lunedì 13 dicembre 2010

Ancora schiuma nel Lambro Ma c'è una traccia Coltre bianca in centro come il giorno prima, sversamento pure a Briosco.

Come 24 ore prima. L’ondata di schiuma bianca è tornata nel Lambro con una puntualità allarmante. Martedì, ore 13.30 circa: come il giorno prima, il Lambro si riempie di una sospetta coltre bianca particolarmente evidente in corrispondenza del tratto di fiume compreso fra Ponte dei Leoni e Ponte di San Gerardino. Decine di passanti, ma anche di residenti e commercianti che lavorano in zona, si precipitano ancora una volta a osservare il fenomeno sconsolati.

La memoria torna agli scempi di cui il Lambro è stato vittima nei mesi scorsi, quando, a partire dal disastro di idrocarburi usciti dalla Lombarda Petroli, i casi di sversamento sono stati addirittura cinque. «Sono dei barboni, bisognerebbe trovarli e punirli» si lascia sfuggire, con espressione tutta brianzola, un anziano mentre fotografa l’ultimo scempio, per fortuna destinato a dissolversi nel giro di poche ore. Stavolta però sembra esserci una traccia che potrebbe condurre ai responsabili, un bandolo che i tecnici di Brianzacque promettono di seguire da domani mattina, a Ponte dell’Immacolata finito. Spiega Angelo Pirovano, responsabile provinciale dell’Arpa: «La schiuma proviene da una fognatura di Villasanta».

E sembra esserci anche un’idea abbastanza precisa sulla sostanza che ha provocato tanto sconcerto: «tensioattivi», vale a dire detersivi. «A Villasanta la schiuma c’era - precisa Pirovano -, per poi scomparire all’altezza del Parco e rifarsi vedere nel centro di Monza, probabilmente per il “salto” in prossimità del Ponte di San Gerardino».

Ed è stata una brutta giornata per il Lambro anche a Briosco, dove alle 14.30 circa sono comparse chiazze scure nei pressi di via Peregallo in frazione Fornaci. Sul posto sono intervenuti Polizia Provinciale, Arpa, Nucleo sommozzatori della Protezione civile, Vigili del Fuoco di Carate, Polizia locale di Briosco. Secondo una prima ricostruzione, l’episodio sarebbe stato causato dal maltempo e dalle condotte fognarie, che corrono lungo il fiume, troppo piene d’acqua. Gli scolmatori dell’impianto fognario, cui fanno riferimento diverse tintorie della zona, in alcuni punti sono collegati direttamente col fiume, dove convogliano i liquami fognari in caso di necessità.

Intanto dal presidente della Provincia, Dario Allevi, arriva un appello: «Gravissimo il ripetersi di questi episodi ignobili. Il Lambro non è la pattumiera della Brianza, ma una risorsa del territorio. È necessaria una maggiore responsabilità e coscienza ambientale da parte di tutti per lavorare seriamente alla sua riqualificazione. I continui episodi degli ultimi mesi sono da condannare quali veri e propri attentati al patrimonio naturale della Brianza». «Ancora una volta cercheremo i colpevoli di questo ennesimo ignobile episodio – assicura Luca Talice, assessore provinciale alla Sicurezza – mentre continua il presidio capillare del territorio per evitare nuovi allarmi».

Fonte: Il Giorno di Monza e Brianza - Monza, 8 dicembre 2010 - articolo di Dario Crippa

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