martedì 1 luglio 2014

RISCHIO ACQUA PER IL TICINO: AZIONE LEGALE A TUTELA DELL’ECOSISTEMA

MAGENTA (01 luglio 2014) - A seguito della disposizione del Ministero dell’Ambiente,  in  relazione  alle  modalità  di  rilascio  dell’acqua  della  Diga  della  Miorina  con  la  quale viene imposto di applicare la regola di gestione e quindi di mantenere il lago a livelli prossimi al +1,00 m sullo zero idrometrico di Sesto Calende, il Consiglio di Gestione dell’Ente  ha  deciso  di  “dare  mandato  al  vicepresidente,  Luigi  Duse,  e  al Direttore,  Claudio  Peja,  di  tutelare  il  Parco  del  Ticino  da  eventuali  danni all’ecosistema  fluviale  che  la  scelta  del  Ministero  potrebbe  causare,  anche con  iniziativa  legali”  affinché  si  possano  ripristinare  in  tempi  celeri  le condizioni  per  continuare  il  programma  sperimentale  di  rilascio  controllato delle acque interrottosi, di fatto, il 17 giugno scorso. La decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio di Gestione del Parco del Ticino
con delibera n. 72 del 25 giugno 2014. Infatti  dal  gennaio  2009  è  in  corso  il  progetto  di  sperimentazione  finalizzato  alla definizione  del  DVM  (deflusso  minimo  vitale)  per  il  fiume  Ticino,  come  da  protocollo d’intesa  sottoscritto  il    03  marzo  2010  tra  Regione  Lombardia, Regione  Piemonte, Provincia di Novara, Provincia di Varese, Provincia di Milano, Provincia di Pavia, Parco Lombardo della Valle del Ticino, Parco Ticino Piemontese e Lago Maggiore, Consorzio
del Ticino. Il    programma  di  sperimentazione,  per  poter  essere  realizzato,  ha comportato  in  questi  anni  la  necessità  di  applicare  regole  di  gestione  del deflusso  dal  Lago  Maggiore  diverse  da  quelle  previste  dall’Accordo  Italo-Svizzero del 1940, aggiornato nel 1945, da anni in fase di revisione ed anche in  coerenza  con  quanto  aveva  imposto  il  Decreto  commissariale  n.  39  del 30.06.2008. 
La  richiesta  di  sospensione  delle  modalità  di  gestione  che  consentivano  di realizzare il programma sperimentale è stato inviato lo scorso 16 giugno dal Ministero dell’Ambiente al Consorzio del Ticino, Ente regolatore delle acque,  su sollecitazione delle Autorità elvetiche. 

Nella stessa si obbliga il Consorzio del Ticino “ad operare la regolazione  dei livelli del
Lago Maggiore mantenendo la regolazione estiva entro il limite di +1,0 m. rispetto allo
zero idrometrico di Sesto Calende, oggi mette a rischio “la vita” del fiume. 
L’abbandono delle regole di gestione applicate negli ultimi anni, non garantirà l’acqua
sia al Fiume Ticino che ai concessionari agricoli ed industriali, comporterebbe un grave
rischio per la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali  e il peggioramento della qualità
dell’acqua  del  fiume,  dovuto  alla  minore  diluizione  che  metterebbe  a  rischio  la
fruizione delle sponde.
Grazie all’applicazione di un modello di gestione legato alla sperimentazione in corso,
invece,  negli  anni  scorsi  non  si  erano  rilevati  tali  problemi  né  erano  stati  segnalate
problematiche per i territori a monte della Diga della Miorina.

Il  vicepresidente  del  Parco  del  Ticino  Luigi  Duse,  in  merito  alla  lettera  del Ministro  dell’Ambiente  Galletti  (pubblicata  oggi  sul    Corriere  della  Sera  in  risposta  a quelle di Giulia Maria Crespi, Presidente Onorario del FAI, da sempre attenta amica e sostenitrice del Parco e del Ticino) dichiara: “ Siamo felici dell’interessamento in prima  persona  del  Ministro.  Però  si  parte  da  un  assunto  sbagliato.  E’  ovvio che il livello del lago influisce sul fiume, e quindi non sono indipendenti i due sistemi  di  regolazione.  Altra  cosa  che  non  capiamo  è  perché  si  parli  di
accordo Italo Svizzero sulla regolazione medesima. Noi non crediamo sia su essa,  e  anche  se  fosse  è  un  protocollo  del  1940.  E’  chiaro  a  tutti  come  sia cambiato il mondo e noi ci sentiamo a questo punto in obbligo di tutelare con ogni forma il fiume, il suo ambiente naturale, la biodiversità, gli agricoltori e tutto quanto ne deriva.”

Ufficio Stampa Parco del Ticino
Tel. 02.97210258
E-mail ufficiostampa@parcoticino.it

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