L’acqua, oggi, è tra le questioni più dibattute dalla comunità
internazionale. Il fiorire di iniziative legate all’acqua testimonia da
un lato l’attualità della questione idrica, dall’altro la crescente
attenzione nei confronti di temi ad essa vicini anche da parte di un
pubblico di non addetti ai lavori. Le diverse occasioni di incontro,
tuttavia, tendono a trattare la materia da angolature mono disciplinari,
concentrando di volta in volta l’attenzione dei partecipanti attorno a
questioni molto specifiche i cui punti di tangenza raramente sono
osservati. Sembra dunque più che mai urgente progettare un momento di
approfondimento e confronto nel corso del quale i contributi provenienti
dai saperi scientifici, tecnici, umanistici, artistici, possano
ricomporsi in un quadro unitario ed essere comunicati al grande pubblico
con linguaggi e strumenti molteplici.
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Il Festival dell’Acqua aspira a dare risposta a questa esigenza. Esso intende costituirsi come un momento di rappresentazione delle molteplici declinazioni della questione idrica: dagli effetti dei cambiamenti climatici al rischio idrogeologico, dalla potabilità alla gestione delle acque, dal disegno del paesaggio idrico alla riqualificazione fluviale, dall’importanza dell’acqua nella tradizioni locali al suo incontro con i linguaggi artistici del contemporaneo.
Il Festival dell’Acqua aspira a dare risposta a questa esigenza. Esso intende costituirsi come un momento di rappresentazione delle molteplici declinazioni della questione idrica: dagli effetti dei cambiamenti climatici al rischio idrogeologico, dalla potabilità alla gestione delle acque, dal disegno del paesaggio idrico alla riqualificazione fluviale, dall’importanza dell’acqua nella tradizioni locali al suo incontro con i linguaggi artistici del contemporaneo.
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Il Festival dell’Acqua, concentrato in un fine settimana, si articolerà in tre momenti principali: gli incontri, gli eventi culturali, la costruzione di un archivio di buone pratiche. Diversi saperi saranno dunque messi a confronto: dalla geografia all’ecologia, dall’economia al diritto, dall’ingegneria all’architettura, alla filosofia, alla letteratura, all’arte, alla storia, all’antropologia, alla sociologia. Oltre a studiosi ed esperti saranno chiamati a dibattere anche rappresentanti di soggetti pubblici e privati quali istituzioni, enti, fondazioni, associazioni territoriali e culturali. Durante gli spettacoli invece, artisti, attori, musicisti e performers provenienti dai diversi settori del mondo dell’arte saranno chiamati a confrontarsi, ciascuno con i propri strumenti, con l’elemento “acqua”.
Il Festival dell’Acqua, concentrato in un fine settimana, si articolerà in tre momenti principali: gli incontri, gli eventi culturali, la costruzione di un archivio di buone pratiche. Diversi saperi saranno dunque messi a confronto: dalla geografia all’ecologia, dall’economia al diritto, dall’ingegneria all’architettura, alla filosofia, alla letteratura, all’arte, alla storia, all’antropologia, alla sociologia. Oltre a studiosi ed esperti saranno chiamati a dibattere anche rappresentanti di soggetti pubblici e privati quali istituzioni, enti, fondazioni, associazioni territoriali e culturali. Durante gli spettacoli invece, artisti, attori, musicisti e performers provenienti dai diversi settori del mondo dell’arte saranno chiamati a confrontarsi, ciascuno con i propri strumenti, con l’elemento “acqua”.
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Tutte le attività si svolgeranno in luoghi di importante valenza storico-artistica o ambientale; le diverse occasioni di incontro saranno infatti dislocate nei luoghi che meglio rappresentano la geografia del bacino idrico considerato: aree golenali, argini, parchi naturalistici, ma anche edifici di pregio, centrali idroelettriche, manufatti di archeologia industriale contribuendo così a rivalutare siti abitualmente poco frequentati e a far crescere il livello di informazione degli abitanti del territorio in merito alle questioni trattate.
Tutte le attività si svolgeranno in luoghi di importante valenza storico-artistica o ambientale; le diverse occasioni di incontro saranno infatti dislocate nei luoghi che meglio rappresentano la geografia del bacino idrico considerato: aree golenali, argini, parchi naturalistici, ma anche edifici di pregio, centrali idroelettriche, manufatti di archeologia industriale contribuendo così a rivalutare siti abitualmente poco frequentati e a far crescere il livello di informazione degli abitanti del territorio in merito alle questioni trattate.
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