giovedì 13 maggio 2010

Il Seveso straripa Coppia intrappolata in casa

Durante la notte il Canturino è infatti stato interessato da una fitta pioggia che non ha mai smesso di cadere e da alcuni temporali



Vertemate, 13 maggio 2010 - Straripa il Seveso e sommerge il pian terreno di una casa, paura per una coppia di anziani e per i loro animali. E’ stata una mattinata di soccorsi lunghi e complessi quella che ha visto impegnati ieri gli uomini del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Cantù e Como, al lavoro a Vertemate in via Prati Lunghi, al confine con Cantù Asnago, nel salvataggio di una coppia, 79 anni lui, 60 lei, rimasti intrappolati in casa dall’improvviso innalzarsi delle acque tutto attorno alla loro abitazione.

Il Seveso, che passa a qualche decina di metri di distanza dalla casa, un fabbricato di due piani in cui il primo è stato quasi interamente sommerso dall’acqua, durante la notte ha rotto gli argini ed è esondato inondando diversi ettari tra boschi e prati.

In mezzo a uno di questi la casa di Domenico Paparatti, residente da sette anni in quell’abitazione in cui avrebbe voluto passare la pensione, dopo aver lasciato Fino Mornasco e un lavoro «da rappresentante all’estero», spiega, colto di sorpresa dalle acque del fiume tanto da doversi riparare con la moglie al piano rialzato dell’abitazione per sfuggire alla piena. Con sé la coppia al primo piano si è portata i propri animali domestici, quindici cani, tra cui sette cuccioli, e sei gatti, poi recuperati da pompieri e Asl a bordo di un gommone e una barca, mentre non c’è stato scampo per alcuni animali da cortile.

Una notatta d’inferno, quella passata dalla coppia, che ha assistito all’inizio dell’esondazione alle 18 di martedì, «ma l’acqua era molto bassa e non dava particolari preoccupazioni altrimenti ce ne saremmo andati - spiega Paparatti - poi in mattinata si è alzata improvvisamente costringendoci a cercare un riparo al piano superiore e a chiamare i vigili del fuoco».

Durante la notte il Canturino è infatti stato interessato da una fitta pioggia che non ha mai smesso di cadere e da alcuni temporali; precipitazioni intense che hanno fatto ulteriormente alzare il livello delle acque del Seveso che in quel punto, a pochi passi dalla linea ferroviaria Como-Milano delle Ferrovie dello Stato e da una cava di inerti, ha superato il proprio argine di terra facendo crescere il livello dell’esondazione per ore, sin quasi a mezzogiorno di ieri. Solo grazie all’arrivo dei vigili del fuoco la coppia ha quindi potuto lasciare a bordo di un gommone l’abitazione, ormai sommersa per metà. Ingenti i danni, «anche se non posso nemmeno calcolcarli in questo momento, di certo è tutto distrutto perché ho visto i mobili galleggiare, non ho salvato niente.

Fortunatamente ho recentemente venduto la gran parte degli animali che allevavo in passato altrimenti sarebbero tutti morti», spiega. La moglie è stata visitata dagli operatori del 118, ma le sue condizioni non sono state giudicate preoccupanti tanto da non dover richiedere il ricovero ospedaliero. Sfollati, hanno trovato una sistemazione momentanea da conoscenti. Ora, dopo la paura, con il Comune di Vertemate è pronto però ad aprirsi un braccio di ferro giuridico.

Quell’abitazione, stando al comandante della polizia locale, Enzo Tallon, «è abusiva e pende su di essa un’ordinanza di demolizione firmata dal nostro ufficio tecnico che ha rifiutato di condonare l’edificio». Per i vigili il primo sopralluogo nella casa risale al 2003, da allora l’abitazione è rimasta in via Prati Lunghi al centro di un contenzioso tuttora aperto con l’Amministrazione comunale che ora, spiegano in municipio, dopo che sono decorsi i termini dell’ordinanza di demolizione firmata nei mesi scorsi, avrebbe già attivato un procedimento per arrivare all’abbattimento del fabbricato in maniera coatta.

Fonte: Il Giorno articolo di Maurizio Magnoni 13/05/2010

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