Per chi segue il blog Chidiacquaferisce, e chi ci capita per sbaglio, un augurio di buone vacanze ovunque vi troverete.
Il blog verrà aggiornato nuovamente da settembre.
"Sulla sua pelle scorreva acqua quasi a coprirlo come una veste intangibile e fresca".
Cos'è 6pianeta.tv
www.6pianeta.tv è la prima web tv italiana, nata dalla collaborazione tra www.c6.tv e Legambiente, interamente dedicata alla produzione e diffusione di video "green",
ovvero relativi alle tematiche della salvaguardia dell'ambiente, delle energie rinnovabili, degli stili di vita sostenibili, della green economy.
L’esperienza di C6.tv insieme a Legambiente
6pianeta.tv nasce dall’esperienza di www.c6.tv , creata a Milano nel 2008, la prima web tv al mondo che racconta la vita delle persone in diretta grazie a strumenti di trasmissione alla portata di tutti, come un computer e una telecamera.
Il progetto “Diventa Ecoreporter!”
Diventa Ecoreporter! ha come obiettivo quello di ricevere e pubblicare su www.6pianeta.tv il maggior numero di video dedicati ai temi dell'ambiente e della sostenibilità. Siano essi esempi di buone pratiche o di denuncia. L'invito a partecipare ha inoltre lo scopo di creare una rete di contatti regionali/provinciali attivi nella produzione di contenuti, un vero network di video-reporter presenti su tutto il territorio nazionale così da offrire agli utenti un'informazione capillare e aggiornata sull'evoluzione verde del nostro paese, raccontandone gli esempi e le pratiche positive ma anche denunciando situazioni gravi e di abbandono.
Chi può partecipare:
I video realizzati dagli Ecoreporter di 6pianeta.tv sono, infatti, un contributo importante per informare e sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali. Chi vuole raccontare la storia del suo comune virtuoso o la sua iniziativa speciale di volontariato, denunciare gli inquinatori di un tratto di mare o di lago o mostrare come la sua città sta diventando più sostenibile, oggi su 6pianeta.tv lo può fare! Tutti possono girare un video e diventare Ecoreporter!
Come si partecipa:
Per permettere agli utenti di partecipare esiste la sezione dedicata sul sito: www.6pianeta.tv/ecoreporter dove gli aspiranti ecoreporter potranno registrarsi, presentarsi e caricare i loro video.
La formazione online:
Verranno inoltre realizzati dei video tutorial e un percorso formativo a distanza per istruire gli aspiranti ecoreporter sulle tecniche di realizzazione, montaggio e messa on-line dei filmati.
Dove verrà segnalato:
Diventa Ecoreporter! Verrà diffuso attraverso i canali www.6pianeta.tv, www.c6.tv, www.legambiente.it, www.viviconstile.org, mediante l'utilizzo di banner e con dei post sulle pagine facebook di 6pianeta.tv e Legambiente, tutte le pagine regionali e i siti collegati.
Oltre che sulle decine di pagine facebook e blog affini per tematiche e pertanto
E allora diventa anche tu Ecoreporter e guardati su: www.6pianeta.tv/ecoreporter
LURAGO D’ERBA – Un atto vandalico ancora una volta è stato all’origine di un nuovo caso di inquinamento ambientale. Questa volta a essere colpita è stata l’Oasi di Baggero: il gioiello ambientale che il Parco Regionale della Valle del Lambro ha creato là dove c’era una cava di marna abbandonata.
Guarda il video su "LaProvincia di Como"
BORSE DI STUDIO, STAGE, WORKSHOP FINALE
Iscrizioni aperte fino al 22 luglio per il Corso EuroMediterraneo di giornalismo ambientale Laura Conti - XI EDIZIONE
Oltre un terzo dei partecipanti, negli anni precedenti, è entrato nel mondo del lavoro
Rivolta a giornalisti professionisti e pubblicisti, ma aperta anche a laureati o diplomati interessati alle conoscenze di base e alle tecniche dell'informazione ambientale, il corso prevede borse di studio, laboratori redazionali, visite guidate nel territorio della Liguria, degustazioni di prodotti tipici, stage e attestato di frequenza. Il percorso formativo, residenziale e a tempo pieno, include anche un laboratorio radiofonico e un workshop finale di una settimana.
All’ombra di abeti e faggi, a fianco di acque che scorrono in ruscelli provenienti da ghiacciai, Festambiente Alpi si propone come luogo per vivere l’ambiente montano, discutere di sostenibilità ambientale, scoprire prodotti tipici e divertirsi con musiche popolari.
Festambiente Api è raggiungibile, nelle giornate di sabato e domenica, solo ed esclusivamente a piedi o con mezzi pubblici. La passeggiata a piedi, di circa 30’ su facile mulattiera, permette di scoprire e vivere da vicino lo stupendo ambiente naturale della Foresta regionale dei Bagni di Masino.
