PAVIA. Salvate Milano ma non uccidete Pavia: la presidente del Parco del Ticino, Milena Bertani, lo ha scritto al governatore Roberto Formigoni e al sindaco di Milano Letizia Moratti. «Uno scolmatore sul Seveso affogherebbe il Ticino nei veleni della metropoli». La lettera di Milena Bertano è dura: Milano non decida sulla deviazione dei suoi fiumi troppo inquinati senza consultare Pavia: i veleni che scendono a valle dall’area metropolitana sono già troppi, aggiungerne altri con un nuovo canale scolmatore darebbe il colpo di grazia al “fiume azzurro”. A rischio, scrive il presidente del Parco del Ticino, non c’è solo un fiume, ma il tessuto economico che attorno ad un fiume sostanzialmente integro si è sviluppato. Il caso che contrappone il Parco del Ticino al Comune di Milano e alla Regione è il progetto per un nuovo scolmatore che raccolga le acque del bacino del Seveso e dell’Olona (a nord della metropoli) e le convogli verso il Ticino per evitare che, ad ogni pioggia, i quartieri a nord di Milano finiscano sott’acqua. «Il canale scolmatore di nord-ovest, da decenni, è oggetto di attenta valutazione del Parco - scrive il presidente Milena Bertani -. E’ la causa di un significativo impatto ambientale sull’ecosistema fluviale e, conseguentemente, sull’uso sociale del Parco. Per tali ragioni il problema della qualità delle acque del Ticino non ha mai potuto limitarsi ad indagare solo agli aspetti chimico-fisico ma ha sempre tenuto in debito conto quali attività umane legate alla fruizione del fiume avrebbero potuto essere compromesse da fattori di inquinamento». Il riferimenro non è solo alla pesca, ma anche alla balneabilità del fiume e a tutte le attività connesse al turismo fluviale ed eco-sostenibile. Attività messe a rischio dall’inquinamento che arriva dall’aera milanese. «A seguito dei controlli effettuati dalle autorità competenti ed al monitoraggio sulla qualità delle acque del Ticino condotto negli ultimi anni dal Parco - conferma la lettera del presidente Bertani - è emerso che le acque provenienti dal canale derivante dal bacino Seveso-Olona sono la più importante causa di degrado del Ticino. Questo dato è stato riscontrato più volte ed è stato rilevato fino alla città di Pavia ed alla confluenza con il Po». La richiesta a Regione e Comune di Milano è chiara: «Appreso che sono in corso analisi e studi finalizzati a verificare la possibilità di salvaguardare Milano dalle piene causate dal torrente Seveso convogliando, nei momenti di crisi, i volumi di acqua in eccesso dai bacini citati in Ticino, si ritiene importante segnalare che qualsiasi ipotesi di intervento debba essere preventivamente concordata e definita con il nostro ente». -
Fonte: la Provincia Pavese — 25 ottobre 2010 articolo di Stefano Romano
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