Monza - Una lettera aperta da parte del presidente del circolo
Legambiente di Monza, Atos Scandellari, per fare il punto sul rischio
idraulico della città dopo la grande paura di mercoledì 25 giugno. Una
“spada di Damocle”, quella del rischio idraulico che, secondo
Scandellari, “pende sul nostro territorio”.
“Quattro ore di pioggia intensa in Brianza hanno portato, con una
impressionante velocità, l’innalzamento del livello del nostro fiume.
All’idrometro di Peregallo il livello delle acque è salito, in solo
un’ora, di ben 2 metri. Con gli ulteriori contributi degli sfioratori
della rete fognaria monzese le acque del Lambro hanno allagato i prati
del Parco e molte cantine dei condomini cittadini. Occorre agire in
fretta per porre in sicurezza la nostra città. Non è solo con opere
idrauliche di un milione di euro che si possono prevenire danni
maggiori. Occorre un diverso rapporto con l’ambiente e una più accorta
politica urbanistica a livello cittadino e sovracomunale. In una
provincia con il 60% di territorio urbanizzato occorre dire stop al
consumo di suolo e procedere con il potenziamento degli impianti che
smaltiscono le acque meteoriche. Occorre prevenire il problema prima che
arrivi al fiume”.
Scandellari ricorda l’esistenza di un “Contratto di fiume Lambro”, al
quale tutti i comuni della valle hanno aderito formalmente, che
dovrebbe gestire questi problemi: “Ma agli incontri operativi sono
presenti solo le associazioni locali per raccomandare la salvaguardia
del territorio alla Regione Lombardia ed al Parco Regionale Valle
Lambro. Tutti gli altri enti istituzionali si sono defilati”.
E infine, uno sguardo ai danni: “La nostra oasi è stata quasi tutta
sommersa da oltre 20 centimetri d’acqua lasciandoci in ricordo tanti
rifiuti vegetali, raccolti dall’alveo a monte perché abbandonati
dall’uomo, e una spanna di fango. Fortunatamente le strutture sono
ancora intatte grazie ai residenti ed ai volontari”.
Fonte: Il Cittadino di Monza e Brianza - Redazione online
"Sulla sua pelle scorreva acqua quasi a coprirlo come una veste intangibile e fresca".
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