mercoledì 10 luglio 2013

Legambiente, pagella in rosso per la sponda veneta del Garda

VENEZIA - È una pagella in «rosso» quella fatta dalla goletta di Legambiente nel monitoraggio sulla sponda veneta del Garda: sui 9 punti esaminati, 3 sono risultati fortemente inquinati, 2 inquinati, 4 entro i limiti di legge. «I Comuni - annota Legambiente - si impegnino maggiormente nei controlli contro gli scarichi abusivi. Necessari maggiori investimenti nel sistema depurativo». Il responsabile di Goletta dei Laghi, Simone Nuglio spiega che l'operazione «non è in contrasto con chi ha la responsabilità di decretare la balneabilità» e precisa che «le analisi confermano che la maggior parte dei problemi per il Garda continua venire dai corsi d'acqua che scontano i ritardi nel collettamento fognario e nella depurazione delle acque interne». Inquinate le foci del torrente Gusa e del torrente San Severo, rispettivamente nei comuni di Garda e Bardolino (località Punta Cornicello). Fortemente inquinati a Pai il punto presso via Pai di Sotto angolo con via Manzoni, a Lazise la foce del torrente Marra e a Valeggio sul Mincio il campione prelevato in via del Garda in località Salionze. Criticità che non nascono oggi: il torrente Gusa, a Garda, nel 2010 era inquinato, nel 2011 e 2012 il campione era fortemente inquinato e quest'anno di nuovo inquinato.
Malato cronico anche il torrente San Severo a Bardolino, che nel 2010 è risultato fortemente inquinato e dal 2011 risulta inquinato. Da segnalare ancora il caso del torrente Marra a Lazise: un piccolo e breve corso d'acqua che, dopo un risultato entro i limiti nel 2012, torna a presentare una concentrazione di Escherichia coli tale da risultare fortemente inquinato come nel 2010 e nel 2011. Le analisi non hanno invece rilevato una concentrazione di inquinanti superiore al limite nei punti presso l'imbarcadero a Malcesine, presso l'impianto di sollevamento a Torri del Benaco località Lido Brancolino, alla foce del rio Sermana a Peschiera (località Maraschina) e alla foce del Dugale a Castelnuovo in località Ronchi. «Il monitoraggio scientifico di Legambiente ha messo in luce le numerose criticità - spiega Nuglio - per quanto riguarda l' inquinamento proveniente da scarichi civili non depurati che riguardano i grandi laghi del nord Italia. Una carenza, quella del sistema depurativo, che nel nostro Paese riguarda ancora quasi un quarto della popolazione».


Fonte: Ansa

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