Escursioni guidate tra alcune delle montagne più belle delle Alpi
dal 6 al 11 agosto 2011 (6 giorni)
Alla scoperta della leggendaria Val Masino (SO - Lombardia), nel cuore delle Alpi Retiche, e della Val di Mello, chiamata anche la “Yosemite valley” italiana. Cammineremo nelle aree più nascoste e selvagge del futuro Parco regionale del Bernina-Disgrazia, al cospetto delle cime che hanno scritto la storia dell’alpinismo e dalla particolare storia geologica, che creano paesaggi mozzafiato con pareti e picchi di suggestiva bellezza.
Visiteremo la Riserva Naturale della Val di Mello, ricca di flora e fauna come camosci, stambecchi, aquile, marmotte, ermellini ecc. e percorreremo tratti del Sentiero Life delle Alpi Retiche, che unisce ben 5 siti di importanza comunitaria.
Ma l’obiettivo del campo, giunto alla sua quarta edizione, è soprattutto quello di sensibilizzare le comunità locali sulla necessità di tutelare il patrimonio ambientale della valle e sulle potenzialità e le opportunità offerte dal futuro Parco.
Attività del campo:
- escursioni giornaliere con osservazioni naturalistiche
- nozioni di fotografia naturalistica
- nozioni di orientamento e topografia
- serate a tema naturalistico e ambientale
- possibilità di bagni alle Terme di Masino
Impegno fisico:
Le escursioni sono alla portata di tutti.
La durata media è di circa 4-5 ore escluse
le soste.
Equipaggiamento:
Normale da escursionismo, comprensivo di sacco-lenzuolo per il pernottamento.
Pernottamento:
presso struttura autogestita “Casa nella Foresta” dell’Ersaf ai Bagni di Masino.
Costo: 150,00 euro per i soci Legambiente e Adsint (174,00 euro per i non soci) + cassa comune per il vitto (cifra indicativa: 15,00 euro al giorno).
La quota comprende: l’accompagnamento, l’assicurazione RC e l’uso della foresteria.
Per informazioni ed iscrizioni:
Federico Raiser – AmM e fotografo naturalista
tel. 0392457786 cell. 3490619239
e-mail: info@camminamonti.com www.camminamonti.com
cell. 3393342729 - e-mail: simone.guidetti@hotmail.it
www.montagnesenzafrontiere.blogspot.com
LEGAMBIENTE SI TUFFA NELL'OLONA PER SVEGLIARE IL GOVERNO E I POLITICI REGIONALI: CHIEDIAMO FIUMI BALNEABILI, BASTA CON LE COLATE DI CEMENTO SULLE SPONDE!
IN LOMBARDIA SERVONO 6 MILIARDI PER FAR PARTIRE IL GRANDE CANTIERE DEL RISANAMENTO FLUVIALE
“E' ORA DI DECIDERE: O INVESTIAMO SU FOGNE E DEPURATORI, OPPURE GLI STESSI SOLDI LI DAREMO ALLA UE PER PAGARE LE MULTE”
Una multa di 350 milioni di euro: è questa la somma che l'Europa potrebbe infliggerci già nei prossimi mesi a causa dei fiumi troppo inquinati. Ma sarebbe solo l'inizio di una gragnuola di sanzioni che pioverebbero in Lombardia per le carenze del sistema depurativo delle acque. La nostra regione è infatti in estremo ritardo su tutte le scadenze che la Commissione Europea aveva stabilito in merito alla insufficiente dotazione di reti fognarie e depuratori e quindi, entro breve, potremmo essere costretti a pagare un conto salatissimo. Anche per questo centinaia di cittadini si sono ritrovati oggi per un grande tuffo collettivo, per chiedere che i fiumi lombardi tornino puliti. Dall'Olona al Lambro e dal Serio al Ticino è stato il giorno del Big Jump, la campagna che si svolge contemporaneamente in tutti i grandi bacini idrografici europei, promossa dall'European River Network, arrivata quest'anno alla settima edizione. Muniti di costume da bagno gli attivisti di Legambiente si sono tuffati nello stesso momento in diversi fiumi della Lombardia, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla qualità delle acque. Lo scopo del Big Jump infatti è proprio quello di chiedere che i fiumi europei siano riportati ad un buon stato ecologico ed alla balneabilità entro il 2015, così come impone la Direttiva Europea sull'acqua, a pena di ulteriori pesanti sanzioni per i Paesi inadempienti
Il Big Jump è aperto a tutti, ma in Lombardia potrebbe essere sconsigliato agli schizzinosi: ancora troppi corsi d'acqua versano in condizioni critiche, simili a vere e proprie fogne a cielo aperto. Olona e Lambro, Seveso e Mella, sono fiumi 'inavvicinabili' per gran parte del loro corso, i leggeri miglioramenti dovuti soprattutto alla chiusura di molte fabbriche non sono stati sufficienti a ripristinare un dignitoso stato di qualità delle acque. Per questo la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti di quei comuni italiani che continuano a scaricare reflui urbani non depurati nei fiumi. In Lombardia ci sono ancora almeno 30 agglomerati, ovvero un insieme di più centri urbani e industrie con una popolazione equivalente superiore a 15.000 abitanti, che continuano ad essere fuori legge. Le acque di scarico di un milione e mezzo di lombardi arrivano nei fiumi e nelle falde senza mai avere incontrato nemmeno uno scalcinato depuratore.
