giovedì 13 maggio 2010

Maltempo, rischio frane ed esondazioni

Livello idrometrico in aumento per il Lambro. Ancora temporali e vento forte in pianura fino a venerdì

Due settimane di pioggia quasi ininterrotta in Lombardia (Fotogramma)
Due settimane di pioggia quasi ininterrotta in Lombardia (Fotogramma)
MILANO - Rischio frane ed esondazioni in Lombardia, con le piogge che continueranno a colpire la regione fino a venerdì: la Protezione Civile ha invitato i presidi territoriali a «un'adeguata attività di sorveglianza» al riattivarsi di fenomeni franosi in zone assoggettate a questo rischio e ai possibili effetti di esondazione di fiumi nelle zone urbanizzate. Particolare attenzione è rivolta ai corsi d'acqua Olona, Seveso, Lambro e al nodo idraulico milanese: se il livello delle acque dei primi due è in diminuzione, attualmente a valle del Lambro, nelle stazioni di Peregallo e Milano via Feltre, il livello idrometrico è in aumento. In risalita, ma senza destare preoccupazione, il Po: resta chiuso per cautela il ponte provvisorio di collegamento tra Piacenza e Lodi. Rischio esondazione anche per i laghi lombardi: il livello registrato alla stazione di Malgrate, sul lago di Como, è di 1,1 metri, in risalita (a quota 1,20 si hanno i primi allagamenti nella città di Como). In lieve risalita anche il livello delle acque del lago Maggiore; non desta preoccupazione il lago d'Iseo. A Lainate i vigili del fuoco sono interventi per allagamenti dovuti all'esondazione del torrente Lura ed è stato autorizzato l'utilizzo di circa mille sacchi di sabbia. Esondazione dell'Olona a Rho e Legnano, sempre nel Milanese: nel primo caso, sono stati messi a disposizione 6.500 sacchi dalla provincia di Monza e Brianza, mentre a Legnano è stato chiuso il ponte pedonale di collegamento nella zona del castello visconteo.

LA CROCE ROSSA - Su richiesta della Prefettura, la Croce Rossa di Milano ha messo in preallerta per il maltempo la propria Divisione Emergenze e Protezione civile, con la possibilità di aumentare uomini e mezzi rispetto a quelli già in servizio. È comunque già stato rinforzato il servizio di assistenza ai senzatetto. «Quest'anno meteorologico - ha spiegato in un comunicato il presidente della Cri provinciale Alberto Bruno - si sta rivelando impegnativo. Il maltempo che non dà tregua impone a una forza di soccorso e d'assistenza di stare perennemente in stato d'allarme per garantire i dovuti interventi della popolazione, in particolar modo delle fasce più vulnerabili».

LA CRITICITA' - Secondo l'ultimo aggiornamento dell'avviso di criticità per rischio idrogeologico e idraulico emesso mercoledì dalla Protezione Civile della Regione Lombardia, diminuisce - da «moderata» a «ordinaria» - la criticità nella zona delle Prealpi centrali (province di Bergamo e Lecco), ma resta invece a livello «moderato» il rischio idrogeologico e idraulico per la zona nord-ovest della regione (province di Como, Lecco, Sondrio e Varese). Livello «moderato» anche per il rischio idraulico nei territori della pianura occidentale della Regione (province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Milano, Pavia e Varese), dove non si escludono fenomeni temporaleschi accompagnati da vento forte.

LE PREVISIONI - Le previsioni meteo dell'Arpa e del servizio meteorologico regionale vedono fino a venerdì condizioni simili a quelle attuali, con precipitazioni deboli o moderate che a più riprese interesseranno soprattutto la parte nord occidentale della regione, dove saranno più consistenti e a carattere di rovescio o temporale. In particolare per mercoledì si segnala una nuova intensificazione dei fenomeni sul nord-ovest dal pomeriggio-sera. Non esclusa la possibilità di esondazioni o frane in zone soggette a questo rischio: per questo, data l'intensità delle precipitazioni delle ultime giornate, la sala operativa della Protezione Civile lombarda ha invitato i presidi territoriali «a prestare attenzione e un'adeguata attività di sorveglianza». Nelle ultime 24 ore le precipitazioni tra la pianura occidentale e le Prealpi centrali vanno da un minimo 20 millimetri della pianura occidentale fino a 50 millimetri del nord-ovest con picchi fino a 100 millimetri nel bacino dell'Olona-Seveso (Basso Comasco e Alto Milanese).

IL DANNO ECONOMICO - Intanto, secondo una stima dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, il maltempo delle ultime due ultime settimane sta facendo perdere alle imprese del nord Italia quasi 250 milioni di euro. Disagi soprattutto per i ritardi nelle forniture, nel trasporto merci e negli spostamenti delle persone, provocati dall'allungamento dei tempi di percorrenza (156 milioni di Euro) e per il mancato indotto turistico (90 milioni di Euro). Particolarmente danneggiato il reparto turismo: si stima che le perdite economiche per le due settimane di inizio maggio siano di oltre 34 milioni di euro tra shopping e ristorazione. A questi vanno aggiunti altri 47 milioni di Euro nel settore ricettività.

Fonte: Corriere della Sera Redazione online - 12 maggio 2010

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