FAGNANO OLONA Potrebbe essere attribuita proprio al sottodimensionamento delle condutture fognarie, la fuoriuscita di schiuma che lo scorso 25 giugno ha causato la morte di migliaia di pesci nel tratto di fiume compreso tra Fagnano e Olgiate Olona. Questa almeno la causa individuata da Arpa, in seguito ad una serie di sopralluoghi: l'amministrazione comunale di Fagnano Olona, alla luce di quanto emerso, si dice pronta ad intervenire e probabilmente si tratterà di rifare l'intera rete fognaria dell'area industriale costruita non molti anni fa.
La schiuma era fuoriuscita dallo scolmatore di piena del collettore comunale, riversandosi direttamente nel corso d'acqua inquinando l'Olona. Seppur la segnalazione fosse arrivata in maniera tempestiva, verso le 12, l'orario in cui sono intervenuti sul posto i tecnici di Arpa, la sostanza bianca era già andata via. Non è stato quindi possibile individuare, attraverso le analisi, la sostanza inquinante: al momento dell'arrivo dei tecnici la situazione era già tornata alla normalità. Normalità che certo però non prevede il galleggiamento di centinaia di pesci morti sul pelo dell'acqua.
Il 30 giugno l'amministrazione comunale, convinta che il problema fosse da cercare altrove, aveva effettuato un sopralluogo presso un'azienda che già in passato aveva avuto problemi di sversamento fuori norma: in questo caso, però, gli accertamenti analitici non hanno evidenziato il superamento dei limiti di nessun parametro. Da lì i primi sospetti che il problema si nascondesse nelle strutture comunali. «Come amministrazione di Fagnano – fa sapere l'assessore all'Ecologia Giacomo Navarra - tramite l'ufficio Tutela Ambiente, da tempo stiamo monitorando attentamente la presenza di schiuma nel fiume Olona. Arpa ci ha confermato fra le possibili cause proprio il sottodimensionamento delle condutture e il sovrappieno della cameretta della fognatura in rapporto all'utenza che insiste su di esso». In sostanza le condutture non sarebbero in grado di contenere gli scarichi delle aziende, seppur a norma, che fuoriescono dagli scaricatori o scolmatori di pieno anche in periodi di magra, andando direttamente nel fiume senza passare per il depuratore consortile al quale sono allacciati (solitamente la schiuma fuoriesce di venerdì, quando le aziende puliscono le vasche delle tintorie).
L'amministrazione a questo punto si dice comunque pronta a riparare il possibile guasto tecnico rilevato: «Chiederemo agli uffici competenti un'attenta valutazione al fine di porre definitivamente una soluzione a questo problema, anche se sappiamo fin dall'inizio che i costi saranno alti ed eventualmente chiederemo sostegno alla Regione o ad altri Enti - commenta ancora Navarra – questi fenomeni non si devono verificare più. Detto ciò continueremo comunque a dialogare e a effettuare controlli nelle aziende». L'assessore tiene però a precisare che qualsiasi errore a tecnico di progettazione nelle reti non è imputabile all'attuale amministrazione. «Non credo sia un problema politico, ma tecnico – commenta il capogruppo d'opposizione Santi Di Paola, vicesindaco nella scorsa legislatura – se c'è un problema va risolto per il bene dell'ambiente. Durante la nostra amministrazione non si sono mai verificati fenomeni di inquinamento di tale portata, ma Fagnano è cresciuta molto negli ultimi anni, sono arrivate nuove aziende e le infrastrutture potrebbero non essere più sufficienti».
Fonte: La Provincia di Varese - articolo di Valeria Arini del 23/07/2010
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