venerdì 3 dicembre 2010

Interventi illegittimi sulle sponde del fiume a Nibionno (LC)

Milano, 3 dicembre 2010

Comunicato stampa


Lambro


Interventi illegittimi sulle sponde del fiume a Nibionno (LC)


Legambiente: “Amministrazioni irresponsabili che usano il suolo senza nessun criterio di sicurezza e tutela”



Un altro scempio si sta perpetrando ai danni del povero fiume Lambro. Ancora una volta delle opere del tutto illegittime metteranno a rischio la sicurezza di quanti vivono lungo l'asta di questo corso d'acqua. A compromettere il normale deflusso del fiume sono “i lavori in corso” nel comune di Nibionno, in provincia di Lecco, che stanno letteralmente modificando la fisionomia di un tratto del Lambro. Le opere consistono nell'innalzamento di una delle sponde e l'ampliamento di una struttura sportiva a meno di dieci metri dal corso del fiume. L'intera area, superiore ai 5000 mq, sarà innalzata di più di un metro e poi coperta con una struttura fissa, in palese contrasto con quanto disposto dal Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico per le fasce "B", che vieta tutti gli interventi anche di trasformazione morfologica dei luoghi che comportino una riduzione e una parzializzazione della capacità di invaso.

Per questi motivi Legambiente Lombardia ha scritto a tutti i soggetti istituzionali interessati sollecitando l'immediata interruzione dei lavori e intravvedendo un possibile abuso edilizio. “Si tratta di opere del tutto illegittime che mettono in serio rischio chi vive più a sud di Nibionno - dichiara Marzio Marzorati, responsabile Area Parchi di Legambiente Lombardia - Per non dire quanto sia poco responsabile costruire in zone che sono periodicamente soggette a esondazioni per le piene del fiume in questo tratto. A nostro parere gli interventi non rispettano nessuna delle prescrizioni imposte dall'autorizzazione emessa dalla sede territoriale di Regione Lombardia di Lecco e sono in palese contrasto con quanto disposto dall’Autorità di bacino del Po che fa divieto assoluto a costruire nelle fasce “B” del Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI). Quando il fiume esonderà a Milano o nella altre città – conclude Marzorati – sapremo chi ringraziare: amministrazioni irresponsabili che usano il suolo senza nessun criterio di sicurezza e di tutela”.


L'Ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480 – 349 1074971

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