Mediamente ogni milanese produce circa 40 chili di
rifiuto organico ogni anno, il cui destino è, prima il sacchetto
dell'indifferenziato, e poi, quello più nobile che gli può toccare, è di
essere trasformato in compost di bassa qualità destinato alla copertura
di discariche. Eppure dall'umido si possono ricavare, come sottolinea
Sonia Cantoni, presidente di Amsa, "biogas per produrre calore ed
energia elettrica oltre al compost per l'agricoltura".
Di sei mesi in sei mesi, la raccolta dell'umido sarà estesa all'intera città. Processo inevitabile se si vuole rispettare l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata imposto dalla legge.
L'umido raccolto sarà conferito nell'impianto di digestione anaerobica di Montello, che già riceve l'organico da ristoranti e bar e utenze speciali, pescherie, mercati, negozi di fiori, frutta e verdura, mense incluse, della città.
A partire dal 3 settembre 400 mila milanesi, che
vivono nel quadrante sud-ovest della metropoli, da Primaticcio (zona 6)
al centro storico, passando per zona 5 e 7, riceveranno il contenitore
per la raccolta dei loro avanzi di cucina. La consegna proseguirà fino
al fino al 24 novembre e dal 26 partirà il servizio di raccolta. Un
processo irreversibile, stavolta. L'umido prodotto in famiglia potrà
essere gettato anche tutti i giorni nel contenitore condominiale, senza
vincolo di orario e potrà essere conferito nei sacchetti di carta del
pane e, in generale, in qualsiasi sacchetto/contenitore che sia
compostabile.Di sei mesi in sei mesi, la raccolta dell'umido sarà estesa all'intera città. Processo inevitabile se si vuole rispettare l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata imposto dalla legge.
L'umido raccolto sarà conferito nell'impianto di digestione anaerobica di Montello, che già riceve l'organico da ristoranti e bar e utenze speciali, pescherie, mercati, negozi di fiori, frutta e verdura, mense incluse, della città.
Fonte: Ecosportello
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