22 marzo 2010
Giornata Mondiale dell'Acqua
A Milano con meno di 30 centesimi al giorno ogni famiglia ha tutta l'acqua di cui ha bisogno, consegnata direttamente a domicilio
Non solo acqua potabile: “Occorre un grande programma di investimenti per risanare il sistema degli scarichi responsabili dell'inquinamento di Lambro, Seveso e Olona”
L'acqua del rubinetto è sicura e controllata, oltre che economica e rispettosa dell'ambiente. A garantirne la qualità sono infatti migliaia di controlli che vengono eseguiti ogni anno su decine di parametri previsti dalla normativa. E' questo il messaggio che Legambiente ha portato ai giardini Indro Montanelli di Milano insieme a Metropolitana Milanese spa, che gestisce il Servizio Idrico Integrato della Città, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2010. Per tutto il giorno Legambiente ha occupato, in nome dell'acqua pubblica, uno spazio gentilmente offerto dal Museo di Storia Naturale di Milano.
E' stata l'occasione per più di 200 famiglie anche per mettere alla prova la propria abilità nel riconoscere le differenze tra l'acqua del rubinetto e quella in bottiglia, grazie ad una attività di degustazione. Inoltre è stato presentato uno speciale kit per l'analisi domestica dell'acqua realizzato dallo ZooPlantLab dell'Università Bicocca e sono stati distribuiti gadget utili al risparmio di acqua nelle abitazioni.
L'iniziativa si inserisce nel progetto “Milano da Bere” che l'Università di Milano Bicocca e Legambiente portano avanti da oltre un anno con il contributo della Regione Lombardia. L'idea è quella di aiutare i cittadini a conoscere meglio l'acqua del rubinetto di casa e promuoverne il consumo, ma anche fornire dati sui costi dell’acqua e sui sistemi di depurazione domestici.
“I servizi e le reti degli acquedotti sono un grande patrimonio delle città, gestito per offrire il massimo della sicurezza agli utenti – dichiara Damiano Di Simine, Presidente di Legambiente Lombardia - a Milano e in gran parte della Lombardia non c'è ragione di diffidare della salubrità dell'acqua di rubinetto, ma tutti devono sapere che mantenere questa qualità richiede grandi investimenti e un continuo lavoro di controllo e manutenzione: l'emergenza Lambro ha poi messo in evidenza che nel prossimo futuro occorrerà fare molto di più, in particolare nel settore della depurazione e dei controlli degli scarichi”.
Che l'acqua italiana sia buona, emerge dai dati diffusi da Legambiente e Federutility, la federazione delle aziende di servizi pubblici locali che operano nel settore idrico, secondo cui sono addirittura 350mila le analisi effettuate in un anno in Provincia di Milano, Pavia e Lodi. Sono numeri che devono dare fiducia ai cittadini circa la sicurezza del consumo di acqua dei nostri rubinetti.
“Il nostro sforzo nel garantire ulteriormente la sicurezza e la qualità dell’acqua di Milano - dichiara Lanfranco Senn, Presidente di Metropolitana Milanese spa - è continuo e costante. Ogni hanno effettuiamo circa 250.000 analisi sempre più approfondite. Uno dei nostri maggiori investimenti riguarda il potenziamento del laboratorio interno dell’acquedotto che, ad esempio, si è recentemente dotato di un gascromatografo di ultima generazione. E’ uno strumento che è in grado di identificare e quantificare in modo specifico ed accurato la presenza di microinquinanti addirittura nell’ordine dei picogrammi. Siamo l’unico Ente Acquedottistico pubblico del Nord Italia ad averlo”.
L'acqua 'alla spina' è economica e conveniente per le famiglie. Su base nazionale, la spesa per il servizio idrico (calcolata da Utilitatis su un consumo di 200 mc, relativamente all’anno 2007) ammonta a 236 euro annui. Milano detiene il primato per la spesa più contenuta, solo 103 € all'anno per un’utenza standard con consumo annuale di 200 mc (duecentomila litri). Questi numeri non devono però giustificare lo spreco: anche se disponibile a buon mercato, l'acqua è risorsa limitata che deve essere risparmiata.
L'acqua di rubinetto rispetta l'ambiente, non produce rifiuti plastici ed è a 'chilometro zero'. Al contrario, l'acqua in bottiglia oltre ad essere molto più costosa, è fonte di pesanti impatti ambientali: solo un terzo delle bottiglie di plastica utilizzate per l'acqua minerale viene riciclato, mentre i restanti due terzi finiscono in discarica o in un inceneritore. Inoltre il consumo annuo di 12 miliardi di litri di acqua imbottigliata comporta, per la sola produzione delle bottiglie, l'utilizzo di 350mila tonnellate di polietilentereftalato (PET), con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e l'emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di CO2 equivalente. La fase del trasporto dell'acqua minerale infine influisce non poco sulla qualità dell'aria: solo il 18% del totale di bottiglie in commercio viaggia sui treni, tutto il resto viene movimentato su strada.
Quest'anno la giornata mondiale dell'acqua arriva pochi giorni dopo il drammatico disastro ambientale che ha sconvolto gli ecosistemi dei fiumi Po e Lambro. Motivo in più per Legambiente per accendere i riflettori sull'importanza della risorsa idrica. L'emergenza è finita, adesso è davvero il momento di mettere in campo una risoluta azione di risanamento, che richiede una forte regia per far lavorare assieme enti e aziende che gestiscono i servizi idrici, fognari e depurativi: rimettere a nuovo i nostri fiumi è una sfida che può e deve essere affrontata e vinta, attraverso investimenti che utilizzino i proventi da tariffa per finanziare un grande programma di investimenti sull'intero sistema scolante della metropoli milanese.
Sodastream, leader mondiale nello sviluppo, nella produzione di sistemi per la preparazione domestica di acqua minerale frizzante, é partner tecnico di questa campagna, poiché grazie ai suoi gasatori rivoluziona il mondo dell'acqua minerale portando una vera alternativa, amica dell'ambiente all'interno delle famiglie italiane: da acqua di rubinetto a acqua gasata in pochi secondi, a proprio gusto e piacimento comodamente a casa propria.
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