Il depuratore San Rocco di Monza è, infatti, da molto tempo il grande problema del fiume Lambro. Uno dei primi impianti realizzati in Lombardia, fino a ieri era un impianto insufficiente a gestire i carichi in ingresso e con tecnologie obsolete. Gli interventi in realizzazione dovrebbero permettere, come spiegato dai tecnici, di contenere le esalazioni a beneficio degli abitanti del quartiere San Rocco e di migliorare gli abbattimenti del carico organico (azoto), tali da garantire il rispetto dei limiti tabellari all'impianto.
Non cambia la capacità del depuratore, 650.000 ab/eq, ma le sue prestazioni. Come detto, in questa prima fase
verranno realizzate le coperture delle vasche di sedimentazione
primarie e collegamento ad un nuovo biofiltro a lapillo lavico per il trattamento dell’aria aspirata dalle due coperture delle vasche.

E da allora dovremmo vedere i reali effetti sul corpo recettore, il fiume Lambro.
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