lunedì 1 luglio 2013

Il progetto di Legambiente Connessione ecologica tra i laghi

Sostenere le connessioni ecologiche tra lago d'Iseo, la riserva naturale Valle del Freddo e il lago d'Endine. Un obiettivo ambizioso che è stato il cuore di «Tra lago e lago», il progetto di Legambiente Lombardia i cui risultati sono stati presentati a FestAmbiente di Castro, in occasione dell'ultimo giorno della Goletta dei Laghi sul Sebino, da Barbara Meggetto, portavoce della campagna itinerante ambientalista, e Marzio Marzorati, responsabile Parchi Legambiente Lombardia.

Presentato nel 2011, il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo all'interno bando «Connessioni ecologiche», ha avuto come partner il circolo Legambiente Alto Sebino e la Comunità Montana «Laghi del bergamasco» e ha ricevuto il sostegno di Regione Lombardia, azienda Lucchini, Comune e Museo naturalistico di Lovere.

Un'alleanza tra molti soggetti diversi che ha prodotto tangibili effetti: «In oltre 20 mesi - spiega Marzio Marzorati - gli interventi realizzati hanno migliorato la biodiversità dell'area, salvaguardando ad esempio le specie locali, messo in sicurezza gli attraversamenti in zone urbanizzate delle specie anfibie e tutelato il paesaggio, in particolare i "soffioni" sotterranei nella Valle del Freddo. Un percorso che ha coinvolto non solo tecnici ed esperti ma anche le scuole e la cittadinanza, per poter diffondere il più possibile una cultura ambientale del proprio territorio».

Il lavoro è stato possibile anche grazie alla competenza culturale e tecnica degli operatori professionali della Comunità Montana, coordinati da Giuliano Covelli. Nella giornata di oggi, in particolare, FestAmbiente Laghi ha ospitato la presentazione di un itinerario pedonale dal Sebino al bacino lacustre d'Endine che, mettendo in rete sentieri già esistenti, permetterà di compiere un percorso di estremo valore paesistico e naturalistico a testimonianza della biodiversità di tutta l'area.

«Il grande merito del progetto è quello di aver saputo coinvolgere l'intero territorio - sottolinea Barbara Meggetto -. In quest'ottica è stato lanciato un concorso che ha coinvolto le scuole per la definizione del logo del progetto ed è stato realizzato, grazie ai prof. Avogadri e Lassini, un manuale di conoscenza e conservazione della biodiversità a disposizione di tutti. Da questa alleanza tra soggetti diversi deve ripartire l'Iseo per un'economia fondata sulla bellezza, il turismo sostenibile e la tutela della biodiversità e dell'ecosistema lacustre».

Parole che hanno trovato riscontro stamattina in un'altra iniziativa della Goletta dei Laghi, il cui equipaggio ha partecipato insieme a biologi dell'Università Statale di Milano, esponenti dell'Amministrazione comunale di Ardesio e soci di Legambiente Bergamo alla pulizia del laghetto della Val Canale: un bacino unico nel suo genere in tutto l'arco alpino, dai colori viola e verde prodotti della combinazione della presenza di alghe e batteri sulfurei.

Il professor Gomarasca della Facoltà di Agraria dell'università milanese sta studiando questa particolare situazione e il suo valore ambientale, a due passi dal Parco delle Orobie Bergamasche, di fronte alla Presolana. Un'occasione propizia per gli ambientalisti per lanciare un appello al Parco affinché si impegni ad evitare la costruzione del comprensorio sciistico, definito dal Cigno Verde come «un nuovo scempio inutile nella bergamasca».

Fonte: Eco di Bergamo.it

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