giovedì 18 gennaio 2018

CARO CANDIDATO PRESIDENTE TI SCRIVO… ECCO LE RICHIESTE E LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE PER CAMBIARE LA MOBILITA’ IN LOMBARDIA

MILANO, 17 GENNAIO 2018                                                                             COMUNICATO STAMPA

Rapporto Pendolaria 2018: analisi del trasporto pubblico in Lombardia


Legambiente: “Ripensare il trasporto regionale in termini di intermodalità significa uscire dal pensiero unico Trenord per accorgersi che ci sono oltre 4 milioni di lombardi che usano mezzi di trasporto del TPL su gomma. Solo tenendo insieme la Lombardia si può sperare di incidere su inquinamento dell’aria e congestione da traffico”

Da 10 anni il rapporto Pendolaria di Legambiente presenta una fotografia della situazione del trasporto pubblico in Italia che, anno dopo anno, racconta attraverso numeri e storie, come sta cambiando la mobilità nelle città e nelle regioni. Quest’anno, oltre al consueto focus sulla rete ferroviaria, lo sguardo si allarga al servizio locale di autobus e metropolitane e diventa uno strumento importante di analisi e proposta alla luce delle imminenti elezioni regionali, dove tra i candidati alla Presidenza si gioca il futuro della mobilità lombarda, soprattutto nella gestione dei processi di apertura al mercato dei servizi ad alta velocità e di trasferimento alle Regioni delle competenze per il trasporto ferroviario locale.

Secondo il dossier in 10 anni i passeggeri che utilizzano la rete ferroviaria in regione sono passati da 559.000 a 735.000 (vd. Tab. 1 Rete ferroviaria regionale) e sono ben 15 le linee lombarde tra le 30 più frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri (vd. Tab. 2 Linee più frequentate).

A fronte di un numero di pendolari in crescita su tutto il territorio, resta però ancora alta la preoccupazione per quanto riguarda l’età dei treni, in quanto i convogli in circolazione contano mediamente 17 anni di servizio, con il 41,3% di treni che hanno oltre 15 anni: un dato tra i peggiori d’Italia. In totale Regione e Trenord tra il 2001 e il 2018 hanno acquisito 196 treni, di cui 189 sono già in servizio, 2 arriveranno entro gennaio 2018 e 5 nel 2020. Il valore totale della flotta nuova supera i 1,65 miliardi di euro. Eppure, con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, ancora una volta è aumentata l’offerta di treni ad alta velocità, come per esempio le 50 corse al giorno di Frecciarossa e le 25 di Italo da Milano a Roma, per un aumento dell’offerta del 78,5% dei treni veloci in circolazione in 7 anni, con un treno ogni 10 minuti negli orari di punta; niente a che vedere con la modestia degli investimenti e dei miglioramenti sul resto delle sulle linee regionali e interregionali più utilizzate dai pendolari.

Altrettanto importanti sono i numeri relativi ai passeggeri annui che si registrano nelle città, sia per le linee di metropolitana sia per tram ed autobus. Milano si posiziona in vetta rispetto al numero di utenti della metropolitana e con un ampio margine (grazie alla maggiore offerta di linee presenti), sfiorando i 482 milioni di passeggeri annui, più che in tutte le altre linee metro nelle altre città italiane con quasi 1,4 milioni di passeggeri al giorno, in continua crescita. Nella classifica delle città a maggior utilizzo di trasporto pubblico figurano anche altre due città lombarde: Brescia e Bergamo (vd. Tab. 5 Passeggeri annui per metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane italiane).

«Il Rapporto descrive una Lombardia a due velocità, in cui crescono le differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti e competitivi che collegano Milano con le altre metropoli, e al contempo storie di persone nel resto della regione, costrette ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti, in stazioni che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere architettoniche per i disabili. Per non parlare poi di autolinee, dove siamo davvero all’anno zero – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ai candidati alle prossime elezioni regionali rivolgiamo un appello a fare della mobilità un punto centrale della propria proposta politica, considerando che i numeri parlano di un aumento costante degli utenti del servizio pubblico, e che ripensare il trasporto regionale in termini di intermodalità significa incidere anche sulla piaga dell’inquinamento dell’aria».

La mancanza di risorse pesa anche sull’aumento delle tariffe, che vede la Lombardia a metà classifica per incremento tariffario, pari al 30,3%, e ciò indica che, ancora una volta, sono i pendolari a pagare il conto senza, in molti casi, che ciò corrisponda anche ad una elevata qualità del servizio (vd. Tab. 3 Tagli e aumenti tariffari dal 2010 al 2017). Infatti, rispetto al 2009 i passeggeri sono aumentati a livello nazionale dell’8,5% le risorse statali per il trasporto regionale si sono ridotte del 22,7%. Dal 2002 ad oggi i finanziamenti statali hanno premiato per il 60% gli investimenti in strade e autostrade. Il che significa che le Regioni hanno a disposizione meno fondi per investire sul miglioramento dei servizi. Sebbene la Lombardia si ritagli una posizione di riguardo nel panorama italiano, per stanziamenti rivolti al trasporto pubblico, il divario con gli investimenti per la costruzione di strade e autostrade resta incolmabile (vd. Tab. 4 Spesa regionale per il servizio ferroviario pendolare nel 2016). L’offerta di autostrade, inclusi i numerosi nuovi tratti in fase di realizzazione o in progetto, rimane preponderante, come in parallelo il tasso di motorizzazione che nella Provincia di Milano è oltre le 582 automobili per 1.000 abitanti, mentre per fare un paragone, a Londra è di 328 ed in Catalogna è di circa 480.

Per non parlare del TPL su gomma, che ha visto un taglio di risorse tra il 2008 e il 2012 di circa il 20% con il risultato di aver ridotto anche l’offerta di servizi: difficoltà di viaggiare la sera e nel fine settimana con grave disagio per tutti coloro che non si possono permettere altro mezzo di trasporto.

Nei prossimi 3 anni sono attese 8 gare pubbliche in Lombardia per il trasporto pubblico: è a questo appuntamento che si deve guardare per pensare ad un miglioramento nel modo di spendere le risorse, aumentando l’offerta e l’innovazione tecnologica.

In allegato la versione completa di tabelle e il dossier Pendolaria Lombardia con le proposte di miglioramento del servizio


Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480

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