mercoledì 3 gennaio 2018

Microplastiche: il Lago di Como e il Lago Maggiore i più inquinati

I risultati dell’indagine 2017 di Legambiente ed ENEA sul microlitter nei laghi e nei fiumi italiani.

LARIO – Microplastiche nei laghi e nei fiumi: secondo Legambiente, i bacini che presentano più microparticelle sono il Lago di Como e il Lago Maggiore, dove sono state riscontrate, rispettivamente, 157mila e 123mila particelle al chilometro quadrato. Le concentrazioni maggiori in corrispondenza delle immissioni fluviali. Nei fiumi la concentrazione aumenta a valle degli scarichi degli impianti di depurazione.
I laghi e i fiumi analizzati. Il problema del marine litter e delle microplastiche in acqua non riguarda solo mari e oceani, ma anche i bacini lacustri e i fiumi. A confermare la presenza di questo fenomeno nelle acque interne sono i dati di Legambiente che, nel corso della sua campagna itinerante Goletta dei Laghi 2017, ha realizzato per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con ENEA, un campionamento ad hoc sulle microplastiche con dimensioni inferiori ai 5 millimetri presenti nei laghi. Sei i bacini monitorati: Iseo, Maggiore, Garda, Trasimeno e, per la prima volta, Como e Bracciano, per un totale di quasi 50 chilometri percorsi dalla manta, la rete utilizzata per i vari campionamenti.
Per la prima volta, inoltre, visto che le particelle di plastica sono trasportate il più delle volte dai corsi d’acqua e dagli scarichi, sono stati campionati anche alcuni corsi fluviali immissari ed emissari, a monte e a valle degli impianti di trattamento delle acque presenti: il fiume Oglio per l’Iseo, l’Adda per il Lago di Como, il Sarca nella parte trentina del Garda e il Mincio come emissario.
Sul Lario e il Verbano i dati peggiori. Durante la ricerca di Legambiente ed ENEA, l’unica a livello nazionale di questo tipo, in tutti e sei i laghi monitorati sono state rinvenute microparticelle di plastica. Tra i bacini lacustri che presentano più microparticelle ci sono il Lago di Como e il Lago Maggiore. Il primo con una densità media di 157mila particelle per chilometro quadrato nella parte settentrionale, e con un picco di oltre 500mila particelle nel secondo transetto collocato più a nord, in corrispondenza del restringimento tra Dervio (LC) e Santa Maria Rezzonico di San Siro.
Il Lago Maggiore, invece, presenta una densità media di 123mila particelle per chilometro quadrato, con un picco di oltre 560mila particelle in corrispondenza della foce del fiume Tresa, tra Luino e Germignaga (VA), sul quale insiste un depuratore e campionato successivamente ad un evento temporalesco che potrebbe aver aumentato l’apporto degli scarichi, e quindi di particelle, dal fiume.
Valori medi più bassi, invece, per il Lago d’Iseo (una media di 63mila particelle) e il Lago di Garda (quasi 10mila particelle per chilometro quadrato).
Il fenomeno delle microplastiche. «Le microplastiche – dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – sono ormai sempre più presenti negli ecosistemi marini e terrestri. Si tratta di un inquinamento di difficile quantificazione e impossibile da rimuovere totalmente. Le cause del fenomeno sono per lo più legate alla cattiva gestione dei rifiuti a monte e all’apporto che deriva dagli scarichi degli impianti di depurazione e da quelli che ancora oggi finiscono nei fiumi e nei laghi senza trattamento alcuno».
La situazione sull’Adda. Per quanto riguarda i corsi fluviali immissari ed emissari dei bacini, Legambiente ricorda che i fiumi attraversano ampie porzioni di territorio e sono nastri trasportatori di ciò che ricevono. Per questo Goletta dei Laghi 2017 ha voluto allargare il fronte della ricerca campionando, prima e dopo gli impianti di depurazione, anche i corsi fluviali. La differenza tra i campioni prelevati a valle e a monte dei depuratori può arrivare fino all’80% di particelle per metro cubo. Per l’Adda come affluente del Lago di Como l’incremento del numero di particelle a valle del depuratore risulta pari al 62%, mentre nell’Adda come emissario l’incremento del numero di particelle ogni metro cubo è pari al 58%.
I rifiuti sulle spiagge. Oltre al campionamento delle microplastiche dei laghi, Goletta dei Laghi ha attivato una campagna di citizen science per il monitoraggio dei rifiuti presenti sulle spiagge e sulle sponde dei bacini lacustri. Nel 90% dei siti campionati è stata registrata la presenza di plastica, molto spesso frammenti di piccole dimensioni dovuti in larga parte ai rifiuti urbani.

Fonte: http://www.brevanews.it

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