venerdì 27 agosto 2010

Lambro è inconcepibile che il fiume sia sotto scacco ad ogni malfunzionamento dei collettori. Legambiente: occorre investire su fognature e colletto

Il fatto che lo sversamento di liquami nel Lambro, avvenuto ieri 26 agosto 2010, sia stato dovuto - come pare - ad un evento accidentale come l'ostruzione di un collettore, e non ad un atto criminale, non rassicura Legambiente. Quanto accaduto rappresenta una grave spia dello stato in cui versa il sistema di fognature e collettori lungo il corso d'acqua. Un quadro scoraggiante, anche perchè, a fronte di episodi gravi come quello di ieri, è considerato fisiologico il fatto che ad ogni temporale gli scolmatori di piena scarichino direttamente nel fiume acque non depurate, che invece dovrebbero essere trattenute in apposite vasche volano. "Noi non ci rassegnamo a convivere con un fiume che è una delle grandi vergogne nazionali: il risanamento del bacino Lambro-Seveso-Olona deve entrare nell'agenda delle priorità di Regione Lombardia e degli enti locali - dichiara Lorenzo Baio, responsabile acque di Legambiente Lombardia - E' necessario attivare l'immenso cantiere della riqualificazione, realizzando le opere di depurazione mancanti, adeguando quelle esistenti, e soprattutto intervenendo sulle reti scolanti delle utenze civili e industriali. I soldi per farlo ci sono, perchè la depurazione delle acque è contemplata dalle tariffe idriche, si tratta di pianificare e attuare i conseguenti interventi, senza aspettare il 2015, anno in cui inevitabilmente interverranno le sanzioni dell'Unione Europea per mancato rispetto della direttiva 2000/60 sulle acque."


L'Ufficio stampa Legambiente Lombardia 0287386480

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