venerdì 24 agosto 2012

La siccità del 2012 in Lombardia: tra numeri e opinioni, il dossier di Legambiente

Milano, 24 agosto 2012                                                                                                        COMUNICATO STAMPA

Una forte anomalia delle precipitazioni che ha messo in ginocchio i campi e i fiumi. Ma il 2012 non è stato una annata siccitosa per tutta la Lombardia

"Di fronte all'imprevedibilità meteoclimatica, occorrono regole chiare ma flessibili per assicurare l'accesso all'acqua'


Il 2012 forse passerà alla storia come una annata di straordinaria siccità per la Lombardia. Ma forse no. Perchè in realtà l'acqua nella nostra regione non è affatto mancata, o per lo meno non è mancata ovunque allo stesso modo: le centraline meteo dall'inizio dell'anno hanno fatto registrare ben 888 mm di pioggia a Varese, e solo 173 a Mantova. Dunque se dobbiamo parlare di siccità possiamo farlo per i campi della 'bassa', e soprattutto nelle province orientali della Lombardia.
Ovunque però, e anche a Milano, l'anomalia c'è stata, non in termini di carenza di pioggia, ma come anomalia climatica: in pratica, si è avuta la concentrazione di tutte le precipitazioni dell'anno nel periodo compreso tra aprile e giugno. Poca pioggia in inverno, pochissima o completa assenza di precipitazioni in agosto, come a Milano dove non piove dal 25 luglio. Ma tanta pioggia (e neve in montagna) nei mesi primaverili e fino alla metà di giugno. Legambiente ha raccolto ed elaborato i dati sulle precipitazioni occorse nel 2012 in un dossier informativo (allegato). "Ci interessa capire cosa è successo basandoci su numeri e non su impressioni: e i numeri parlano chiaro - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - alla Lombardia non è mancata l'acqua, ma la capacità di gestire la risorsa idrica in un contesto climatico diverso dall'usuale".
L'esempio più chiaro dell'inadeguatezza delle regole di gestione idrica è quello dei bacini idroelettrici montani, che hanno continuato ad accumulare acqua per tutta l'estate, sottraendola ai laghi prealpini e ai fiumi della pianura ormai in secca.
"E' ormai sempre più chiaro che il cambiamento climatico si manifesta con anomalie stagionali e fenomeni imprevedibili: non possiamo gestire la risorsa idrica e le colture irrigue con le stesse regole che abbiamo impostato nei secoli passati. La Lombardia deve perseguire strategie di adattamento al cambiamento climatico, per ridurre l'impatto ambientale degli usi idrici e per garantire comunque l'accesso all'acqua da parte di cittadini e imprese".


contatto tel.: 392 9516320

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