giovedì 31 gennaio 2019

Rapporto Pendolaria: analisi del trasporto pubblico in Lombardia


MILANO, 30 GENNAIO 2019                                                                                                     COMUNICATO STAMPA

AUMENTANO I VIAGGIATORI CHE SCELGONO IL TRENO: NECESSARIO SPOSTARE GLI INVESTIMENTI REGIONALI DA AUTOSTRADE A FERROVIE

Legambiente: “Purtroppo sono sempre troppi i disservizi e i disagi vissuti dai pendolari quotidianamente.  Aspettiamo una svolta che stenta ad arrivare"  

Ripensare il sistema attraverso una più capillare intermodalità per consentire ai territori periferici della regione una migliore connessione con la metropoli, pena l’isolamento

A questo link è disponibile il dossier nazionale Pendolaria: https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/pendolaria_2018.pdf

Da 11 anni il rapporto Pendolaria di Legambiente presenta una fotografia della situazione del trasporto pubblico in Italia che, anno dopo anno, racconta attraverso numeri e storie, come sta cambiando la mobilità nelle città e nelle regioni.

In Lombardia i passeggeri che utilizzano la rete ferroviaria si attestano su 750.000 (vd. Tab. 1 Rete ferroviaria regionale), con punte di 800mila nei giorni feriali, e sono ben 15 le linee lombarde tra le 30 più frequentate in Italia per numero di passeggeri giornalieri (vd. Tab. 2 Linee più frequentate). Dati che fanno pensare a una Lombardia proiettata verso una mobilità più sostenibile, ma che in realtà nascondono disservizi e i disagi quotidiani per i pendolari. Per questo stupisce ancora di più come Regione Lombardia continui a sostenere nuove autostrade, che drenano soldi pubblici che potrebbero essere destinati al trasporto pubblico locale e a quello ferroviario.  

«Già l’anno scorso avevamo sottolineato quanto la situazione fosse arrivata al limite per la congestione delle linee, in un sistema ferroviario troppo stressato. Ad oggi però non sembra che gli interventi correttivi  si stiano dimostrando efficaci – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. I comitati pendolari, che ringraziamo per il costante e tenace monitoraggio delle proprie linee, lamentano disservizi e treni soppressi nelle fasce orarie più affollate della mattina dalle 6 alle 8 e della sera dalle 18 alle 20, troppo spesso senza avvisi o servizi sostitutivi, situazioni che si ripetono frequentemente rendendo il viaggio verso il luogo di lavoro e il ritorno a casa una vera Odissea, in particolare sulle linee secondarie».

È questo, ancora una volta, il prezzo che devono pagare i pendolari per le riduzioni del servizio, messe in atto con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, dove si contano oltre 150 treni soppressi e/o sostituiti con bus. Tra le modifiche più significative al servizio si annoverano le linee Brescia-Cremona, Brescia-Casalmaggiore-Parma, Milano-Lecco-Sondrio, Milano-Cremona-Mantova, Pavia-Stradella, Pavia-Alessandria, Pavia-Vercelli, Pavia-Codogno, Iseo-Rovato e Seregno-Carnate, che cessano di essere operative e vengono sostituite da bus. Anche le linee suburbane S1, S6, S9 e S11 hanno subito variazioni, con la sconnessione del servizio passante di corse serali e la riduzione del servizio festivo.

Per questo appare ancora più urgente procedere con investimenti che non solo permettano di mantenere il livello di servizio su Milano, ma aumentino l’offerta fuori dai poli attrattori della grande città. Per Legambiente è urgente trovare una soluzione per le linee Brescia-Parma e Brescia-Casalmaggiore, così come è necessario provvedere al raddoppio della Albairate-Mortara per spostare su ferro molti pendolari di Abbiategrasso e Vigevano che scelgono l'automobile su strade congestionate piuttosto che affrontare viaggi incerti sull'anacronistica ferrovia che collega le due città a Milano. Investimenti da mettere in campo ma per i quali, al momento, non sono previste coperture. O il potenziamento della linea Seregno-Saronno che potrebbe essere la vera Pedemontana, permettendo di connettere l'aeroporto di Malpensa con Bergamo. In questo modo, potrebbe essere ripensata anche l'ipotesi della nuova tratta ferroviaria tra Gallarate e Malpensa che distruggerebbe il territorio prevalentemente del varesotto.

