giovedì 28 maggio 2009

Bottiglie e lattine, un'opportunità?

I rifiuti, in particolare quelli derivanti dagli imballaggi delle bevande analcoliche e delle acque minerali, devono essere visti non più come un problema ma come un'opportunità economica, di crescita e sviluppo. Ad affermarlo, guarda caso, è Attilio Consonni, presidente della Fondazione Coca-Cola Hbc Italia, che ha partecipato alla presentazione di un rapporto dell'Università Luiss di Roma sul tema, commissionato proprio dalla Fondazione Coca-Cola. "Il rifiuto deve essere vissuto come un'opportunità – ha precisato Consonni –, rappresenta infatti un bene le cui operazioni di trattamento producono vantaggi sia dal punto di vista ambientale, perché riducono il consumo e la dispersione incontrollata, sia dal punto di vista economico, perché generano importanti opportunità di business".
Dal 2002 al 2006 – rileva lo studio della Luiss – la quota di recupero dei materiali da imballaggi per le bevande analcoliche e acque minerali è cresciuta del 7% raggiungendo le 348 mila tonnellate, pari al 38% del totale dei rifiuti da imballaggi per bevande emessi sul mercato. Le prime quattro regioni in classifica – Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana – rappresentano il 79% della quota totale".
In provincia di Perugia, invece, si punta a ridurre la produzione di rifiuti a monte, soprattutto per quanto riguarda i contenitori di acqua, latte e detersivi. Da due fontanelle pubbliche, una a Foligno e l'altra a Spoleto, da qualche giorno sgorga acqua frizzante. Per un mese l'erogazione sarà gratuita, poi costerà 5 centesimi al litro. I cittadini potranno usare una chiavetta ricaricabile pre-pagata presso la Vus o l'Ato per usufruire del servizio. L'iniziativa è stata inaugurata dall'assessore regionale all'ambiente Lamberto Bottini, che ha annunciato un altro progetto per ridurre la produzione di rifiuti: quello dell'erogazione di latte fresco fornito dai produttori locali.
"Questa iniziativa - ha detto Bottini - si inquadra nelle azioni che la Regione sta predisponendo per ridurre la produzione dei rifiuti solidi urbani, che ammonta a 580.000 tonnellate. In particolare vogliamo puntare sugli imballaggi. Sul versante delle acque minerali questo segnale è simbolico e concreto. L'acqua 'del sindaco' – ha detto ancora – è acqua buona, perché ci sono ottimi acquedotti e ottime sorgenti".

Ecosportello News Anno 8 Nr. 169 - 12 05 2009

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