E' stato siglato oggi, nel Palazzo della Regione Lombardia, il ''Patto per l'acqua''. A firmarlo, per Regione Lombardia, l'assessore alle Reti, Servizi di pubblica utilita' e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, e l'assessore all'Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi.
Il ''Patto per l'acqua'' si articola in cinque aree tematiche: valutazione e aggiornamento delle logiche di gestione degli invasi; analisi e approfondimento dell'efficienza gestionale delle acque irrigue e dei sistemi irrigui; sostenibilita' e modifiche degli ordinamenti colturali; dotazioni strutturali per gestire e valorizzare la risorsa acqua; strumenti e azioni per raccogliere e diffondere una corretta informazione.
Il Patto fissa alcuni paletti per la gestione della risorsa acqua nel breve e medio periodo.
''Si tratta di un Patto - ha detto l'assessore Massimo Buscemi - che ha preso le mosse dall'esperienza vissuta con la crisi idrica del 2003 quando furono messe in difficolta' le centrali elettriche, l'agricoltura e il turismo con disagi anche alla navigazione dei laghi''.
''Il Patto - ha proseguito Buscemi - rappresenta lo strumento con cui affronteremo nel tempo, tutti insieme, un'eventuale riduzione della disponibilita' idrica. Con questa firma abbiamo posto le basi per un approccio, comune e condiviso, per affrontare le problematiche connesse alla tutela e all'utilizzo della risorsa idrica in Lombardia. Da oggi, infatti, saremo nelle condizioni di fare in modo che della carenza idrica non soffrano piu' ne' le centrali idroelettriche, e quindi i cittadini, ne' l'agricoltura e il turismo con i disagi patiti in passato dai nostri laghi''.
''Con la firma del Patto per l'acqua - ha concluso l'assessore Luca Daniel Ferrazzi - diamo tutti un bell'esempio di reale collaborazione, condivisione e concertazione tra pubblica amministrazione, utilizzatori, enti e tutti gli altri soggetti che mettono al primo posto l'interesse e le esigenze dei rispettivi sistemi nell'ottica di un benessere unitario. Un esempio, questo, che ha richiesto diversi mesi di lavoro e che non sembra cosi' semplice e scontato in diverse realta' italiane''.
Il ''Patto per l'acqua'' si articola in cinque aree tematiche: valutazione e aggiornamento delle logiche di gestione degli invasi; analisi e approfondimento dell'efficienza gestionale delle acque irrigue e dei sistemi irrigui; sostenibilita' e modifiche degli ordinamenti colturali; dotazioni strutturali per gestire e valorizzare la risorsa acqua; strumenti e azioni per raccogliere e diffondere una corretta informazione.
Il Patto fissa alcuni paletti per la gestione della risorsa acqua nel breve e medio periodo.
''Si tratta di un Patto - ha detto l'assessore Massimo Buscemi - che ha preso le mosse dall'esperienza vissuta con la crisi idrica del 2003 quando furono messe in difficolta' le centrali elettriche, l'agricoltura e il turismo con disagi anche alla navigazione dei laghi''.
''Il Patto - ha proseguito Buscemi - rappresenta lo strumento con cui affronteremo nel tempo, tutti insieme, un'eventuale riduzione della disponibilita' idrica. Con questa firma abbiamo posto le basi per un approccio, comune e condiviso, per affrontare le problematiche connesse alla tutela e all'utilizzo della risorsa idrica in Lombardia. Da oggi, infatti, saremo nelle condizioni di fare in modo che della carenza idrica non soffrano piu' ne' le centrali idroelettriche, e quindi i cittadini, ne' l'agricoltura e il turismo con i disagi patiti in passato dai nostri laghi''.
''Con la firma del Patto per l'acqua - ha concluso l'assessore Luca Daniel Ferrazzi - diamo tutti un bell'esempio di reale collaborazione, condivisione e concertazione tra pubblica amministrazione, utilizzatori, enti e tutti gli altri soggetti che mettono al primo posto l'interesse e le esigenze dei rispettivi sistemi nell'ottica di un benessere unitario. Un esempio, questo, che ha richiesto diversi mesi di lavoro e che non sembra cosi' semplice e scontato in diverse realta' italiane''.
Fonte: ASCA - Milano, 24 feb
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