Lunedì 25 Febbraio 2013
Differenziata dieci e lode, raccolta delle pile
esauste e dell'olio di frittura, sharing di piccoli elettrodomestici. La
"rivoluzione verde" di due condomini milanesi iscritti a Con Stile.
Vivere insieme, per vivere meglio. E' il sogno di molte famiglie milanesi, la formula che ispira tanti progetti di cascine rurali e di edifici in cohousing che sono sorti in città. Forme di vicinato "elettivo", nate per rispondere ad un bisogno di condivisione e di sostegno reciproco, che la vita in condominio sembrerebbe incapace di soddisfare. Ma davvero è così?
Due condomini milanesi iscritti a Con Stile stanno provando a mettere in campo piccoli accorgimenti per rendere la convivenza tra dirimpettai più solidale e anche più attenta all'ambiente.
Siamo andati a conoscerli.
Al civico 14 di via Fogazzaro "tutto è partito lo scorso autunno con una festa di vicinato nel cortile comune", racconta Angela Castoldi, una residente, "alcuni di noi non si conoscevano proprio, o non erano mai andati più in là del saluto sulle scale". Dall'incontro conviviale all'azione collettiva, il passo è stato breve.
"I rifiuti sono il nostro punto dolente", spiega Angela, "l'anno scorso abbiamo pagato più di 500 euro di multe all'Amsa!" Così le famiglie, una quindicina, si sono organizzate per migliorare la raccolta. I cassonetti per il vetro, la plastica, la carta e il cartone sono stati radunati in un'area apposita al centro del cortile, suddivisi per tipo di materiale, e muniti di cartelli per spiegare cosa ci si può buttare e cosa no. Come dire, niente più scuse per i disattenti.
Il passo successivo, e più ambizioso, sarà la raccolta condominiale dell'olio da cucina usato: andrebbe consegnato all'isola ecologica per non danneggiare l'ambiente e poterlo riciclare, ma quanti invece lo versano nel lavandino? "Da noi le famiglie hanno cominciato a raccoglierlo in flaconi di detersivo usati, ora dovremmo acquistare un contenitore condominiale e prendere accordi con Amsa per lo smaltimento".
Da via Fogazzaro andiamo in piazza della Repubblica. Due passi, e raggiungiamo una bella palazzina di inizio secolo in via San Gregorio al 49.
Anche qui sui cassonetti sono stati applicati cartelli esplicativi, è apparso un tornapile in portineria e si è cominciato a raccogliere l'olio della frittura. "Ci organizzeremo con un ristorante vicino per il ritiro", spiega Alfrida Mondini, che nel palazzo è conosciuta per l'abilità a riciclare i materiali di scarto più disparati, trasformandoli in raffinati accessori di arredamento.
Saliamo con lei fino all'ultimo piano, dove i condòmini hanno ricavato un deposito per lo scambio di attrezzi e piccoli elettrodomestici (nella foto). Gli scaffali si stanno via via riempiendo. C'è chi ha messo a disposizione il trapano, chi l'affettatrice e la gelatiera, chi ancora il battiscopa elettrico o la torcia. "Davvero non c'è ragione di comprarne uno a testa", commenta Alfrida, e come darle torto? Considerato quante volte utilizziamo certi utensili per il fai-da-te, meglio farseli prestare.
Dalla condivisione degli attrezzi a quella degli spazi. Il condominio di via San Gregorio ha la fortuna di poter disporre anche di un cortile ampio e ben protetto. Non si vedono auto parcheggiate, bene. Ma i bambini, sono ammessi?
Domandiamo se le nuove regole comunali sul gioco nei cortili abbiano già trovato applicazione nel regolamento del palazzo.
Alfrida mi guarda sorpresa. "Regolamento? Macché. Qui i bambini hanno sempre giocato".
Fonte: Sito Con Stile a Milano
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