I tecnici di Legambiente sono in viaggio lungo il Lambro per verificare lo stato di salute delle rive e degli ecosistemi, per raccogliere le testimonianze dirette dei cittadini, per scattare una fotografia reale della situazione. Firma l'appello per chiedere che ci sia restituito il nostro fiume curato e pulito!
Dopo il disastro ecologico che ha colpito il Lambro il 23 febbraio scorso, non ci accontenteremo di resoconti rassicuranti e promesse pre-elettorali di fondi per la bonifica del bacino, vogliamo verificare di persona e monitorare direttamente lo stato della situazione. I tecnici di Legambiente sono partiti per l'Operazione SOS Po-Lambro, viaggeranno per circa 400 chilometri dal Delta del Po fino a Monza, per verificare direttamente lo stato degli ecosistemi e delle rive, per raccogliere le testimonianze dirette di chi vive sui fiumi colpiti dal disastro, su quanti lavorano lungo il corso del Po, gli allevatori di cozze e molluschi, gli agricoltori, i pescatori, ma anche le istituzioni locali, il Parco regionale del Delta del Po, l’Autorità del bacino e gli enti preposti ai controlli.
L’impegno è di tornare sugli stessi luoghi nei prossimi mesi e vedere se alle promesse avranno fatto seguito i fatti. Segui il diario di bordo.
Firmate l'appello per chiedere che ci sia restituito il nostro fiume curato e pulito!
Abbracciamo il Lambro
Noi cittadini vogliamo esprimere il nostro dolore e la nostra rabbia per la selvaggia aggressione al fiume Lambro, alle sue sponde, al fragile ecosistema che faticosamente stava cercando di recuperare la sua vitalità dopo decenni di inquinamento.
La catastrofe ecologica di questi giorni rischia di vanificare l’opera di risanamento necessaria a riportare la vita nel fiume più inquinato d'Italia.
Noi non ci rassegnamo e chiediamo una risposta rapida e determinata alle istituzioni.
Per questo lanciamo un appello a tutte le forze sane del Paese, agli imprenditori, alle associazioni, agli amministratori locali e regionali, al Governo, al mondo della politica, della cultura, dello spettacolo e ai semplici cittadini, perché ciascuno si impegni in una straordinaria opera di attenzione e risanamento del fiume e del suo territorio.
C’è bisogno dello sforzo congiunto di tutta la comunità, di un grande abbraccio che stringa forte il nostro fiume, lo liberi dai veleni, gli restituisca la vita e gli faccia sentire l’affetto di chi lo ama.
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Le associazioni che hanno aderito
Legambiente, ACLI Anni Verdi Ambiente, ACLI Milano, ACRA, AIAB Lombardia, Altreconomia, Amici del Parco Trotter, ARCI Milano, Monza e Brianza, ARCI Lombardia, Centro Ambrosiano di Solidarietà, CGIL Lombardia, CIA Milano Lodi Monza e Brianza, CISL Milano, Coldiretti Lombardia, Fa' la cosa giusta, FAI Fondo Ambiente Italiano, FIC Federazione Italiana Canottaggio, Fondazione Casa della Carità, ISDE-Medici per l'Ambiente, ISTVAP Istituto per la tutela e la valorizzazione dell’Agricoltura Periurbana, Italia Nostra Milano, LIPU, Orchestra di Via Padova, Slow Food Milano, Slow Food Italia, Terre di Mezzo, WWF Lombardia
e inoltre
Ermanno Olmi, Paolo Rumiz, Giulia Maria Mozzoni Crespi, Giulio Cavalli, Ermete Realacci, Maria Berrini, Maurizio Baruffi, Enrico Fedrighini, Francesco Laforgia, Carlo Montalbetti, Stefano Maullu.
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