“La multa europea, quando arriverà, sarà una punizione meritata per la sciatteria delle istituzioni pubbliche lombarde, ma molto maggiore è l'importo degli investimenti mai realizzati per il risanamento delle acque – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – L'acqua è un bene comune, e tale deve restare anche dopo essere stata usata nelle nostre case e nelle fabbriche. E' urgente che Regione e Governo definiscano un quadro di regole e scadenze obbligatorie entro cui realizzare gli investimenti sui sistemi fognari e depurativi”. Fogne colabrodo, collettori mai realizzati, scolmatori che uccidono i fiumi, depuratori che non funzionano. Questo è il panorama sconsolante delle gestioni idriche lombarde, per colpa di amministratori pubblici, sindaci in prima fila, che hanno sempre pensato che investire su fogne e depuratori non portasse voti. “Un errore madornale di una politica di basso profilo – prosegue Di Simine – gli investimenti in reti e sistemi depurativi hanno un valore molto superiore ai 6 miliardi di euro per la sola Lombardia, capitali reperibili sul mercato attraverso la finanza di progetto e coperti dalla tariffa idrica. Con questi numeri, è chiaro che le fogne sono la nostra più grande infrastruttura strategica! Investire in risanamento produce sviluppo, lavoro e fiumi puliti, pagare le multe UE invece genera solo debito pubblico: è l'ora delle decisioni.”
L'Olona è stato scelto come simbolo dell'edizione 2011 del Big Jump. Su questo fiume infatti, nonostante qualche passo avanti fatto, come l’entrata in funzione del depuratore di Gornate Olona ed il collettamento di parte dei comuni della provincia di Varese ancora scoperti dal servizio depurativo, i monitoraggi di Arpa Lombardia confermano un sostanziale stato di equilibrio nella qualità del fiume e la presenza di scarichi non ancora identificati tra Solbiate e Fagnano Olona che periodicamente vanno ad inquinare il fiume.
“Un Olona pulito non è un sogno impossibile, a patto che non si molli la presa sull'adeguamento del sistema di depurazione – dichiara Alberto Minazzi, coordinatore dei circoli Legambiente della provincia di Varese - E soprattutto che si recuperi spazio per il fiume. E' schizofrenico infatti l'atteggiamento delle Amministrazioni: da una parte spendiamo migliaia di euro per migliorare la qualità delle acque e per prevenire rischi idrogeologici, dall'altra continuano ad essere soddisfatti appetiti cementificatori che restringono l'alveo del fiume portando con sé anche ulteriori carichi di inquinamento. Chiediamo dunque con decisione che si fermino i nuovi insediamenti previsti a Varese, Malnate e Vedano”.
Il Big Jump si è svolto in contemporanea anche sugli altri principali fiumi della Lombardia che purtroppo condividono con l'Olona ancora troppi problemi. E' il caso del Lambro che non ha ancora nemmeno visto arrivare i soldi per la depurazione dopo il disastro che nel febbraio del 2010 vide tonnellate di idrocarburi sversarsi nelle sue acque. Centinaia di tuffi si sono svolti anche nel fiume Po, Serio, Ticino, Adda, così come nel Lago di Como dove in questi giorni è sbarcata la Goletta Laghi di Legambiente.
Di seguito alcuni articoli e post usciti sul Big Jump in Italia:
http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2011/07/10/541315-legambiente.shtml
http://brianzacentrale.blogspot.com/2011/07/big-jump-2011-domenica-10-luglio-un.html
http://profumodimare.forumfree.it/?t=56567712
http://www.legambienteabbiategrasso.org/big-jump-nel-ticino-per-la-vita-dei-fiumi/
http://www.legambientetradate.it/index.php?option=com_content&task=view&id=234&Itemid=56
http://www.ecodallecitta.it/ù
http://www.comune.pavia.it/site/home/pavia-giorno-per-giorno/articolo11671.html
http://www.ideawebtv.it/Big-Jump-al-Parco-fluviale-Gesso-e
SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...