Sostenere le connessioni ecologiche tra lago d'Iseo, la riserva naturale
Valle del Freddo e il lago d'Endine. Un obiettivo ambizioso che è stato
il cuore di «Tra lago e lago», il progetto di Legambiente Lombardia i
cui risultati sono stati presentati a FestAmbiente di Castro, in
occasione dell'ultimo giorno della Goletta dei Laghi sul Sebino, da
Barbara Meggetto, portavoce della campagna itinerante ambientalista, e
Marzio Marzorati, responsabile Parchi Legambiente Lombardia.
Presentato
nel 2011, il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo
all'interno bando «Connessioni ecologiche», ha avuto come partner il
circolo Legambiente Alto Sebino e la Comunità Montana «Laghi del
bergamasco» e ha ricevuto il sostegno di Regione Lombardia, azienda
Lucchini, Comune e Museo naturalistico di Lovere.
Un'alleanza
tra molti soggetti diversi che ha prodotto tangibili effetti: «In oltre
20 mesi - spiega Marzio Marzorati - gli interventi realizzati hanno
migliorato la biodiversità dell'area, salvaguardando ad esempio le
specie locali, messo in sicurezza gli attraversamenti in zone
urbanizzate delle specie anfibie e tutelato il paesaggio, in particolare
i "soffioni" sotterranei nella Valle del Freddo. Un percorso che ha
coinvolto non solo tecnici ed esperti ma anche le scuole e la
cittadinanza, per poter diffondere il più possibile una cultura
ambientale del proprio territorio».
Il lavoro è stato possibile
anche grazie alla competenza culturale e tecnica degli operatori
professionali della Comunità Montana, coordinati da Giuliano Covelli.
Nella giornata di oggi, in particolare, FestAmbiente Laghi ha ospitato
la presentazione di un itinerario pedonale dal Sebino al bacino lacustre
d'Endine che, mettendo in rete sentieri già esistenti, permetterà di
compiere un percorso di estremo valore paesistico e naturalistico a
testimonianza della biodiversità di tutta l'area.
«Il grande
merito del progetto è quello di aver saputo coinvolgere l'intero
territorio - sottolinea Barbara Meggetto -. In quest'ottica è stato
lanciato un concorso che ha coinvolto le scuole per la definizione del
logo del progetto ed è stato realizzato, grazie ai prof. Avogadri e
Lassini, un manuale di conoscenza e conservazione della biodiversità a
disposizione di tutti. Da questa alleanza tra soggetti diversi deve
ripartire l'Iseo per un'economia fondata sulla bellezza, il turismo
sostenibile e la tutela della biodiversità e dell'ecosistema lacustre».
Parole
che hanno trovato riscontro stamattina in un'altra iniziativa della
Goletta dei Laghi, il cui equipaggio ha partecipato insieme a biologi
dell'Università Statale di Milano, esponenti dell'Amministrazione
comunale di Ardesio e soci di Legambiente Bergamo alla pulizia del
laghetto della Val Canale: un bacino unico nel suo genere in tutto
l'arco alpino, dai colori viola e verde prodotti della combinazione
della presenza di alghe e batteri sulfurei.
Il professor
Gomarasca della Facoltà di Agraria dell'università milanese sta
studiando questa particolare situazione e il suo valore ambientale, a
due passi dal Parco delle Orobie Bergamasche, di fronte alla Presolana.
Un'occasione propizia per gli ambientalisti per lanciare un appello al
Parco affinché si impegni ad evitare la costruzione del comprensorio
sciistico, definito dal Cigno Verde come «un nuovo scempio inutile nella
bergamasca».
Fonte: Eco di Bergamo.it
"Sulla sua pelle scorreva acqua quasi a coprirlo come una veste intangibile e fresca".
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