Milano, 15 Febbraio 2021
– L’emergenza sanitaria ha pesantemente impattato sulla domanda di
mobilità, ridotta a causa dei confinamenti, delle conseguenze del lavoro
agile e delle restrizioni subite dal trasporto collettivo. La paura del
contagio ha inoltre fatto registrare un notevole ritorno agli
spostamenti individuali a base automobilistica.
Prima della pandemia i numeri restituivano un quadro ben diverso, come sottolinea l’edizione 2021 di Pendolaria, il documento in cui ogni anno Legambiente traccia l’andamento del trasporto pubblico su rotaia. Per ciò che riguarda il trasporto ferroviario regionale tra il 2018 e il 2019, infatti, si erano registrati incrementi importanti in Lombardia, passando da 802mila a 820mila passeggeri sui treni regionali, con un +26,1% negli ultimi 9 anni, a fronte di un tasso di motorizzazione nell’area metropolitana di Milano che resta uno dei più alti in Europa: oltre 56 auto per 100 abitanti.
I
disagi per i pendolari lombardi aumentano ogni anno. Nonostante il
sistema ferroviario lombardo rimanga uno dei più capillari d’Italia, va
segnalato il taglio del servizio avvenuto per via della sostituzione di 139 corse con autobus sulle
linee con minor numero di passeggeri e in alcuni orari specifici, che
ha coinvolto comunque 7mila persone tra cui i passeggeri abituali delle linee Codogno-Cremona-Mantova, Seregno-Carnate, Bornato-Rovato, Mortara-Pavia e Vercelli-Pavia.
Tra le altre linee che subiscono costanti disagi in questa regione
vanno segnalate la Milano-Lecco-Sondrio, la Brescia-Cremona e la
Brescia-Casalmaggiore-Parma, con soppressione di corse e tagli ai
collegamenti serali verso i capoluoghi delle province più periferiche.
“Il
tema del sovraffollamento delle corse e dell’inefficienza di alcune
linee era già molto sentito ed è stato ulteriormente esacerbato dagli
effetti della pandemia, tanto da costringere i cittadini ad un utilizzo
insostenibile dell’automobile” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Per
questo chiediamo a Regione Lombardia che i fondi del Next Generation EU
per il comparto dei trasporti, considerato strategico per la
conversione ecologica del Paese e del nostro territorio, vengano spesi
per sostenere un servizio di trasporto integrato che non lasci a piedi
nessuno. Non si perda l’occasione di sfruttare questo capitale per fare
della mobilità sostenibile la leva per riqualificare e innovare città e
territori. Da troppi anni raccontiamo nel rapporto Pendolaria dei disagi
e dei disservizi del servizio ferroviario che i pendolari subiscono
ogni giorno, evidenziati soprattutto nei report dei comitati pendolari.
Per questo siamo stupiti e ci pare davvero eccessivo l’atteggiamento di
Trenord che chiede un risarcimento danni ai pendolar per un uso satirico
di uno spot pubblicitario, invece che affrettarsi a sanare le
problematiche croniche del servizio di cui è responsabile."
La
Lombardia vanta la flotta ferroviaria più grande d’Italia con 422
convogli, ma è evidente la forte necessità di ammodernamento: l’età media dei treni è di 18,6 anni, con oltre il 40% che ha una media di oltre 35 anni,
mentre il 45% è composto da treni nuovi (con una media di 5 anni). Il
programma di Regione e Trenord per i nuovi mezzi prevede 100
elettromotrici ad alta capacità (suddivise in 60 in configurazione lunga
e 40 in configurazione corta), 31 elettromotrici monopiano e 30
automotrici diesel che entreranno in servizio entro il 2025. Lo
stanziamento per il servizio ferroviario regionale nel 2019 si attestava
a 191 milioni di euro, di cui 100 per il materiale rotabile, con un
peso sul bilancio regionale dell’1,78%.
Tab. 1 Potenziamento delle linee ferroviarie regionali
Opere |
Costo |
Finanziamenti disponibili |
Finanziamenti mancanti |
Raddoppio della Albairate (MI)-Mortara (PV) |
443,12 |
6,42 |
436,7 |
Potenziamento Rho-Gallarate |
827,7 |
522 |
305,7 |
Quadruplicamento Chiasso-Monza |
1.412 |
4 |
1.408 |
Quadruplicamento Pavia-Milano Rogoredo |
900 |
265 |
636 |
Raddoppio Codogno-Cremona-Mantova |
1.320 |
340 |
980 |
Raddoppio Ponte San Pietro-Bergamo-Montello |
300 |
170 |
130 |
Nuovo collegamento con l'aeroporto di Bergamo |
170 |
139 |
31 |
Sul fronte degli spostamenti in metropolitana, Milano fa segnare una continua crescita (+5% rispetto al 2018, +21,1 rispetto al 2013). Un confronto sui km di metro in rapporto alla popolazione vede Brescia prima in Italia, con quasi 4.1 km ogni 100mila abitanti, seguita da Milano con 2,96.
Tab. 2 Nuove linee di metro, tram e suburbane per le città italiane
Area metropolitana e opere |
Km |
Costo |
Finanziamenti disponibili |
Finanziamenti mancanti |
Milano |
Prolungamento metro linea M5 Monza Polo Istituzionale |
13 |
1.265 |
365 |
900 |
Linea M4 Linate Aeroporto-San Cristoforo |
15 |
1.819 |
1.819 |
0 |
Prolungamento M1 Sesto FS-Monza Bettola |
1,9 |
205,9 |
205,9 |
0 |
Prolungamento M1 Bisceglie-Quartiere Olmi |
3,3 |
358 |
358 |
0 |
Riqualificazione tranvia Milano-Limbiate |
11,5 |
153,2 |
153,2 |
0 |
Metrotranvia Ospedale Niguarda-Cascina Gobba M2 |
1,5 |
15,8 |
15,8 |
0 |
Metrotranvia Milano-Desio-Seregno |
14,2 |
214,2 |
214,2 |
0 |
Metrotranvia Rogoredo M3-Repetti M4 |
4,5 |
36 |
36 |
0 |
Bergamo |
Metrotranvia T2 Bergamo-Villa d’Almè |
11,5 |
178,6 |
178,6 |
0 |
Brescia |
Tramvia Pendolina-Fiera |
11,7 |
250 |
0 |
250 |
La pandemia
ha anche portato le persone a ripensare positivamente gli spostamenti:
aumentano ciclabilità e micromobilità in condivisione, soprattutto le corse con bici e monopattini pubblici.
“La
riorganizzazione del lavoro produrrà una prevedibile riduzione degli
spostamenti pendolari, ma il cambiamento in atto proseguirà anche una
volta usciti dal Covid, contribuendo ad accelerare innovazioni positive
per la mobilità urbana e lo spazio pubblico,” – sottolinea Federico Del Prete, responsabile Mobilità di Legambiente Lombardia.
“Le città diventeranno più vivibili ed accessibili, con vantaggi non
solo in termini ambientali ma anche economici, se sapremo rendere
competitivo con la motorizzazione privata il trasporto ferroviario
urbano e metropolitano, integrandolo sempre più con TPL, ciclabilità
e sharing mobility. L’obiettivo degli interventi
infrastrutturali dei prossimi anni, che gli stanziamenti del PNRR
dovranno essere in grado di accelerare, è la rapida realizzazione degli
interventi previsti nei PUMS comunali e metropolitani, spingendo chi non
l’ha ancora fatto a adottare questo strumento di pianificazione. In
Lombardia, regione densamente urbanizzata, la chiave di volta è favorire
una multimodalità sempre più sviluppata di tutti gli spostamenti.”