martedì 2 febbraio 2021

RECOVERY PLAN: SERVE UN PIANO ANCHE PER LA LOMBARDIA

 COMUNICATO STAMPA 

 

 

Finora approvata solo una risoluzione

dal Consiglio Regionale 

 

Legambiente: “Ci aspettiamo interventi di ampia portata con ricadute su ambiti fondamentali quali energia,

mobilità, agricoltura e sistemi verdi” 


Milano, 2 Febbraio 2021Dei 101 miliardi in arrivo dall’Unione Europea all’Italia nell’ambito del Recovery Plan, i fondi destinati alla Lombardia sono una somma interessante per dar vita a progetti utili per la regione. Al contrario, però, è elevato il rischio che rappresentino un gruzzolo per la realizzazione di opere tutt’altro che adeguate alle esigenze del territorio, come il collegamento tra la SS 11 a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano, la cosiddetta Vigevano Malpensa, già bocciata dal Cipe ma in fase di ripensamento, la tangenziale ovest esterna di cui si torna a parlare, o l’autostrada Cremona-Mantova o il completamento della Pedemontana fino a Bergamo. Per questo Legambiente ha condiviso alcune proposte nel dossier presentato oggi a livello nazionale.

 

«Una decisione complicatissima quella di scegliere una manciata di progetti da inserire nel dossier nazionale – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Una difficoltà condivisa con i nostri colleghi in tutta Italia proprio per la quantità di interventi urgenti e necessari ovunque. Ci siamo concentrati, per ora, su quattro punti essenziali: trasporto ferroviario, navigazione pubblica, revamping dell’idroelettrico, bonifiche e sistemi verdi. Opere che i territori aspettano da tempo nonostante siano già opere programmate».  

 

Sul fronte trasporti nel rapporto l’associazione indica come prioritario l’adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria regionale, a partire dal raddoppio della ferrovia tra Mortara (PV) e Milano, la ferrovia che collega la Lomellina con il capoluogo lombardo, via Vigevano e Abbiategrasso e l’adeguamento della Lecco-Tirano, oggi a binario unico, anche in previsione dei giochi olimpici invernali del 2026. In seconda battuta il collegamento trasfrontaliero con la Svizzera, Austria e Germania, con il potenziamento della linea internazionale del Gottardo (Milano-Chiasso) e l'ammodernamento delle linee storiche che la collegano con Lecco e Bergamo; il raddoppio dei binari della Parabiago-Gallarate, per consentire il transito delle merci provenienti dalla Svizzera, dall’Alptransit, via Luino ma anche per agevolare i pendolari che ogni giorno viaggiano verso il capoluogo lombardo. Per completare il quadro, si rende necessario anche il TiBre ferroviario, via Piadena, per il trasporto merci tra i porti liguri e il Brennero. Non solo terra, anche via acqua le infrastrutture possono migliorare, con una navigazione laghi pubblica di linea efficiente come segmento importante del trasporto pubblico. Per questo prevedere una flotta ecologica e un servizio di linea al pari del TPL terrestre, con imbarcazioni dimensionate per limitare il moto ondoso, renderebbe possibile il servizio integrato con quello ferroviario e delle autolinee.

 

«Migliorare la qualità del trasporto pubblico aiuta anche a diminuire i livelli di inquinamento. Non c’è città europea che non abbia puntato su questa infrastruttura indispensabile, assieme alla ciclabilità, per migliorare la qualità dell’aria e aderire agli obiettivi ambiziosi della imminente nuova legge europea sul clima, che punta a ridurre di almeno il 55% le emissioni climalteranti entro il 2030 – prosegue Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Per combattere l’inquinamento servono interventi di ampia portata che abbiano ricadute su più ambiti, dai trasporti all’energia, dalla mobilità all’agricoltura sostenibile. Ambiti trasversali che da sempre diciamo essere fondamentali per evitare procedure di infrazione e ridurre il traffico e la congestione delle infrastrutture. Per questo continuare ad incentivare il cambio del parco auto non può essere la strategia primaria, in una regione che ha già una dotazione automobilistica molto più alta di quella delle altre regioni europee».

 

Nell’ambito della sicurezza idrogeologica il dossier sottolinea la necessità di attuare la bonifica di 2500 tonnellate di rifiuti abbandonati dell’ex Snia di Varedo e la realizzazione della vasca di laminazione per la sicurezza idrogeologica della Città di Milano. Sempre sul fronte bonifiche, va completato l’intervento sul sito Caffaro, sia per quanto riguarda la parte inerente la sezione produttiva sia per le centinaia di ettari di terreni agricoli circostanti contaminati da PCB, attraverso la realizzazione di una grande infrastruttura verde territoriale, come un nuovo sistema forestale per il presidio permanente dei terreni e il loro fitorisanamento.

 

Se si considera che quasi il 40% delle risorse del NGEU saranno destinate alla conversione ecologica, è chiaro come il comparto energetico sia prioritario. In Lombardia secondo Legambiente si rivela imprescindibile agire sul revamping e sulla messa in sicurezza del grande idroelettrico, come infrastruttura necessaria per supportare e dare continuità alla crescita di generazione da nuove fonti rinnovabili discontinue, come il fotovoltaico.

 

Non poteva mancare, infine, uno sguardo sui sistemi verdi. L’integrazione tra la conservazione e protezione della biodiversità e la gestione dell’agricoltura è una sfida centrale anche per la Lombardia. Il completamento della rete ecologica regionale e dei Sistemi Verdi è il primo passo da compiere, a partire dal Parco Metropolitano e Agricolo milanese, determinante nel miglioramento della qualità della vita della città diffusa e nell’opera di mitigazione dai cambiamenti climatici, per arrivare alla tutela effettiva delle aree alpine e del territorio rivierasco dei grandi fiumi e del Po attraverso l'istituzione di nuove aree protette. In particolare il Parco Metropolitano, da istituire e infrastrutturare con importanti interventi di forestazione e agroforestazione, assume il ruolo di infrastruttura cardine per la resilienza dell’intero organismo metropolitano, essendo il cuore del più denso sistema insediativo italiano, in cui si concentra il 10% dell’intera popolazione nazionale.  

 

 

Qui scaricabile il dossier nazionale completo: https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/02/proposte-Legambiente-per-PNRR.pdf

 


Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

Silvia Valenti

ufficiostampa@legambientelombardia.it

3498172191

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