mercoledì 15 luglio 2009

Clostridium perfringens (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)


I casi

Nell'ultimo mese sono stati due i casi assurti all'onore delle cronache per malori e problemi legati ad una cattiva gestione della rete acquedottistica con molti casi di intossicazione da Clostridium: San Felice del Benaco sul Lago di Garda e Vello sul Lago d'Iseo. In entrambi i casi l'ente gestore pesca dalle acque dei laghi, ma evidentemente sia lo stesso ente che l'Asl non dispongono opportuni controlli.

Chi è?

Il Clostridium perfringens (noto in precedenza come Clostridium welchii) è un batterio gram-positivo, a forma di bastoncello, anaerobico e sporigeno, appartenente al genere Clostridium. C. perfringens è ubiquitario in natura è può essere trovato come un normale componente di vegetali in decomposizione, nel sedimento marino, nel tratto intestinale degli esseri umani e di altri vertebrati, negli insetti e nel suolo. Virtualmente ogni campione di suolo che sia esaminato, ad eccezione delle sabbie del Sahara, contiene C. perfringens.

Caratteristiche di infezione

Il C. perfringens si incontra normalmente nelle infezioni come componente benigna della normale flora. In questi casi, il ruolo giocato nella malattia è minore. Infezioni a carico di C. perfringens mostrano evidenza di necrosi dei tessuti, batteremia, enfisema colecistiti, e cancrena gassosa, conosciuta anche come mionecrosi. La tossina coinvolta nella cancrena gassosa è nota con il nome di α-tossina, che produce alterazioni nella membrana cellulare, interferendo con le sue normali funzioni. La gangrena gassosa è un processo che ha inizio con l'ingresso di spore in una ferita scarsamente ossigenata, queste una volta germinate se produrranno specifiche tossine (alfa e teta) indurranno la degenerazione del tessuto molle adiacente con relativa produzione di gas. Il gas conferirà alla zona un caratteristico crepitio.

L'azione del C. perfringens sui cadaveri è nota al personale cimiteriale come gas tissutale e può essere evitata solo dall'imbalsamazione.

Avvelenamento da cibo

Alcuni ceppi di C. perfringens producono una tossina che causa l'avvelenamento da cibo se ingerita. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti sono la terza causa più comune di malattie derivate dagli alimenti, con carne e pollame non ben cucinati come principali colpevoli di albergare il batterio. L'enterotossina clostridiale che media la malattia è spesso resistente al calore e può essere ritrovata nei cibi contaminati e nelle feci.

L'incubazione è tra le 8 e le 16 ore dopo l'ingestione del cibo contaminato. Manifestazioni tipiche sono crampi addominali e diarrea - vomito e febbre sono più rari. L'intero corso della malattia si risolve in circa 24 ore. Rarissimi sono i casi fatali da enterite clostridiale necrotizzante in cui si sa essere convolto il "Tipo C" dell'organismo, che produce la β-tossina, che è potenzialmente ulcerante. Pare che molti casi di avvelenamento da cibo a carico di C. perfringens rimangano sub clinici, dato che anticorpi contro la tossina sono diffusi nella popolazione. Questo porta alla conclusione che, se non tutta, almeno la maggioranza della popolazione ha sperimentato un avvelenamento da cibo dovuta a C. perfringens.


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