lunedì 25 maggio 2020

MILANO CAMBIA GIRO


In occasione della sospensione del Giro d’Italia causa coronavirus, 
flash mob in bicicletta delle associazioni
 
Segno distintivo: una rosa vera o disegnata
 
Legambiente partecipa alla mobilitazione per una città
a misura di bicicletta e 
per una mobilità più sostenibile
 
Le maggiori associazioni ambientaliste e solidaristiche milanesi aderiscono alla mobilitazione Milano Cambia Giro. Con il numero chiuso di 600 partecipanti, domenica 31 maggio dalle 17.30 piazza Duomo si trasformerà in un luogo di confronto con l’Amministrazione sulle misure urgenti in tema di mobilità per la Fase2 e della convivenza con il virus.
Le associazioni insistono su quattro punti: una rete coerente di 150 Km di piste ciclabili di emergenza, con almeno dieci itinerari radiali e due circolari, su scala metropolitana; il potenziamento di AreaC in una grande zona 20 per ciclisti e pedoni; una forte campagna di comunicazione volta alla cittadinanza; la creazione di una Consulta per la Ciclabilità in sede comunale.
Dobbiamo decidere per tempo se tornare alla ‘normalità’ oppure imboccare la corsia preferenziale per un futuro sostenibile delle città - ha detto Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - lamministrazione milanese sta facendo molto, ma i cittadini devono essere aiutati a cambiare stile di vita con maggiore energia, trovando strumenti adeguati per contribuire ad alimentare la mobilità sostenibile e fermare il cambiamento climatico.”
Finora lo strumento amministrativo dell’Ordinanza Contingibile e Urgente ai sensi del TUEL (il Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) è stato usato per sospendere AreaC, AreaB e la tariffazione della sosta. Una contraddizione, rispetto alla visione positiva e avanzata del documento Milano 2020 - Strategia di adattamento pubblicato dal Comune di Milano e alla leadership di Giuseppe Sala nell’ambito della task force della rete globale C40 Cities.
Il Comune di Milano sembra non vedere l’emergenza - ha sottolineato Federico Del Prete, presidente di Legambici APS - Milano sta realizzando 35 Km di itinerari ciclabili già in programma, ma per gestire l’emergenza ne servono almeno tre volte tanto. Servono ordinanze contingibili e urgenti per tracciare corsie pop-up, temporanee e di rapida realizzazione. Milano rischia di ritrovarsi in un blocco logistico che non conviene a nessuno.”
Per questo  Legambiente sarà in piazza per il  flash mob, per mandare un messaggio all’amministrazione di Milano. 
Note organizzative: per venire incontro alle norme dettate dall’ultimo DPCM del 16.5.2020 in materia di manifestazioni, la partecipazione al flash mob sarà possibile solo previa iscrizione a questo link: https://forms.gle/MTrEVbs9UisNz1rr6
Per info: Federico Del Prete, Legambici, 347-6280937

 
 
 

Ufficio Stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi
cell. 3476592784
E-mail:

giovedì 21 maggio 2020

24 maggio 2020 Giornata Europea dei Parchi


L'appello delle Associazioni: 
Lombardia cuore dei parchi, rilanciamoli

FIRMA L'APPELLO
SCARICA IL TESTO COMPLETO DELLA PETIZIONE
SCARICA LE IMMAGINI

I Parchi regionali e le altre aree protette sono una grande risorsa della Lombardia, rappresentano non solo il luogo prioritario della conservazione della biodiversità e del paesaggio ma anche il luogo di identità culturale: tutelano e difendono la biodiversità, proponendo un turismo sostenibile, creando una occasione di proposta culturale ed educativa, operando per favorire un’agricoltura compatibile con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le aree protette sono un argine naturale contro i rischi idrogeologici e il consumo di suolo, sono polmone che può garantire la qualità dell’aria delle città, sono l’opportunità di fruizione e godibilità indispensabile per la vita umana.
Per questo le Associazioni regionali Legambiente, ACLI, TCI Touring Club Italiano, Slow Food, Italia Nostra, Lipu, Pro Natura, Cai, WWF hanno sottoscritto un appello per sostenere il rilancio del  sistema delle Aree protette e dei parchi in Lombardia.
"Pensare ai Parchi significa essere innovativi e altamente inclini al bene comune - dichiarano le Associazioni - Desideriamo partire da queste considerazioni per confermare il valore inestimabile del sistema regionale delle Aree protette, anche a seguito della pandemia che ha colpito gli umani in tutto il pianeta e che ha mostrato quale sia il limite del nostro modello di sviluppo. Accanto alla indispensabile rivisitazione profonda del modello di sistema sanitario regionale, i Parchi dovranno essere il cuore del nostro investimento per il futuro”.

Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi
cell. 347 6592784
e-mail

lunedì 11 maggio 2020

#iorestosano! Fare bene a se stessi e al pianeta con l'alimentazione e la spesa


#iorestosano – Farebene a se stessi e al pianeta con l’alimentazione e la spesa è il progetto di Legambiente Lombardia dedicato a come mangiamo: schede sugli alimenti, le loro proprietà, i nutrienti, perché ci fanno bene. E come sceglierli in modo da fare bene anche al pianeta, con alcuni consigli su come “leggere l’etichetta” e fare la spesa in modo sempre più sostenibile. Stiamo collaborando anche con cuochi specializzati, per avere ricette da proporre che rispettino queste regole, lasciando intatti sostenibilità, proprietà nutrienti e… gusto!
#iorestosano è un’idea nata dalla quarantena: a giudicare dalle foto sui social, il cibo e la cucina sono state il centro delle giornate di molti. Ma le scelte fatte, da cosa sono state guidate? Con l’allentarsi del lockdown il miraggio della vita di prima sembra avvicinarsi, ma noi di Legambiente lo diciamo da tempo: #andràtuttobene se non sarà tutto come prima. A partire dalle scelte che facciamo a tavola. Ed ecco il nostro progetto: #iorestosano, e aiuto anche il pianeta.
L’iniziativa si inserisce nella campagna di Legambiente Change Climate Change e si sviluppa all’interno del progetto ECCO (Economie circolari di comunità), finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Vai alla pagina del progetto
IN SINTESI
  • Non esiste una ricetta alimentare contro le infezioni virali, tanto meno contro il Coronavirus: però una corretta alimentazione e il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale potranno aiutarti a prevenire e nel caso a superare la malattia;
  • La riduzione della mobilità potrebbe ridurre la tua spesa energetica. Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri, evita labuso di sale e di condimenti ricchi di grassi;
  • Soprattutto consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vit. C e vit. A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie;
  • Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D;
  • Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere unopportunità per dedicare maggiore attenzione e un po' più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle nostre tradizioni mediterranee: se ne gioveranno la salute ma anche lumore;
  • Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perché momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno unalimentazione varia ricca di frutta, verdura e legumi fornendo loro il buon esempio;
  • Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai noia e capricci ed è sempre più divertente e facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare

Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi
e-mail:
cell. 347 6592784

giovedì 7 maggio 2020

Non sprechiamo la #Fase2

Legambiente lancia un pacchetto di 33 proposte per rilanciare l’Italia in chiave green tenendo insieme innovazione e riduzione delle disuguaglianze

Tre i campi: semplificazione delle procedure, interventi di rilancio dell’economia con fondi europei, sblocco di risorse e di provvedimenti ministeriali in stallo.

“La Fase 2 è un’occasione che l’Italia non deve sprecare. Si può rilanciare l’economia e aiutare famiglie e imprese puntando su semplificazioni e interventi rapidi per la diffusione della banda larga e delle ricariche delle auto elettriche, per avere scuole sicure e case dove si riducono le bollette energetiche, per sbloccare gli impianti da rinnovabili, togliere le barriere non tecnologiche che rallentano l’economia circolare, le bonifiche dei siti inquinati e la rigenerazione urbana”

