"Al fiume, perché viva!», è stato questo il brindisi conclusivo dell’iniziativa “Pagaiando sul Lambro”, che domenica 23 maggio ha portato 30 appassionati a solcare le acque brianzole con kajak e canoe. Una gita che ha portato il presidente del Parco a promettere di impegnarsi maggiormente per la pulizia e la tutela di questo corso d’acqua che attualmente è apparso agli occhi dei pagaiatori inquinato da sacchetti di plastica. Promotori della manifestazione all’insegna dello sport e della natura sono il Parco Regionale della Valle del Lambro e l’associazione “Le Contrade”. Muniti di caschetti, pagaie e giubbotti di salvataggio, esperti e neofiti si sono dati appuntamento alle 9 di mattina presso il mulino di Baggero (Merone), per calare le barche nel fiume e dare il via all’avventurosa pagaiata alla volta di Briosco. Aiutati da professionisti della canoa, ragazzi e famiglie hanno ridisceso il fiume per un tratto di 10 km. A Inverigo, all’altezza del ponte di Fornacetta, i passeggeri hanno fatto una tappa intermedia per darsi il cambio e riprendere la navigazione fino al Mulino di Peregallo, traguardo del percorso. Qui i partecipanti hanno potuto effettuare una visita guidata e riunirsi per un banchetto. Paolo dell’associazione “Brianze” ha condotto gli ospiti alla scoperta del mulino medioevale: chi meglio di lui visto che il suo gruppo, impegnato nella valorizzazione e nella salvaguardia del territorio brianzolo, ha sede proprio nell’antico edificio. «All'altezza dei depuratori di Merone e Gaggio la prima delusione - ha affermato Emiliano Ronzoni, presidente del Parco della Valle del Lambro, - La trasparenza dell'acqua si appesantisce. E' chiaro che i due depuratori non fanno bene al fiume. Nemmeno l'ingresso delle rogge (Tabiago) fa bene. La qualità dell'acqua é ancora discreta. Però è un peccato. Bisognerà pensarci. Io spero tanto nel prossimo contratto di fiume: potrebbero arrivare ingenti risorse, il Parco Valle Lambro sarà il coordinatore e l'attuatore degli interventi. Potrebbe essere l'ultima vera occasione per intervenire e rimediare ai guasti. Il parco non vuole lasciarsela sfuggire». |
Fonte: Monza e Brianza News di Francesca Lissoni - 01/06/2010 |
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