lunedì 25 ottobre 2021

ECOSISTEMA SCUOLA: EDILIZIA SCOLASTICA E SERVIZI EDUCATIVI SOTTO LA LENTE DI LEGAMBIENTE.

 


ECOSISTEMA SCUOLA: EDILIZIA SCOLASTICA E SERVIZI EDUCATIVI SOTTO LA LENTE DI LEGAMBIENTE.
IN LOMBARDIA PASSI IN AVANTI, MA L’EMERGENZA COVID HA RALLENTATO LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

 

Legambiente: “I giovani a gran voce chiedono un cambio di paradigma, che deve necessariamente partire dagli edifici dove trascorrono la maggior parte del loro tempo. Con le risorse del PNRR destinate alla scuola si facciano investimenti che guardino davvero al futuro delle nuove generazioni”

 

In allegato le tabelle complete per la Lombardia.
Qui il dossier nazionale

 


Milano, 14 Ottobre 2021 – La transizione ecologica nel mondo della scuola è ancora lontana. A metterlo in luce sono i dati del XXI rapporto Ecosistema Scuola, la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, sulla base dei dati forniti dai Comuni capoluogo di provincia. Nel dossier 2021 i problemi maggiori si riconfermano nell’edilizia scolastica: in Lombardia solo lo 0,5% degli edifici sono costruiti secondo i criteri della bioedilizia (0,9% a livello nazionale), il 10% utilizzano fonti di energia rinnovabile (16,7% del nazionale), solo pochi edifici hanno messo in campo soluzioni per la mobilità pubblica e sostenibile (8,3% usufruiscono di servizio scuolabus, 6,5% usufruiscono del servizio di linea scolastica, 11,8% hanno un servizio di pedibus o percorsi sicuri casa-scuola), e c'è ancora troppa plastica usa e getta in mensa (33,1% delle mense che utilizzano stoviglie monouso - il 55,6% delle mense delle scuole della Lombardia che hanno risposto - le hanno di plastica). La buona notizia è che la massiccia campagna per la diffusione delle borracce per contrastare l’uso delle bottiglie di plastica ha fatto sì che l’abitudine a bere l’acqua del rubinetto sia consolidata in tutte le realtà scolastiche lombarde, anche se l’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha obbligato a fare un passo indietro anche sull’uso delle stoviglie lavabili, oltre a rimarcare evidenti problemi legati ai trasporti e alla mobilità degli studenti.

 

«La riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici scolastici vetusti sono azioni indubbiamente prioritarie che richiedono interventi urgenti e non più rimandabili. È ora che ragazze e ragazzi abitino una scuola in cui la sostenibilità ambientale sia evidente, a partire dall’involucro. Per questo ci auguriamo che con 17 miliardi stanziati per la scuola nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si facciano investimenti coraggiosi che guardino davvero al futuro delle nuove generazioni – sottolinea Arianna Bazzocchi, responsabile Scuola e Formazione di Legambiente Lombardia -. Ovviamente non possono prescindere anche da uno sviluppo di modelli educativi che diffondano insegnamenti orientati alla transizione ecologica nella vita di tutti i giorni: raccolta differenziata, scelte di mobilità dolce, acquisti etici, rispetto dell’ambiente. Non è da trascurare infine, un miglioramento dell'offerta delle mense scolastiche: portare a zero il monouso e pensare diete che valorizzino, oltre al biologico e al km0, anche pasti con ridotta impronta carbonica può generare una nuova consapevolezza nel contrasto al cambiamento climatico. D’altro canto, le manifestazioni giovanili delle scorse settimane hanno consegnato agli adulti un messaggio senza sconti e hanno messo in luce come gli studenti chiedano un rapido cambio di paradigma che ci aspettiamo possa emergere anche dalla COP 26 di Glasgow».

