martedì 23 giugno 2020

CittàMEZ 2020: Verso La Mobilità A Emissioni Zero. Millano E Bergamo Al Top In Lombardia


Legambiente presenta il dossier CittàMEZ 2020: verso la Mobilità a Emissioni Zero
Dati e classifiche delle città lombarde per mobilità, emissioni zero e accessibilità

Milano e Bergamo con il massimo punteggio per le politiche urbane, 5 punti, seguono Brescia e Mantova con 3 punti, Varese, Cremona e Monza con 2.
Chiudono la classifica Lodi, Como, Pavia, Lecco e Sondrio a 1 punto

Legambiente: “Obiettivo 100% trasporto urbano a zero emissioni dal 2030”

SCARICA LE TABELLE NAZIONALI
SCARICA LE TABELLE DELLA LOMBARDIA

Solo due le città lombarde che si distinguono per le politiche di mobilità sostenibile: Milano e Bergamo. Questo il quadro che emerge dalla fotografia realizzata da Legambiente con il rapporto Città MEZ sulla mobilità a emissioni zero.  Emerge una lentezza generale delle città lombarde sulle politiche di mobilità sostenibile che il dossier mette in evidenza.  Il dossier, realizzato prima del lockdown, monitora i cambiamenti in corso nei capoluoghi di provincia italiani, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento.
Sono Milano e Bergamo ad aggiudicarsi il podio in fatto di politiche urbane di mobilità sostenibile per utilizzo di mezzi meno inquinanti nel TPL, ridisegno degli orari della città, obiettivi ambiziosi di modal share, incremento dello sharing, rinnovo delle flotte dei mezzi pubblici, aumento di ZTL e di zone 30 rispettivamente con il 58% degli spostamenti a Milano e il 32 a Bergamo messe in campo con sistemi ciclopedonali ed elettrici nonché il 53% per Milano di accessibilità a sistemi di mobilità a zero emissioni e il 36 per Bergamo.
Prospettive disegnate nei PUMS ma non solo: già oggi milanesi e bergamaschi vanno a a piedi, in bicicletta, bus, metro, tram o con mezzi di micromobilità o  sharing.
Seguono a distanza le altre città lombarde: Brescia e Mantova con un totale di 3 su 5 punti, Varese, Cremona e Monza con 2. Fanalio di coda Lodi, Como e Pavia con 1 punto solo per le politiche di mobilità sostenibile.
“I dati dimostrano che la mobilità delle persone in città sta cambiando, con una sempre maggiore propensione a scegliere modalità a “emissioni zero– dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – anche se il timore della promiscuità sui mezzi pubblici ha indotto più persone ad usare l’auto. Per questo le politiche post-Covid19 adottate dai dai Comuni sono determinanti per evitare città congestionate e inquinate”.
Troppo ancora l’utilizzo delle auto nelle nostre città: dal 62% di Cremona al 57% di Varese passando dal 52 di Brescia. Solo Milano riesce a ribaltare la classifica degli spostamenti in città con il 47% di spostamenti che avvengono con i mezzi pubblici e il 22% a piedi e in bicicletta. Il  resto delle città lombarde deve accontentarsi di percentuali che vanno dal 28 di Pavia al 15% di Varese, Bergamo e Cremona di persone che si muovono senza l’auto.
Scarsi anche i percorsi ciclabili che vanno dai 17 m/100 ab a Bergamo a poco più di 2 m/100ab a Varese, Lecco e Como. Per percorsi ciclabili eccellono, Lodi con 29 m/100ab, Sondrio con 20m/100ab e Brescia con 19.
Con la riapertura autunnale di uffici e scuole dobbiamo evitare l’aumento di congestione e smog, per questo è indispensabile rafforzare spostamenti ciclabili e intermodalità nelle città lombardecommenta Federico Del Prete, presidente di Legambici - Ossia la migliore combinazione tra Trasporto pubblico locale e le diverse forme di sharing, spostamenti sicuri in bici, monopattini e a piedi. A Regione Lombardia chiediamo di mettere in campo con più determinazione politiche a sostegno dei territori per far si che si vada nella direzione di città a inquinamento e emissioni zero. Serve una nuova strategia se vogliamo evitare di morire di inquinamento, soffocati oltre che dallo smog anche dalle auto ferme e in corsa. Mai come in questo momento serve ridisegnare lo spazio in delle nostre città per aumentare il benessere dei cittadini e  dell’ambiente!”
Alcune città già puntano con decisione all’elettrificazione dei mezzi entro il 2030: il TPL di Milano sarà tutto elettrico per quell'anno, Bergamo ha un’intera linea elettrica oltre al cosiddetto trenino delle Valli senza combustibili fossili. Ma occorre anche altro.
Per restituire ai cittadini la libertà di scelta su quale veicolo utilizzare bisogna agire subito: meno spazio stradale per le auto (sosta e careggiate) e più corsie preferenziali per mezzi pubblici e percorsi ciclabili aperti anche a mezzi di micromobilità, Zone 30, stazioni e fermate di interscambio tra mezzi pubblici e mobilità condivisa, più bus elettrici e veicoli di servizio elettrici (consegne, raccolta rifiuti, pulizia urbana...). Mezzi pubblici soprattutto ammodernati, puliti, efficienti, adatti all'intermodalità (bici+treno, bus+monopattino, etc.) e stazioni e fermate che diventano centro di interscambio, di noleggio, di servizi di mobilità condivisa. Costruire localmente un nuovo welfare che comprende anche mobilità dei singoli, nelle comunità, con le stesse scuole, le università, le aziende, gli enti pubblici, le comunità (quartieri, condomini) che diventano luoghi dove si organizza la mobilità ambientalmente e socialmente sostenibile. A zero emissioni, appunto.
Per cambiare la mobilità si devono integrare e innovare modalità diverse in modo da offrire una variegata possibilità di scelta ai cittadini. Questi mesi hanno tagliato redditi, ridotto la mobilità, esacerbato le differenze. Non si può chiedere alle famiglie impoverite dalla crisi di comprarsi un'auto nuova, ma gli si deve offrire un’alternativa sostenibile, integrata e efficiente per muoversi nelle città rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze.” concludono da Legambiente.

Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Chiara Frangi
e-mail:
cell. 347 6592784

mercoledì 10 giugno 2020

Legambiente e Touring Club Italiano presentano Vacanze Italiane Oltre 200 proposte di viaggi inaspettati a due passi da casa Per un'estate sicura nell’Italia che non hai mai visto

Roma 10 giugno 2020                                                                                      Comunicato stampa


Dal Nord al Sud della Penisola trekking, viaggi in bici, vacanze a piedi, in canoa o a cavallo, nell'entroterra, tra borghi e cammini storici,
senza dimenticare le località marine e lacustri a cinque vele 2020

Il meglio dell’offerta turistica nazionale accuratamente selezionato in una guida on line
per vacanze indimenticabili all'insegna del distanziamento fisico, della condivisione culturale e sociale

Fotogallery, clicca >> qui


Dalla Val d'Aosta a Pantelleria, passando per la ciclovia degli Appennini, ma anche per antichi percorsi e cammini storici e religiosi come la via Francigena, la via degli Dei, la via degli Abati, anche nota come “la Francigena di Montagna”, senza dimenticare i Borghi Bandiere Arancioni e le località di mare e di lago a Cinque Vele: è l’Italia più autentica e forse meno conosciuta che in questa estate 2020 potrà rivelarsi una fantastica scoperta per tanti connazionali. Un’Italia che Legambiente e Touring Club Italiano propongono in Vacanze Italiane, la nuova guida on line che raccoglie oltre 200 itinerari – tra i quali 43 in bici, 63 a piedi, 13 a cavallo e 7 proposte interregionali di lunga percorrenza -  per la stagione estiva ormai in partenza. Si tratta di un’ampia rassegna di soggiorni dal nord al sud della Penisola per tutti i gusti e le abilità tenendo conto delle misure anti–covid19 da adottare. Prevalgono di conseguenza le mete dell’entroterra e le proposte a piedi, a cavallo o in bicicletta, dove le modalità di spostamento già garantiscono di per sé il necessario distanziamento fisico. Consultare Vacanze Italiane è semplice, basta andare sul sito www.touringclub.it/vacanzeitaliane dove sarà possibile leggere i vari itinerari suddivisi e scelti sulla base di un lavoro congiunto che ha visto Legambiente e il Touring Club Italiano collaborare insieme a tour operator specializzati e network del settore come AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), Sweetmountains, Turismoacavallo e Amodo (Associazione Mobilità Dolce). Ogni proposta di viaggio è accompagnata da un link informativo che consente di approfondire le informazioni sul sito del tour operator o del soggetto territoriale che ospita l’offerta.

