lunedì 13 luglio 2009

LEGAMBIENTE – CONTRATTO DI FIUME OLONA, LURA, BOZZENTE

SULL'OLONA LA SFIDA PIU' IMPEGNATIVA: APPUNTAMENTO AI MULINI DI GURONE (Malnate, VA) PER UN BAGNO NEL FIUME DEI VARESINI

La qualità delle acque dell'Olona rimane estremamente preoccupante in vista delle scadenze imposte dalla direttiva 2000/60 che richiede, entro il 2015, il raggiungimento di un giudizio di qualità "buono" per tutti i fiumi d'Europa. Una sfida che sembra impossibile per alcuni corsi d'acqua del bacino del Po, che attraversano zone ad alta densità di popolazione e industrie, e sicuramente l'Olona è quello su cui si concentrano le preoccupazioni: il quadro ambientale del bacino di questo fiume è gravissimo, per i ritardi accumulati e le insufficienze delle reti di fognatura e collettori, che fanno sì che gran parte degli insediamenti assiepati lungo le sponde del fiume continui tutt'ora a scaricare acque luride che non hanno subito alcun trattamento depurativo.

'Siamo pienamente consapevoli della gravità della situazione e delle responsabilità che ne derivano – dichiara Massimo Buscemi, Assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia – per questo dal 2004, con la sottoscrizione del Contratto di Fiume dell'Olona-Lura-Bozzente, abbiamo avviato una modalità di lavoro che coinvolge i 78 comuni del bacino, le tre province coinvolte e gli organismi regionali e del bacino del Po, imponendoci una serie di impegni e scadenze a tutti i livelli di responsabilità, affinchè ciascuno faccia la propria parte per arrivare insieme all'obiettivo del risanamento'

Dal monitoraggio effettuato dalla Regione Lombardia nell'ambito degli impegni assunti dal Contratto di Fiume, emerge che nell’intero bacino del fiume e dei suoi affluenti Bozzente e Lura ben il 67% degli scarichi civili non viene trattato. Per il solo tratto di fiume in provincia di Varese, il carico inquinante dell'Olona deriva per oltre il 75% da scarichi fognari diretti, a cui andrebbero sommati quelli, sempre non trattati, dispersi nel vasto bacino formato dagli affluenti minori e per i quali non esiste un censimento. Lungo le sponde dell'Olona varesino si aprono ben 1400 scarichi, la maggior parte dei quali sono immissioni di acque meteoriche o sfioratori di piena, ma si contanto anche 33 scarichi di collettori di acque fognarie non depurate, a cui si sommano 20 scarichi diretti di acque reflue domestiche, in gran parte non autorizzati, e 32 scarichi di acque industriali. Una situazione assurda che denota di quanta poca considerazione abbia goduto fino ad oggi il corso d'acqua che negli scorsi secoli è stato protagonista dello sviluppo di uno dei territori più ricchi e popolati della nostra regione. I ritardi per di più espongono la Lombardia al serio rischio di pesanti sanzioni comunitarie, come già in parte accaduto nel caso della mancata realizzazione del depuratore del Medio Olona.

'La nostra azione è sempre stata di denuncia degli inquinamenti e delle gravi omissioni che li hanno resi possibili – dichiara Dino De Simone, presidente di Legambiente Varese – e tale continuerà ad essere, ma oggi inauguriamo un nuovo corso delle politiche e dei progetti per il nostro fiume: vogliamo veder tornare i pesci, la vegetazione lungo le sponde, i lidi in cui bagnarsi. Sembra un sogno, e invece è una possibilità che dipende dalla determinazione con cui ogni ente, impresa e cittadino farà la propria parte nell'ambito del Contratto dell'Olona: il 2015 è vicino e non c'è tempo da perdere se vogliamo conquistarci un posto nell'Europa dei fiumi puliti'

Qualcosa si muove, ed infatti il sistema di collettamento che interessa i comuni di Gornate Olona, Castiglione Olona, Vedano Olona, Venegono, Lozza, Malnate e Gazzada è in via di completamento, ed entro la fine del 2009 il depuratore di Gornate Olona dovrebbe ultimare tutti i collaudi ed entrare in funzione. Un passo avanti importante, ma insufficiente: occorre realizzare molti chilometri di collettori per portare le acque luride ai depuratori, aumentare le potenzialità e migliorare le prestazioni dei depuratori stessi, riqualificare i corsi d'acqua per riportare la natura lungo le sponde e negli alvei. Per mantenere viva l'attenzione, Legambiente è scesa in campo al fianco di Regione Lombardia e degli attori istituzionali del Contratto di Fiume, per contribuire a divulgare i dati sulla qualità delle acque e dell'ambiente fluviale e monitorare i miglioramenti. La prima iniziativa pubblica si è svolta oggi, ai Molini di Gurone in comune di Malnate con il “grande salto” nell’Olona organizzato dai volontari varesini di Legambiente. L’evento si svolge in contemporanea a centinaia di tuffi organizzati lungo tutti i fiumi del continente dall'European River Network con la manifestazione 'Big Jump', ed è stata assunta come simbolo dalla campagna 'Operazione Po' di Legambiente.


Il Big Jump (www.bigjump.org) è una grande campagna nel corso della quale, in tutta Europa, migliaia di persone si tufferanno nei fiumi della loro città per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla qualità delle acque e sul recupero della balneabilità: il grande salto rappresenta la sfida alla quale i cittadini chiamano le loro istituzioni affinchè siano raggiunti gli obiettivi di qualità imposti dalla direttiva europea sulle acque: con l'impegno di tutti, anche l'Olona tornerà ad essere un fiume pulito!



Foto Big Jump Olona: http://picasaweb.google.com/lorenzo.baio/BigJumpOlona#

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