domenica 17 marzo 2019

Troppo nichel nel fiume Seveso, Legambiente: «Gli scarichi industriali vanno adeguati»


I dati Arpa raccontano valori oltre limiti consentiti di nichel nelle acque del fiume Seveso, Legambiente chiede di continuare gli adeguamenti degli scarichi industriali.



Le acque del fiume Seveso non godono di ottima salute. O almeno il tratto di fiume che attraversa il paese di Seveso. Secondo gli ultimi monitoraggi e accertamenti del 2018 di Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il fiume Seveso, nella stazione di monitoraggio di Lentate sul Seveso, e quindi riconducile al tratto di fiume che passa anche per Seveso, risulta ricco di nichel, con una concentrazione che supera il livello consentito per il decreto legislativo 172 del 2015.

«Ogni anno studiano lo stato di qualità dell’acqua del fiume Seveso – precisa Arpa Lombardia –. Monitoriamo il fiume in quattro punti che chiamiamo stazioni: a Fino Mornasco, a Vertemate, a Lentate sul Seveso e a Bresso. Durante le nostre analisi abbiamo trovato la concentrazione di nichel fuori norma solo nella stazione di monitoraggio di Lentate sul Seveso e non nei successivi punti di controllo di Fino Mornasco e Vertemate, verso Como, e Bresso e Paderno Dugnano, verso Milano». Analizzando il risultato del monitoraggio di Arpa, la causa di questo inquinamento da nichel sarebbe da cercare in zona. «E difficilmente – sempre secondo Arpa – nelle abitazioni domestiche». Scende, invece, sotto il limite consentito per legge la concentrazione di mercurio: presente oltre gli standard consentiti per legge nel 2016, rientrato poi sotto il limite nel 2018. Nell’analisi complessiva del triennio tra il 2014 e il 2016, a fine anno si attende il nuovo rapporto, Arpa classifica, quindi, lo stato chimico del tratto di fiume che scorre anche a Seveso come “non buono”.

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«Legambiente fa pressione – precisa Lorenzo Baio responsabile del settore acque per Legambiente Lombardia – per realizzare il completamento delle reti fognarie e l’adeguamento degli impianti di depurazione, il controllo e la depurazione degli scarichi di origine produttiva. Grazie all’impegno di regione e gestori del servizio idrico qualche miglioramento si è ottenuto. Lo conferma la presenza di pesci prima totalmente assenti e segnalati da numerosi fruitori del fiume». Seppur lo stato chimico non sia ottimale, c’è vita nel fiume: «Nel comune di Seveso la fauna ittica è stata campionata in corrispondenza della sede della Fondazione Lombardia per l’Ambiente a Seveso – precisano i dipendenti della fondazione – La comunità ittica è risultata composta da quattro specie, appartenenti all’ittiofauna di riferimento per la Lombardia: gobione, vairone, cavedano e ghiozzo padano».

E poi precisano: «Tra questi il gobione e il vairone sono dominati in termini numerici, discretamente rappresentato invece il cavedano mentre caratterizzato da minore densità il ghiozzo padano». Certo è che nichel, a quantità elevata, e pesci non possono convivere. È necessaria un’attenzione, dunque, di tutti i sevesini per conservare al meglio le acque del fiume Seveso.

Giorgio Venturini

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