Itinerari – Dal nord al sud della Penisola sono tanti i viaggi “inaspettati”:  si va dal percorso in e-bike tra castagni e villaggi di montagna ai piedi del Cervino, al soggiorno nella Baraggia, in provincia di Vercelli, zona di risaie, conosciuta anche come l’ultima savana d’Italia per le sue caratteristiche geomorfologiche, dalla settimana in 5 rifugi della Val Chisone (To) alla scoperta delle Alpi ligure tra antiche malghe e i sapori della Cucina Bianca in Valle Arroscia per poi passare in Abruzzo alla ciclopedalata lungo la Costa dei Trabocchi ai trekking sulla Majella Orientale. E poi tutti da scoprire sono i “paesaggi di roccia” come i borghi di Pietrabbondante (IS), Bagnoli del Trigno (IS), Pietracupa (CB), in Molise, che hanno dato forma alla propria comunità mediante il legame con la dura roccia, talvolta racchiusa nel nome del paese. E ancora trekking lungo i sentieri delle farfalle nell’Oltrepò pavese, lungo l’anello di Forca d’Acero, nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, tra faggete, alberi monumentali e suggestivi; e poi ciclopedalate costeggiando l’Adige o l’Isonzo, vacanze in bici + boat nella laguna di Venezia, nel Delta del Po o sulle tracce di Hemingway in Val Trebbia. Per i più esperti ci sono numerose escursioni a cavallo, a partire da quella in Valdera (Pi) o il trekking con gli asini sui sentieri e le mulattiere dei Monti Sibillini e della Valnerina.
Da non perdere il Cammino dei Briganti, 100 km tra paesi medievali e natura selvaggia lungo il confine fra Abruzzo e Lazio sulle orme del passaggio dei briganti della Banda di Cartore, tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Alto tasso di avventura per la proposta di canyoning nelle gole dell’Albegna, a Semproniano (Gr), in una Toscana per soli amatori, da qui si dipartono anche alcune escursioni di insolita bellezza. Adrenalina pura invece per chi vorrà sperimentare il Volo dell’Angelo o il passaggio sul ponte tibetano nelle Dolomiti Lucane. E poi speleoraft nel Cilento, in canoa sul fiume Tirino, ma anche escursioni e avventure nella riserva regionale delle Valli Cupe, in Calabria, fra maestosi canyon, giganteschi alberi secolari, centinaia di cascate, antichi monasteri ed aree archeologiche: un paesaggio da Indiana Jones inaspettato nell'entroterra calabrese. E infine il trekking lungo il Selvaggio Blu, lo straordinario cammino lungo la costa orientale sarda, e ancora il trekking delle vecchie miniere nella zona di Montevecchio o il cammino nella Sicilia più autentica lungo la Via Annonaria, quella che corre fra Enna e la costa di Tusa, passando per lo spettacolo delle Madonie, che un tempo serviva a far giungere il grano dall’entroterra siculo al resto d’Europa. Non mancano le proposte green anche per chi sarà costretto a rimanere nella Capitale e esperienze di natura estrema e inaspettata a pochi chilometri dal centro della Città Eterna: dal canyoning al Fosso della Mola, nella Valle del Salto, in provincia di Rieti all’anello di Campagnano, 21 km fra i resti dell’antica via Amerina, per concludere con le escursioni nella riserva dell’Insugherata.

“Con la guida Vacanze Italiane – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – raccontiamo quel turismo di prossimità che fa bene all’Italia. Partendo dalle bellezze dell'entroterra con i borghi, aree meravigliose e poco conosciute, cammini e vie storiche, ciclovie, per poi spostarci in quelle località di mare e di lago capaci di unire tutela e sostenibilità ambientale. La stagione estiva di quest'anno sarà molto particolare. Porta con sé i segni di una pandemia che ha colpito l’Italia e il l mondo intero e ci costringerà al distanziamento fisico, ma può diventare l'occasione per riscoprire un turismo di prossimità, più sostenibile e legato alla mobilità dolce, scoprendo luoghi da nord a sud del Paese che non ci aspettiamo, all'insegna del rispetto e della scoperta di un grande patrimonio ambientale e culturale”.