Mettere in campo interventi rapidi sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’economia, puntando sulla semplificazione delle procedure e tenendo insieme l’innovazione, di cui l’Italia ha uno straordinario bisogno, e la riduzione delle disuguaglianze, come oggi solo gli investimenti green consentono. Solo così si potrà far ripartire l’Italia in una chiave green affrontando al tempo stesso alcuni problemi oggi ineludibili. È questa la “ricetta green” che Legambiente lancia oggi al Governo, nella settimana di inizio della Fase2 post coronavirus, presentando un pacchetto di 33 proposte che guardano al futuro del Paese e che sono condivise da tante imprese e associazioni del terzo settore.
Azioni che l’associazione ambientalista sintetizza in tre grandi campi di intervento: 1) la semplificazione di procedure (quindi a costo zero) con 12 proposte che accelerano gli investimenti per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, l’installazione di reti a banda larga e per le ricariche delle auto elettriche, la semplificazioni in materia di VIA e partecipazione dei cittadini, solo per citarne alcuni; 2) interventi di rilancio dell’economia che indirizzano fondi già stanziati da politiche nazionali e su cui indirizzare le risorse del Green Deal europeo, per un totale di 13 interventi, tra cui la proroga e revisione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, la creazione di un fondo per l’efficienza energetica e l’accesso al credito da parte delle famiglie, interventi di adattamento ai cambiamenti climatici nei comuni italiani; 3) lo sblocco di risorse e di provvedimenti ministeriali purtroppo in stallo, con nove interventi in campi diversi e strategici che vanno dalla mobilità (sblocco del “buono mobilità” per le famiglie contenuto nel Decreto clima, delle risorse per le piste ciclabili della Legge di Bilancio 2020), per la riqualificazione del patrimonio edilizio (Legge Bilancio 2020), per la realizzazione delle foreste urbane (Decreto clima) fino allo sblocco delle risorse per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni (Legge Realacci). E poi completare l’anagrafe dell’edilizia scolastica e accelerare diversi interventi. In particolare, per Legambiente sarebbe importante utilizzare i mesi di chiusura delle scuole per realizzare indagini diagnostiche dei solai, l'adeguamento alla normativa antincendio, le verifiche di vulnerabilità sismica; ma anche interventi di manutenzione ordinaria per implementare sistemi di sicurezza e distanziamento indispensabili nella fase di rientro anche per gli studenti.
“I mesi che ci aspettano – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente - saranno complicati, ma le decisioni che verranno prese con il prossimo Decreto potranno imprimere una svolta nell’orientare le scelte per il futuro e costruire le condizioni per una transizione climatica che con la Legge di Bilancio, e nuovi provvedimenti ministeriali, potrà avere un’accelerazione virtuosa. Al Governo Conte chiediamo di non commettere l’errore compiuto dopo la crisi del 2008, ossia di rinviare a tempi migliori scelte coraggiose e riforme, varando solo un ennesimo provvedimento di emergenza, che distribuisca risorse a pioggia e acceleri qualche grande opera. L’Italia ha bisogno di rilanciare gli investimenti dopo un taglio del 37% dal 2009 ad oggi e di scegliere gli interventi più utili da un lato ad aiutare le famiglie e le imprese, e dall’altro di rilanciare cantieri diffusi e utili in tutti i Comuni. La sfida è infatti di rilanciare l’economia e di dare risposta anche alle altre due grandi crisi che abbiamo di fronte, quella climatica e quella sociale”.
Vantaggi economici - Se il Paese decidesse di mettere in pratica questa ricetta andrebbe incontro ad importanti vantaggi economici. Ad esempio, con i cantieri per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio si metterebbero in moto investimenti, tra diretti e indiretti, per quasi 9 miliardi di Euro all’anno con 430 mila occupati e con risparmi in bolletta per le famiglie pari a circa 620 euro all’anno. Semplificando gli interventi per portare la banda larga anche nei piccoli comuni e nelle aree interne del Paese si produrrebbero vantaggi economici (con quasi 9 miliardi di euro di investimenti per il cablaggio previsti in tutta Italia), accompagnati da ricadute positive per far tornare a vivere e investire nei borghi. L’economia circolare può diventare il motore del rilancio dei territori: a livello europeo viene stimato al 2030 un beneficio economico dall’adozione di una maggiore spinta in questa direzione pari a 1.800 miliardi di euro annui, favorendo una crescita del Pil fino al 7%. Scegliendo poi la strada di una progettazione di qualità e di veri controlli ambientali si potrebbero cancellare le tante procedure di infrazione europee aperte contro il nostro Paese (in questo momento sono 19 quelle ambientali) che ci hanno costretto in questi anni a pagare oltre 500 milioni di euro di multe per inquinamento e ritardi che, oltretutto, scontano i cittadini.
