
Storica
vittoria degli ambientalisti e della cittadinanza locale, che da anni
si sono messi di traverso per fermare il progetto che avrebbe devastato
quel poco di verde che ancora esiste a Segrate. Il Tar della Lombardia,
infatti, ha annullato il piano di governo del territorio (Pgt) di
Segrate, "i piani attuativi e il permesso di costruire rilasciati dal
Comune di Segrate per cementificare il Golfo Agricolo, lembo di verde
inedificato in passato noto come Rovagnasco, un'area dall'alto valore
ecologico". Il Golfo Agricolo è una vasta area, di circa 100 ettari,
dedicata all'agricoltura fin dal Medioevo. Ad annunciare lo stop è il
Wwf della Lombardia che, unitamente a Legambiente e ai comitati locali,
sin dal 2012, anno in cui il sindaco Alessandrini aveva varato il
faraonico Pgt, si è da subito mobilitata con ricorsi al Tar e richieste
di Via (Valutazione di impatto ambientale) alla Regione Lombardia.
Il
Comune, spiega l'associazione ambientalista, "aveva portato avanti,
noncurante delle osservazioni presentate dal comitato Golfo Agricolo e
da Wwf Martesana, un progetto di completa edificazione della vastissima
area verde posta tra Segrate e Milano, classificata come varco ecologico
dalla rete ecologica regionale, attraverso procedure assolutamente
carenti di ogni valutazione ambientale: la Vas (Valutazione ambientale
strategica) del Pgt era incompleta, mancava ogni Vas dei piani
attuativi, e l’intervento non era stato sottoposto alla doverosa Via,
prevista per interventi di così ampie dimensioni, che il Comune aveva
spezzettato in quattro distinti ambiti proprio per cercare di eludere
anche questo passaggio partecipato."
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