martedì 24 marzo 2015

Segrate, compaiono le ruspe nell’aree della mega lottizzazione bloccata dal TAR

Milano, 24 marzo 2015                                                                                           Comunicato stampa

Legambiente e WWF diffidano il Comune: "Fermate la cementificazione del territorio"


Nonostante la chiara sentenza del TAR Lombardia che nei giorni scorsi aveva invalidato l'intero piano di governo del territorio di Segrate, le ruspe sono entrate in azione per realizzare la viabilità di raccordo delle lottizzazioni volute dall'amministrazione comunale. Previsioni urbanistiche a cui i cittadini, con l'appoggio di Legambiente e WWF, si erano opposti appellandosi al TAR contro l'immensa urbanizzazione del cosiddetto 'Golfo Agricolo', l'ultima area libera superstite del comune dell'hinterland milanese: è con grande sorpresa e sconcerto che i segratesi si sono trovati di fronte al nuovo cantiere spuntato dal nulla e piazzato proprio in mezzo a quei campi da loro strenuamente difesi. I legali delle associazioni sono stati immediatamente attivati per inviare una diffida al comune affinchè venga sospeso il cantiere, autorizzato con un titolo emesso dal comune lo scorso mese di febbraio, poche settimane prima della storica sentenza.

“Troviamo inaccettabile la spregiudicatezza di una amministrazione che, soccombente in una chiara sentenza del TAR, mira evidentemente a porre tutti di fronte al fatto compiuto - dichiarano Damiano Di Simine e Paola Brambilla, responsabili regionali delle associazioni Legambiente e WWF - in attesa del giudizio d'appello invocato dal comune, il piano urbanistico di Segrate è illegale, pertanto anche i cantieri e i titoli abilitativi rilasciati devono essere sospesi nella loro efficacia, per prevenire ogni danno ambientale evitabile, oltre che per non esporre le imprese e la pubblica amministrazione ad aggravi di oneri ed esose istanze risarcitorie. Nel giudizio d'appello non mancheremo di far rilevare l'atteggiamento irresponsabile e arbitrario con cui il comune ha ritenuto di soprassedere ai gravissimi vizi di legittimità riscontrati dal tribunale amministrativo della Lombardia”.

L'ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480

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