 

Il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, però, evidenzia anche alcune esperienze positive in Lombardia. Nell’ambito della mobilità sostenibile a Bergamo, per esempio, 18 scuole hanno avviato un servizio di pedibus, 7 a Cremona, a Mantova il progetto del Comune denominato Millepiedini è rivolto ai bambini della scuola primaria e consente a famiglie e ragazzi di scegliere il percorso più comodo e la fermata più vicina a casa ma anche proporre nuovi tragitti, in base alle proprie esigenze promuovendo mobilità sostenibile, movimento, educazione stradale e partecipazione. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica a Bergamo 18 scuole producono in totale 920,350 kW di energia rinnovabile, mentre Varese vanta una scuola totalmente costruita secondo i principi della bioedilizia. Infine, sul tema dell’alimentazione, Cremona è stata premiata nell’ambito del 6° Rating dei menu scolastici di Foodinsider, realizzato in collaborazione con Sloow Food, che premia i modelli di mensa volti a educare a una corretta alimentazione per varietà nella proposta, equilibrio della dieta, qualità delle materie prime in gran parte biologiche e in particolare si è distinta per il contributo di solidarietà a sostegno delle famiglie in difficoltà, consentendo l’accesso al servizio mensa a più bambini. 

 


Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

Silvia Valenti

ufficiostampa@legambientelombardia.it

3498172191

BOSCO DI LORENZO: UNA FORESTA DIFFUSA IN TUTTA LA LOMBARDIA. 1 MILIONE DI ALBERI ENTRO IL 2025

 

COMUNICATO STAMPA

 

BOSCO DI LORENZO: UNA FORESTA DIFFUSA IN TUTTA LA LOMBARDIA. 
1 MILIONE DI ALBERI ENTRO IL 2025


Legambiente: “Un obiettivo ambizioso che richiede il contributo e l’impegno del maggior numero di volontari e sostenitori possibile”

 


Milano, 21 Ottobre 2021 – Ad un mese dalla Giornata Nazionale dell’Albero, istituita nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente e celebrata ogni anno il 21 Novembre con l’intento di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani, Legambiente Lombardia presenta il progetto “Bosco di Lorenzo”, nato con l’obiettivo di creare una foresta diffusa in tutta la regione. Il bosco è stato fondato in memoria di Lorenzo Corioni, che perse la vita in un incidente nel 2015, su iniziativa di Legambiente associazione per la quale Lorenzo fu volontario attivo e i Frattimi, l’associazione fondata dalla sua famiglia e dagli amici. Dal piccolo bosco realizzato a Erbusco, paese natale di Lorenzo, il progetto ora è una realtà regionale che già conta 6500 alberi piantati da Brescia a Milano, da Pavia a Monza, dalle colline della Franciacorta alle montagne di Canzo.

 

«Radici nella terra, chioma nel cielo. Così vivono gli alberi, così ha sempre vissuto Lorenzo, per gli amici “Baffo”: piedi radicati a terra, perché il mondo si cambia un passo per volta, chioma nel cielo, per ricordarsi di guardare oltre - racconta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Il bosco di Lorenzo è prima di tutto una community di persone impegnate a migliorare quotidianamente il mondo che viviamo creando aree verdi, tutelando il suolo e coltivando la biodiversità, migliorando il paesaggio e di conseguenza aumentando il benessere di ciascuno di noi Il tutto mettendo al centro gli alberi, risorse straordinarie e imprescindibili per il nostro paese, così fortemente urbanizzato e deteriorato».

 

L’albero, dunque, diviene il simbolo della cura del territorio sia attraverso azioni concrete in prima persona di messa a dimora di nuove piante con attività di volontariato, sia attraverso la donazione di contributi per ampliare la foresta lombarda a nome di Lorenzo. Per informare sui progetti in corso, divulgare i valori delle associazioni coinvolte e dare la possibilità a cittadini, aziende e enti di contribuire alla realtà in evoluzione del Bosco, è stato creato il sito www.boscodilorenzo.it 

 

«In vista proprio della Giornata Nazionale dell'Albero puntiamo ad accrescere sensibilmente la comunità arborea in Lombardia – aggiunge Barbara Meggetto –. Abbiamo un obiettivo ambizioso che rientra nel progetto Life Terra sull’adattamento al cambiamento climatico attraverso ampie operazioni di rinverdimento diffuse in tutta Europa, che ci vede coinvolti: arrivare a piantare 1 milione di alberi nella regione entro il 2025. Servono sostegno, volontà e partecipazione per rendere tutto ciò possibile, invitiamo dunque a seguirci e contribuire a rendere il nostro territorio più verde e vivibile».

