Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali commenta l’approvazione da parte del Comitato nitrati della Commissione europea della richiesta di deroga presentata dall’Italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.
“La deroga approvata il 4 ottobre a Bruxelles sul limite dei nitrati è certamente un risultato molto importante per la nostra zootecnia. Questo provvedimento, però da solo, non risolve i problemi delle aziende italiane situate nelle aree sensibili ai nitrati, costrette a sostenere esorbitanti costi di smaltimento dei reflui zootecnici.”
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano commentando l’approvazione da parte del Comitato nitrati della Commissione europea della richiesta di deroga presentata dall’Italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.
“Per queste ragioni, ha proseguito Romano, anche a seguito del recente accordo raggiunto in Conferenza stato regioni, ci siamo mossi per avviare, in collaborazione con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), una rigorosa analisi scientifica, mirata ad indagare, rispetto alle diverse fonti di inquinamento, la problematica relativa ai nitrati grazie a metodologie scientifiche mai utilizzate prima, propedeutica ad una auspicata revisione delle aree vulnerabili, la cui delimitazione oggi risulta particolarmente penalizzante per il comparto zootecnico.”
Fonte: aiol.it
“La deroga approvata il 4 ottobre a Bruxelles sul limite dei nitrati è certamente un risultato molto importante per la nostra zootecnia. Questo provvedimento, però da solo, non risolve i problemi delle aziende italiane situate nelle aree sensibili ai nitrati, costrette a sostenere esorbitanti costi di smaltimento dei reflui zootecnici.”
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano commentando l’approvazione da parte del Comitato nitrati della Commissione europea della richiesta di deroga presentata dall’Italia, volta a consentire, a determinate condizioni, il superamento del limite massimo di 170 kg di azoto per ettaro di origine organica, fino ad un limite di 250 kg.
“Per queste ragioni, ha proseguito Romano, anche a seguito del recente accordo raggiunto in Conferenza stato regioni, ci siamo mossi per avviare, in collaborazione con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), una rigorosa analisi scientifica, mirata ad indagare, rispetto alle diverse fonti di inquinamento, la problematica relativa ai nitrati grazie a metodologie scientifiche mai utilizzate prima, propedeutica ad una auspicata revisione delle aree vulnerabili, la cui delimitazione oggi risulta particolarmente penalizzante per il comparto zootecnico.”
Fonte: aiol.it
Nessun commento:
Posta un commento