L’Italia ha quanto mai bisogno di semplificare procedure troppo complesse e poco trasparenti per decisioni e interventi. – aggiunge Zanchini – Per questo abbiamo presentato proposte già scritte nella forma di emendamento al Decreto di rilancio per quelli che sono gli interventi più urgenti da sbloccare: per portare in tutti i Comuni la banda larga e le ricariche delle auto elettriche, di avere scuole sicure e case dove si riducono le bollette energetiche, di sbloccare gli impianti da rinnovabili, di togliere le barriere non tecnologiche che oggi rallentano l’economia circolare, le bonifiche dei siti inquinati e la rigenerazione urbana. Interventi diffusi, che possono partire in pochi mesi e produrre risultati immediati e a supporto di coloro che più stanno soffrendo l’impatto della crisi. Per essere chiari, esattamente il contrario di quanto avverrebbe se invece si puntasse sulla solita deregulation delle grandi opere, con l’abolizione del codice appalti. Per questo chiediamo al Governo di costruire su queste sfide un confronto con tutti gli interlocutori sociali e economici, di aprire ad idee e proposte, per poi accelerare nel cambiamento di cui abbiamo bisogno”.
Nel documento che raccoglie le proposte, Legambiente sottolinea le due fondamentali priorità per uscire dalla crisi peggiore che il Paese ha conosciuto dal dopoguerra ad oggi. Sarà fondamentale aiutare le famiglie, perché si ridurranno inevitabilmente le possibilità di spesa e di investimento anche quando risultano convenienti, in particolare nell’accesso al credito a tassi agevolati per interventi che permettono di ridurre le bollette e di vivere meglio (l’efficientamento energetico delle case, l’installazione di pannelli solari, l’acquisto di mezzi di mobilità elettrici, ecc.). In parallelo occorre aprire cantieri in ogni parte d’Italia mettendo al centro il ruolo dei Comuni, offrendo supporto nella progettazione e nella gestione degli appalti per rendere possibili interventi che sono di interesse generale, che producono vantaggi immediati per le persone (come l’acquisto di metro e tram, la realizzazione di piste ciclabili corsie preferenziali, gli interventi di messa in sicurezza del territorio e di piantumazione di alberi, l’implementazione della rete fognaria, il recupero degli edifici di edilizia popolare) e l’ambiente, riducendo le disuguaglianze e affrontando anche il tema sempre più rilevante della povertà energetica. Le priorità per il rilancio non devono essere come al solito autostrade e grandi opere, ma gli interventi che i Comuni hanno previsto nei Piani urbani della mobilità sostenibile, puntando a raddoppiare i chilometri di piste ciclabili (i progetti sono per 2.626 km da sommare ai 2.341 esistenti), realizzando 330,5 km di tram e 154 km di metropolitane in larga parte non finanziati. Perché le città saranno il cuore del rilancio post corona virus.
Ognuna delle proposte è stata scritta già nella forma di emendamento al prossimo Decreto che il Governo ha annunciato di voler presentare per far ripartire l’economia, ed è immediatamente attuabile con riferimenti normativi e di spesa. Molte di queste proposte intervengono sull’attuazione di provvedimenti “green” messi in campo in questi anni, altre mettono in campo nuove idee che possono anche arrivare a produrre nuove entrate per il Bilancio dello Stato, come avverrebbe con la regolarizzazione dei lavoratori stranieri, altre ancora a ridurre il conto salato che si paga per far fronte alle procedure di infrazione comunitaria su temi come la depurazione e la qualità dell’aria.
A seguire le 33 proposte di Legambiente. Il documento in pdf è scaricabile su: www.legambiente.it
L’ufficio stampa di Legambiente: 3496546593 Luisa Calderaro 3462308590 Valentina Barresi 3393945428 Alice Scialoja