 

Il Bosco di Lorenzo ha trovato spazio anche in molte scuole grazie, alla collaborazione di insegnanti e alunni, con laboratori pensati per i più piccoli: uno spazio di gioco e di apprendimento, “sporcandosi le mani” con la terra per imparare il rispetto e la dedizione nei confronti della natura e l’importanza che gli alberi hanno per la biodiversità, l’equilibrio degli ecosistemi e la qualità della vita di esseri umani e animali.

mercoledì 13 ottobre 2021

CITTÀMEZ 2021, LA MOBILITÀ A EMISSIONI ZERO IN LOMBARDIA

 

CITTÀMEZ 2021, LA MOBILITÀ A EMISSIONI ZERO IN LOMBARDIA

Legambiente: “Per abbattere l’inquinamento necessario incrementare l'intermodalità dei servizi, vale a dire una migliore combinazione tra trasporto pubblico locale e le diverse forme di sharing, a piedi e spostamenti sicuri in bici”

Dossier completo qui

 


Milano, 12 Ottobre 2021 – Il nostro modo di muoverci è cambiato notevolmente nell’ultimo decennio, ma in modo ancor più evidente dal 2020 a causa della pandemia. Il lockdown ha messo in luce come da un lato gli spostamenti di massa siano meno necessari, con il diffondersi dello smartworking, dall’altro che le città svuotate dalle auto sono più vivibili e dall’aria più pulita. Il Dossier Città MEZ 2021 – Città Mobilità a Emissioni Zero, realizzato da Legambiente in collaborazione con Motus-E per CleanCities, la campagna volta a ripensare le nostre città per scommettere su un cambiamento capace di rilanciare il Paese e aiutare le persone a vivere meglio dentro le aree urbane, mette in luce come una mobilità più sostenibile dal punto di vista ambientale sia possibile in tante città, non necessariamente metropolitane dotate di linee ferrate e treni urbani. Lo dimostra la presenza tra le migliori performance citate di Bergamo, dove si evidenzia una diffusione della mobilità elettrica in particolare grazie alla principale linea di autobus già elettrificata (12 mezzi) e al servizio di sharing mobility totalmente elettrico. Tra le città prese in considerazione oltre alla già citata Bergamo, figurano anche Brescia e Milano. Proprio il capoluogo lombardo si conferma come principale città italiana che più delle altre ha intrapreso la corsa verso una mobilità ad emissioni zero, grazie in particolare all’ampia e capillare offerta di servizi di sharing mobility e ai mezzi pubblici elettrici: ben il 76%. ATM dichiara 124 autobus elettrici già in servizio, che diventeranno 167 a fine 2021, mentre altri sono attesi nei prossimi anni, per giungere a 1.200 entro il 2030.

«Ci avviamo verso il periodo peggiore dell’anno per la qualità dell’aria, tra pochi giorni si accenderanno anche i riscaldamenti, tanto che i dati sui livelli di polveri sottili sono già in aumento su tutta la regione – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. È necessario agire in fretta per invertire quella che ormai è una consuetudine: inverno uguale aria irrespirabile. Le città devono essere le protagoniste della transizione ecologica, bene quindi tutte le iniziative che possono migliorare le qualità dell’aria, dall’Area B (Low Emition Zone) promossa da Milano per impedire l’accesso di veicoli inquinanti, ai 100km di piste ciclabili di Brescia, ma anche e soprattutto nelle politiche di ridisegno delle strade e dello spazio pubblico urbano, come le strade 20 e 30, i percorsi ciclabili e le zone scolastiche».

Un elemento significativo è il boom dei mezzi elettrici leggeri, perché il mezzo pubblico da solo non è sufficiente a coprire l’intero viaggio garantito dal mezzo privato, a discapito di congestione e costi di trasporto elevati. Per ricoprire i tragitti non garantiti dal Trasporto Pubblico Locale è necessario incrementare l'intermodalità dei servizi, ossia una migliore combinazione tra trasporto pubblico locale e le diverse forme di sharing, monopattini, a piedi e spostamenti sicuri in bici. Un altro punto fondamentale per lavorare sulla transizione verso la Mobilità a Emissioni Zero entro il 2030 è efficientare la flotta del Trasporto Pubblico Locale con mezzi elettrici. L’elettrificazione del TPL su gomma è importante per il processo di decarbonizzazione dei trasporti: si calcola che ogni 1000 autobus elettrici a batteria si risparmiano 500 barili di diesel al giorno. La nuova direttiva Veicoli puliti, in recepimento per ottobre 2021, impone che almeno il 22,5% dei nuovi autobus acquistati siano a zero emissioni fino al 2025 e almeno il 32,5% al 2030. Oggi però siamo a un misero 0,6% e soltanto Milano, Pavia e Bergamo, in Lombardia, prevedono un trasporto pubblico locale a emissioni zero entro il 2030.

