisti per poi effettuare la pulizia dell’area verde in Valle di Sarezzo, di un tratto di pista ciclabile e dell’area verde posta sul retro della Chiesetta in Località Crocevia. All’evento parteciperanno anche l’associazione Cittadini quartiere del Gobbia, l’associazione G.S.T.L., gli oratori del territorio e l’associazione volontari Protezione civile per la Giornata del Verde Pulito.

Como nella giornata di domenica 26 il locale circolo Legambiente in collaborazione con Plastic Free e un’associazione giovanile, puliranno la città. A Cremona in collaborazione con il Comune e il comitato di Quartiere 2 il circolo cittadino propone la pulizia del quartiere per sabato 25. A Lecco appuntamento domenica 26 alle ore 15 in Piazza XX Settembre per la pulizia di diverse aree della città. In provincia, a Bellano, il circolo Legambiente Lario orientale promuove attività di pulizia dei sentieri in collaborazione con i Comuni di Bellano e Dorio giorno per la Giornata del Verde Pulito. A Lodi il circolo organizza una pulizia del Quartiere Aler di via San Fereolo a Lodi, con ritrovo alle ore 9. Nel mantovano, a Castiglione delle Stiviere, il locale circolo di Legambiente organizza la pulizia di diversi luoghi della città con ritrovo alle ore 9 per la formazione delle squadre di volontari presso il piazzale delle piscine comunali in zona San Pietro. A San Giorgio Bigarello l’evento si terrà in due giorni: sabato 25 settembre, con ritrovo alle 14.45 presso il Centro Sportivo “Pertini” (loc. Mottella), e domenica 3 ottobre, con ritrovo alle 9.15 presso il centro sportivo in località Villanova de Bellis per la Giornata del Verde Pulito.

Milano città, il 25 settembre il circolo Legambiente di Crescenzago dalle ore 9 organizza una pulizia delle vie Brambilla e Trasimeno; il 26 settembre il circolo Acli Bicocca organizza la pulizia del quartiere con ritrovo al Parco Suzzani Emanueli dalle ore 9,30. Nella Città metropolitana di Milano, a Cusano Milanino in collaborazione con Comune, Protezione Civile e alcune associazioni di volontariato locali, il circolo di Legambiente propone la pulizia e la potatura del parco comunale Pietro Nenni, delle rogge di Via Sormani e un tratto di tranvia dismessa. Il ritrovo è previsto dalle 9 alle 12. A Cesano Boscone protagonista il parco Paolo Borsellino (entrata di via Libertà) domenica 26 dalle ore 10 alle 12,30 per la pulizia del giardino pubblico, due parcheggi adiacenti e l’area giochi in collaborazione con il Comune per la Giornata del Verde Pulito. A Parabiago e Nerviano i circoli di Legambiente di Arluno, Canegrate, Nerviano e Parabiago, in collaborazione con i Comuni e il Comitato Cittadini Antidiscarica promuovono nel Parco del Roccolo “Puliamo il Mondo - Giornata del Verde pulito” domenica 26 settembre 2021 dalle 9, a seguire nel pomeriggio presso il Laghetto Cantone di Nerviano alle 15 i volontari organizzano un’attività didattica per bambini e famiglie sul tema dei rifiuti, mentre per gli adulti sarà possibile partecipare ad un’escursione nel Parco guidata dalle G.E.V. A Cinisello Balsamo domenica 26 settembre dalle 9,30 alle 12 i volontari puliranno il quartiere di Sant’Eusebio. A Buccinasco, sabato 25 mattina Puliamo il Mondo presso l’area di fronte al centro sportivo Scirea in via Gramsci in collaborazione con il Comune, il 26 mattina invece a Corsico, pulizia dell’area tra la stazione, la Casa dell’acqua e il passaggio pedonale del ponte di via Liberazione, in collaborazione con il Comune dalle 9,30 alle 12,30. A Monza Brianza domenica 26 settembre occhi puntati sul canale Villoresi: ritrovo in via Cavallotti, incrocio canale Villoresi alle ore 10. In provincia, a Seregno l’appuntamento è anticipato a domenica 19 alle ore 14,30 con “Pulisci San Carlo”, a seguire il laboratorio “Viva il riciclo con Legambiente” al campo sportivo di via San Carlo. A Usmate Velate sabato 25 settembre appuntamento dalle ore 8 in Corso Italia 22 per la pulizia dei giardinetti. Dalle 10, ploggin di 5 o 10 km organizzata dal gruppo Corrocolguanto. Nel lodigiano, a Codogno, le attività si svolgeranno nei Parchi “Pinocchio”, “Zinghetto” e “Villa Polenghi”, coinvolgendo le scuole, la Protezione Civile, le Guardie Ecologiche Volontarie e l’Associazione Amici dello Zinghetto per la Giornata del Verde Pulito. Nel pavese, a Robbio domenica 26, dalle ore 14,30, insieme ad altre associazioni del territorio, un pomeriggio di pulizia delle strade del comune. A Sondrio sabato 24 settembre dalle ore 14.30 pulizia di un tratto del fiume Mera con il circolo Legambiente Valchiavenna. In provincia, a Mazzo di Valtellina, le attività riguarderanno le vie del centro storico, i marciapiedi, i percorsi ciclopedonali, i parchi giochi comunali e l'oratorio parrocchiale, le scarpate delle strade urbane e della strade provinciale e statale nel tratto comunale; saranno coinvolti il gruppo di Protezione Civile ANA, gli alunni della scuola primaria comprensoriale e l'Associazione Amatia per la Giornata del Verde Pulito. In provincia di Varese, a Busto Arsizio il circolo locale invita a partecipare domenica 26 dalle ore 14,30 alla Pulizia del Parco Alto Milanese in collaborazione con il Comune per la Giornata del Verde Pulito.    

 

L’elenco dettagliato di tutti gli appuntamenti di PIM è disponibile su www.puliamoilmondo.it e della Giornata del Verde Pulito su www.regione.lombardia.it.

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