Le 33 proposte di Legambiente

 

Semplificazioni in materia di autorizzazioni:
  1. Semplificazioni per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili
  2. Semplificazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente
  3. Promozione dell’efficienza energetica attraverso sistemi geotermici
  4. Semplificazioni in materia di valutazione di impatto ambientale e partecipazione dei cittadini
  5. Semplificazione per l’installazione di reti a banda larga
  6. Semplificazioni per l’installazione di ricarica per auto elettriche
  7. Eliminazione di limiti all’utilizzo del pet riciclato per la produzione di bottiglie di plastica
  8. Promozione del Green public procurement
  9. Utilizzo di materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni
  10.  Semplificazione degli interventi di rigenerazione urbana e ambientale
  11.  Demolizioni di edifici abusivi


Provvedimenti in materia di rilancio dell’economia:
  1. Proroga e revisione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente.
  2. Creazione di un fondo per l’efficienza energetica e l’accesso al credito da parte delle famiglie
  3. Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale pubblico
  4. Interventi di Adattamento ai cambiamenti climatici nei comuni italiani
  5. Fondo progettazione per la riqualificazione di edifici e strutture pubbliche
  6. Proroga di Industria 4.0 e prospettiva green
  7. Misure a sostegno dell’economia circolare
  8. Creazione di un fondo nazionale per la bonifica dei siti orfani
  9. Rinnovo del materiale rotabile ferroviario regionale e urbano
  10. Welfare mobilità per i dipendenti
  11. Potenziamento dei controlli ambientali
  12. Misure di contrasto alla povertà energetica
  13. Regolarizzazione dei cittadini stranieri


Provvedimenti ministeriali da sbloccare:
  1. Sbloccare il “buono mobilità” per le famiglie
  2. Sbloccare le risorse per le piste ciclabili
  3. Sbloccare le risorse per la riqualificazione del patrimonio edilizio
  4. Aggiornare le linee guida per l’autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili
  5. Emanare i decreti e regolamenti per rendere definitivamente operativo il codice del terzo settore
  6. Sbloccare le risorse per la creazione di foreste urbane
  7. Completare l’anagrafe della situazione statica e energetica dell’edilizia scolastica
  8. Accelerare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico
  9. sbloccare le risorse per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni



Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi

cell. 347 6592784

martedì 5 maggio 2020

MANIFESTO per un futuro sostenibile in Lombardia al tempo del Covid 19


Un manifesto per un futuro sostenibile in Lombardia, da sostenere anche attraverso una petizione su change.org: è quello che chiedono Legambiente, WWF ed Italia Nostra. Tre associazioni che si sono unite in un appello, perchè lo slogan della quarantena, "andrà tutto bene" si potrà concretizzare solo se non sarà tutto come prima, se verranno adottate politiche più green, a partire da un rapporto più equilibrato di reciprocità tra ambiente e umani. Misure concrete, come investire nella scuola e nella sanità pubblica e territoriale, incentivare l'agricoltura e l'allevamento biologico, tutelare la biodiversità, investire nei beni culturali e nel paesaggio, realizzare una vera riconversione energetica e molto altro.
"L'emergenza Coronavirus ci ha insegnato che è necessaria una riflessione sul modello di sviluppo fin qui adottato e questo riteniamo sia il momento propizio per cambiare rotta - si legge nel manifesto - Massicci investimenti verranno mobilitati per contrastare la forte crisi che succederà alla pandemia, un flusso di risorse economiche verrà messo in disponibilità a singoli, società, aziende ed enti pubblici. Queste ingenti risorse, che serviranno per la ripresa, non dovranno essere utilizzate per far crescere ancora i consumi, gli sprechi e la distruzione di risorse naturali e società umane col conseguente incremento di squilibri e nuove criticità ambientali".
SCARICA IL MANIFESTO COMPLETO
Firma la petizione
Serena Longaretti - Italia Nostra Lombardia  
Gianni Del Pero  - WWF Lombardia
Barbara Meggetto - Legambiente Lombardia 

Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi

cell. 347 6592784

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...