 


Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

Silvia Valenti

ufficiostampa@legambientelombardia.it

3498172191

lunedì 4 ottobre 2021

YOUTH4CLIMATE NON SI RESPIRA UN BEL CLIMA

 

YOUTH4CLIMATE
NON SI RESPIRA UN BEL CLIMA

 

Flash mob di Legambiente per richiamare l’attenzione sulle conseguenze delle emissioni climalternati ed inquinanti sulla vita dei cittadini 

 

Video del flashmob scaricabile qui

 


Milano, 1 Ottobre 2021 - Come sarebbe l’aria della Lombardia se gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico non subissero una decisa inversione di tendenza? Hanno provato a immaginarlo gli attivisti di Legambiente che, con un’iperbole, hanno inscenato momenti di vita quotidiana in un contesto urbano dall’aria divenuta irrespirabile per l’uomo. Grandi maschere antigas per uscire a fare la spesa, mangiare al bar, fare una passeggiata, prendere i mezzi pubblici. Il flashmob organizzato all’Arco della Pace e in parco Sempione per la campagna europea Clean Citiesnell’ambito delle iniziative della Youth4Climate in corso a Milano vuole sottolineare lo stretto legame tra emissioni climalternati ed inquinanti in città, le loro pesanti conseguenze sul clima e sulla vita dei cittadini. 

 

Lazione punta a sollecitare le autorità nazionali e regionali ad agire, attivare finalmente le misure risolutive per la lotta alle emissioni di CO2 e alle emissioni inquinanti (PM10, PM2,5, Ossidi d’azoto ed ozono), due tipologie di inquinamenti atmosferici da debellare con urgenza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono 400mila i decessi prematuri in Europa per inquinamento atmosferico, oltre 50mila in Italia, uno dei paesi più esposti anche a causa delle troppe auto circolazione. Da novembre 2020 siamo stati condannati dalla Corte di Giustizia “per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti (PM10), in modo continuato, dal 2008 al 2017” e negli anni successivi sino al 2021. 

 

«Da oggi si apre il cosiddetto “periodo critico” dell’autunno e inverno durante il quale l’innalzamento dei livelli di polveri sottili è ormai una costante che si ripete ogni anno – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. È chiara la necessità di cambiare rotta per ridurre le emissioni climalteranti e l’inquinamento in atmosfera, ma per farlo servono politiche serie e coraggiose, a partire dalla mobilità».

 

Il presidente Legambiente Stefano Ciafani ha chiesto alla Commissione Europea di intervenire su governo e regioni perché prendano i provvedimenti promessi per evitare la multa prima della verifica di fine anno. La Commissione ci ha prontamente risposto che “spetta principalmente alle autorità nazionali competenti monitorare e garantire la corretta attuazione e conformità alla legislazione dell’UE” anche in materia di qualità dell’aria e che, dopo le procedure di infrazione e la condanna, la “Commissione europea continua a seguire da vicino la situazione in Italia”, come a dire che la multa sta per arrivare. Legambiente ha scritto anche al Presidente del Consiglio Mario Draghi e per conoscenza a tutti i ministri competenti. Siamo in attesa di risposta.

 

«Ormai è chiaro che le chiacchiere stanno a zero, ma le emissioni no! Abbiamo scritto alla Commissione Europea per segnalare l’inazione e i ritardi nell’applicazione dei provvedimenti d’emergenza e dei piani di risanamento dell’aria, sia da parte del Governo nazionale che delle regioni coinvolte. Se le nostre autorità non si decideranno a vincere la guerra all’inquinamento la Commissione, sulla base degli allarmanti dati che arrivano dalle città italiane, chiederà alla Corte di giustizia Europea di definire l’ammontare delle sanzioni» sottolinea l’associazione.

 

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