“Le proposte raccolte in Vacanze Italiane – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano -  esprimono un forte senso di appartenenza al Paese. Tra queste mi preme sottolineare quelle che si raccordano idealmente ad un’idea suggestiva e strategica di Giuseppe De Rita: promuovere l’Appennino la spina dorsale dell’Italia. L’Appennino è un tema del nostro futuro, fondamentale per la regolamentazione delle acque e la difesa del suolo, ma è anche il luogo dove sono racchiuse straordinarie memorie culturali, artistiche, devozionali, di vita comunitaria”.

Proposte interregionali – La guida on line raccoglie anche sette proposte interregionali di lunga percorrenza: dall’Alta Via dei Parchi che parte da Berceto, nei pressi del Passo della Cisa, in provincia di Parma, e arriva fino alla rupe della Verna, per poi raggiungere l'eremo sul Monte Carpegna, nel Parco del Sasso Simone e Simoncello all’affascinante cammino delle Terre Mutate, un percorso in 14 tappe da Fabriano a L'Aquila dove il sisma del 2016 e quello del 2006 hanno cambiato i connotati dei luoghi senza intaccarne la bellezza e la possibilità di fruizione per passare alla via degli Dei, un itinerario di 130 km che collega Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze immersi nella splendida natura dell’Appennino Tosco Emiliano. E poi trekking lungo la Via di San Francesco tra Umbria, Toscana e Lazio per passare alla ciclovia degli Appennini con i suoi oltre 2600 km e un percorso su strade a basso traffico diviso in 42 tappe. Da non perdere, inoltre, la Via della Lana e della Seta, un cammino di 130 km che tocca borghi, cime e vallate congiungendo il centro storico di Bologna, per secoli capitale della seta, e Prato, capitale del distretto della lana e del tessile. Ed infine Italia Coast to Coast, l'itinerario in 18 tappe che va dal Conero (Marche) al Monte Argentario (Toscana) fruibile da tutti, anche in bicicletta per 9 tappe, e per tutto l'anno.

Per gli amanti del mare, oltre a questi 200 itinerari, Legambiente segnala sul suo sito (https://www.legambiente.it/guida-blu/) ben quindici località marine e sette lacustri insignite delle cinque vele 2020 dove trascorrere una vacanza attenta all’ambiente, all'insegna di natura e acqua pulita, ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d'arte. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno da Legambiente e dal Touring club italiano. Tra le 15 località marine premiate quest'anno  con le cinque vele, ecco le prime cinque in classifica:  al primo posto il comprensorio sardo di Baunei, seguito dalla Maremma Toscana guidata dal Comune di Castiglion della Pescaia (2 posto), dal litorale di Chia con il Comune di Domus de Maria sempre in Sardegna (3 posto), il comprensorio campano del Cilento Antico guidato dal Comune di Pollica (4 posto) e ancora quello della Costa d'Argento e l’Isola del Giglio guidato dal Comune di Isola del Giglio (5 posto). Per quanto riguarda la classifica delle Regioni, al primo posto trionfa anche quest'anno la Sardegna con la bandiera a Cinque Vele che sventola su ben cinque litorali dell'isola, seguita da Toscana e Puglia a pari merito con 3 comprensori a cinque vele, segue poi la Campania con due, e Liguria e Sicilia con un comprensorio a testa.

Da non perdere anche le località lacustri come il lago del Mis, in Veneto, al primo posto della classifica delle località lacustri a cinque vele, seguito dal lago di Molveno (Trentino Altro Adige) in seconda posizione, dal Lago di Fiè (Bz), in Trentino Altro Adige, terzo in classifica. E poi dal Lago di Garda – Riva Occidentale (4 posto), dal lago di Monticolo (Bz), in Trentino Altro Adige al quinto posto. Sesto e settimo posto per il Lago di Avigliana Grande (To), in Piemonte, e quello dell’Accesa (Gr) in Toscana.


Fotogallery:




LEGAMBIENTE UFFICIO STAMPA:
3496546593 Luisa Calderaro
3462308590 Valentina Barresi


TOURING CLUB ITALIANO - UFFICIO STAMPA
Tania Rao Torres  –  tania.raotorres@touringclub.it
– 02/8526214 – 349/3371029

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA

SICCITA’: SCORTE IDRICHE AI MINIMI STORICI, MANCANO 2 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA DOSSIER - ACQUA E AGRICOLTURA Occorre ridurre i fabbiso...