Milano, 15 marzo 2013 Comunicato stampa
Spartizioni a Palazzo Lombardia, ma dove sono le grandi sfide
indifferibili per
il futuro dei lombardi?
L'ambiente non
sembra proprio
essere al centro delle preoccupazioni del neo governatore lombardo
nella
definizione della futura squadra di governo. Tra balletti
spartitori e
pellegrinaggi al capezzale di Silvio Berlusconi, che continua ad
apparire il
vero 'dominus' della coalizione, i grandi temi che riguardano il
futuro dei
cittadini e delle cittadine lombarde sembrano essere letteralmente
spariti
dall'agenda. In primo luogo l'ambiente, che non pare essere un
assessorato cruciale,
nonostante i gravissimi problemi che affliggono la Lombardia,
dagli
inquinamenti di acqua e aria al consumo di suolo e alle bonifiche
delle
migliaia di siti contaminati. Vuoto pneumatico, di nomi prima che
di proposte
operative, nonostante il breve periodo di quattro mesi in cui la
Lombardia, per
la prima volta dopo decenni, aveva avuto in Leonardo Salvemini un assessore che, sia pure con
poteri limitati,
aveva dimostrato competenza e passione sui temi ambientali. Eppure
a tutti gli
osservatori appare chiaro che il rilancio anche economico della
Lombardia passa
necessariamente attraverso politiche forti e competenti di
risanamento
ambientale e sostegno a scelte imprenditoriali che puntino sulla
green economy.
“Ci sembra che la
politica
rappresentativa e le sue forze tradizionali non abbiano colto il
forte segnale
di sfiducia giunto dall'elettorato - dichiara Damiano Di
Simine, presidente
di Legambiente Lombardia - su temi come l'ambiente, la
mobilità, le città,
la famiglia non è più possibile tirare a campare come si è fatto
negli ultimi
anni, eppure non vediamo segnali di inversione di tendenza nel
balletto delle
ipotesi di composizione della nuova Giunta. In questo modo si
allarga ancora di
più la forbice tra istituzioni e cittadini, e ciò è un pessimo
segnale in un
momento in cui ci si muove con il fiato sul collo di una crisi
che, per la
Lombardia, è soprattutto una crisi di prospettiva e di visione del
futuro della
nostra regione”.
Legambiente
preannuncia la
presentazione di un'agenda ambientale da sottoporre al Consiglio
Regionale
all'indomani della sua proclamazione: “Intendiamo indicare
priorità di
investimento e di scelte ambientali ad una politica dalle idee a
dir poco
confuse”.
Nessun commento:
Posta un commento