«Sono alcune solo alcune delle linee che necessitano di essere migliorare o collegate per rendere il servizio ferroviario lombardo all'altezza delle aspettative di chi vuole lasciare l'auto e optare per uno stile di vita più sostenibile. Purtroppo ci spiace ancora una volta dover rimarcare che la nostra regione viaggia a due velocità, in cui crescono le differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti e competitivi che collegano Milano con le altre città, e al contempo storie di persone nel resto della regione, costrette ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti, in stazioni che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere architettoniche per i disabili» commenta Barbara Meggetto.

TRAM E METROPOLITANE
Il dossier Pendolaria prende in considerazione anche le buone pratiche, come per esempio la scelta dell’elettrico per modernizzare il parco mezzi delle aziende di trasporto locale. Un esempio è l’attivazione a Bergamo dal febbraio 2018 da parte dell’azienda locale ATB di una linea completamente elettrica realizzata in tempi record: 18 mesi tra progettazione, appalti e cantieri. Dodici autobus elettrici, con 180 km di carica giornaliera ciascuno ed una frequenza media di 15 minuti, attraversano il centro città lungo un percorso in parte preferenziale, collegando i quartieri periferici e permettendo la connessione con altri mezzi di trasporto: bike sharing, tram, altre linee autobus, parcheggi di interscambio.
Milano si posiziona in vetta rispetto al numero di utenti della metropolitana e con un ampio margine rispetto alle altre città italiane, arrivando a 496 milioni di passeggeri annui, più che in tutte le altre linee metro nelle altre città ed in continua crescita. A Milano l’età media dei treni della metropolitana è di 13 anni, inclusi i revamping dei treni “storici” che vedono un piano di ammodernamento continuo ed un programma che ne prevede la sostituzione in pochi anni e per l’autunno 2019 è programmata la consegna di 12 nuovi treni. Nella classifica delle città a maggior utilizzo di trasporto pubblico figurano anche altre due città lombarde: Brescia e Bergamo (vd. Tab. 3 Passeggeri annui per metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane italiane).



Tab. 1 Rete ferroviaria regionale
Regione
Estensione della rete ferroviaria regionale
Numero viaggiatori/giorno
Numero abbonati
Gestori
Lombardia
1.920
750.000
265.000
Trenord

Tab. 2 Linee più frequentate
Linea ferroviaria
Numero viaggiatori/giorno
Saronno-Milano-Lodi
65.000
Treviglio-Milano-Varese
57.000
Milano-Seveso-Mariano/Camnago
41.000
Treviglio-Milano-Novara
40.000
Laveno-Varese-Saronno-Milano
38.000
Rho-Milano-Como-Chiasso
37.000
Milano-Pavia-Alessandria
36.000
Milano-Brescia-Verona
32.000
Saronno-Seregno-Milano-Albairate
32.000
Milano-Saronno-Como
28.000
Milano-Carnate-Lecco
28.000
Milano-Malpensa
25.000
Bergamo-Carnate-Milano
24.000
Milano-Seveso-Asso
22.000
Milano-Lecco-Sondrio-Tirano
21.000

Tab. 3 Opere incompiute
Infrastruttura
Bacino d’utenza
Costi
(mln di euro)
Finanziamenti disponibili (mln di euro)
Elettrificazione Brescia-Parma
500.000
120
0
Raddoppio Albairate (MI)-Mortara (PV)
350.000
390
7
Potenziamento Seregno-Bergamo
235.000
1.000
83
Linea M4 metro Milano
2.500.000
1.850
1.850
Riqualificazione tramvia Milano-Limbiate
1.500.000
98,22
97
Quadruplicamento Pavia-Milano Rogoredo
4.000.000
1.056
115
Quadruplicamento Chiasso-Monza
3.000.000
1.412
0
Raddoppio Milano-Codogno-Cremona-Mantova
230.000
340
340
Potenziamento Rho-Gallarate
3.000.000
723
32

Tab. 4 Passeggeri annui per metropolitane ed autobus/tram nelle principali aree urbane lombarde
Città
Passeggeri annui metro
Passeggeri annui tram/bus
Milano
496.000.000
254.000.000
Brescia
17.600.000
36.400.000
Bergamo
-
3.700.000*
Legambiente, Rapporto Pendolaria 2018
*Dati riferiti alla sola rete tranviaria



Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Mob. 3498172191

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