Milano, 13 febbraio 2012 Comunicato stampa
Prima assoluta mercoledì 22 febbraio 2012 a Monza in occasione del secondo anniversario dello sversamento di idrocarburi alla Lombarda Petroli di Villasanta
La storia di un viaggio lungo il Lambro per raccontare gli abusi dell’uomo e trovare una speranza per il futuro del fiume
Un viaggio di 130 km per raccontare la vita che scorre lungo il Lambro e scoprire dove e quando l'equilibrio fra l’uomo e questo fiume si è spezzato, trasformando questo corso d’acqua in un paziente “moribondo” a cui tutti hanno voltato le spalle. Ma attraverso i ricordi di chi vive lungo le sponde del fiume trovare anche una speranza per il futuro. È la storia raccontata da “Ciar Cumè l'acqua del Lamber” (Chiara come l’acqua del Lambro), il documentario prodotto da Legambiente e realizzato dalle giovani autrici Elena Maggioni, Hulda Federica Orrù e Carlotta Marrucci che il 22 febbraio verrà proiettato per la prima volta a Monza, due anni dopo la tragedia dello sversamento a Villasanta.
Cementificato, sfruttato per sversare acque luride, dimenticato: siamo dunque di fronte alla fine del Lambro? Legambiente e le autrici pensano no. “Da qui nasce l’idea di raccontare attraverso un documentario la storia di un viaggio – spiegano le autrici - dalla sorgente alla foce, alla scoperta di luoghi inaspettatamente incontaminati, di culture locali colme di storia e saggezza popolare, di generosa gente di fiume che ancora si emoziona, dona il proprio tempo e agisce in prima persona per far tornare il Lambro vivo e poterlo di nuovo considerare il “nostro” fiume. L’idea di fondo del documentario è quella di far conoscere l'importanza che il fiume Lambro può ancora svolgere per le comunità rivierasche, svelandone le origini, mostrandone i cambiamenti e gli abusi che ha subito nel corso dei secoli, attraverso i racconti, i ricordi e le speranze della gente che vive lungo il fiume”.
“La speranza è che questo documentario possa contribuire a tenere alta l’attenzione su questo fiume e i suoi problemi come l'inquinamento, la cementificazione e l'abbandono – dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia - ma anche mostrare le bellezze che il Lambro può regalare. Il Lambro non è solo una fogna a cielo aperto come spesso si è denunciato, ma un fiume da conoscere, vivere e salvaguardare. Ma non si ripulirà da solo: il Lambro pulito richiede grandi investimenti e una forte volontà delle politica locale e regionale”.
Il documentario “Ciar cumè l’acqua del Lamber” (Chiara come l’acqua del Lambro) verrà proiettato in anteprima mercoledì 22 febbraio 2012, alle 20.45, presso Sala Maddalena in via Santa Maddalena, 7 a Monza. Al termine del documentario Fabio Fimiani, giornalista di Radio Popolare condurrà un dibattito con una delle autrici dell’opera, Federica Orrù, il presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine e Mario Clerici di Regione Lombardia.
L’Ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480 – 349 1074971
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