MILANO, 4 LUGLIO 2019
COMUNICATO STAMPA
La legge 68/2015 sugli ecoreati
dà i suoi frutti: in Lombardia 1541 infrazioni accertate, 15 arresti e 464
sequestri
La lunga mano della
criminalità ambientale s’impone sulla Lombardia. Secondo i dati del Rapporto
Ecomafia 2019 di Legambiente presentato questa mattina a Roma, la nostra
regione è al settimo posto in Italia per il numero di reati ambientali: il 5,7%
delle infrazioni accertate, infatti, avviene sul territorio lombardo e si
innesta principalmente nel settore del ciclo dei rifiuti e del cemento.
«La Lombardia, prima regione del Nord in questa poco lusinghiera
classifica, si conferma territorio cruciale nei circuiti illegali su
tutti i fronti ambientali – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente
Lombardia –. In uno dei centri pulsanti dell'economia e della finanza
nazionale le famiglie mafiose, dopo essersi infiltrate, hanno proseguito con
una vera a propria colonizzazione d’interi settori economici, basti pensare
alla movimentazione terra, senza trovare veri ostacoli nella società civile».
Il rapporto 2019 stilato da Legambiente
mette in luce una crescita del numero di reati relativi al ciclo del cemento,
così come lievitano i reati relativi alle filiere agroalimentari e quelli
commessi nel ciclo dei rifiuti, dati che però sottolineano anche l’ottimo
funzionamento del nuovo modello di tutela penale dell’ambiente ottenuto quattro
anni fa grazie alla nuova normativa. La legge n. 68 del 29
maggio 2015 ha introdotto nel nostro Codice penale il Titolo VI-bis
dedicato ai delitti ambientali, con i nuovi delitti di inquinamento
ambientale, disastro ambientale, impedimento del controllo e ha
inasprito le pene per il reato di omessa bonifica, con una lunga serie di
aggravanti, tra cui quelle sull'ecomafia o sui pubblici funzionari corrotti,
oltre a misure molto drastiche come la confisca dei beni e sanzioni severe
contro la responsabilità giuridica delle imprese.
Il ciclo illegale del cemento
quest’anno fa notizia per la crescita esponenziale dei reati contestati.
Quello dell’edilizia è storicamente un settore dove mafie e corruzione
costituiscono, insieme, un pericoloso convitato, che inquina il
settore degli appalti e dei cantieri. Lo testimonia l’inchiesta condotta
dalla Dda di Milano a maggio scorso raccontata proprio nelle pagine del
dossier presentato da Legambiente. Un’operazione che ha coinvolto novantacinque
persone, tra politici, amministratori pubblici e imprenditori che la
procura non ha esitato a definire “predatori come in Jurassic Park”.
Secondo l’accusa, avrebbero costituito una holding dedita
all’accaparramento illegale di appalti nelle province di Milano e
Varese, in affari con la ‘ndrangheta locale.
Delle 266 infrazioni accertate
in Lombardia per quanto riguarda il ciclo del cemento, che hanno portato a
25 sequestri di cantieri e materiali edili e 355 denunce, è Sondrio la
provincia in testa alla classifica regionale, con 60 reati contestati,
seguita da Brescia con 57 e Bergamo con 44.
l’illegalità
nel ciclo del cemento in Lombardia - I dati delle forze dell’ordine
|
Provincia |
Infrazioni
Accertate
|
% su totale nazionale
|
Denunce
|
Sequestri
|
1
|
Sondrio
|
60
|
0,9%
|
57
|
2
|
2
|
Brescia
|
57
|
0,9%
|
80
|
9
|
3
|
Bergamo
|
44
|
0,7%
|
63
|
2
|
4
|
Como
|
25
|
0,4%
|
34
|
2
|
5
|
Varese
|
20
|
0,3%
|
33
|
1
|
6
|
Milano
|
19
|
0,3%
|
25
|
4
|
7
|
Pavia
|
11
|
0,2%
|
28
|
0
|
8
|
Mantova
|
10
|
0,2%
|
13
|
5
|
9
|
Lodi
|
9
|
0,1%
|
9
|
0
|
10
|
Lecco
|
8
|
0,1%
|
9
|
0
|
11
|
Cremona
|
3
|
0%
|
4
|
0
|
12
|
Monza Brianza
|
n.d.
|
|
n.d.
|
n.d.
|
|
Totale
|
266
|
4,2%
|
355
|
25
|
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze
dell’ordine e Capitanerie di porto (2018)
Resta alto anche il numero di inchieste riguardanti il
settore dei rifiuti, che in Lombardia vede un florido mercato dell’illecito,
emerso negli ultimi anni anche attraverso i crescenti episodi di incendi di impianti
di trattamento e discariche abusive. È Brescia a guidare la classifica, con
94 infrazioni accertate, pari all’1,8% di tutta la nazionale, 91 denunce e 45
sequestri. Il bresciano, infatti, è una provincia fortemente caratterizzata
dalla presenza di discariche e imprese che operano nel settore dei rifiuti,
rendendo il territorio particolarmente interessante per chi fa del malaffare il
proprio business. Seguono distanziate Bergamo e Pavia con 62 reati contestati.
l’illegalità nel ciclo dei
rifiuti in Lombardia - I dati delle forze dell’ordine
|
Provincia |
Infrazioni
Accertate
|
% su totale nazionale
|
Denunce
|
Sequestri
|
Arresti
|
1
|
Brescia
|
94
|
1,8%
|
91
|
45
|
1
|
2
|
Bergamo
|
62
|
1,2%
|
102
|
15
|
0
|
3
|
Pavia
|
62
|
1,2%
|
49
|
10
|
0
|
4
|
Milano
|
49
|
0,9%
|
25
|
33
|
10
|
5
|
Como
|
42
|
0,8%
|
43
|
24
|
2
|
6
|
Lodi
|
26
|
0,5%
|
19
|
15
|
1
|
7
|
Varese
|
21
|
0,4%
|
20
|
8
|
0
|
8
|
Sondrio
|
17
|
0,3%
|
38
|
8
|
9
|
9
|
Lecco
|
13
|
0,2%
|
9
|
3
|
0
|
10
|
Mantova
|
12
|
0,2%
|
20
|
9
|
0
|
11
|
Monza e Brianza
|
4
|
0,1%
|
3
|
1
|
0
|
12
|
Cremona
|
1
|
0%
|
1
|
0
|
0
|
|
Totale
|
403
|
7,7%
|
420
|
171
|
23
|
Fonte:
elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto
(2018)
Nel campo dei delitti contro gli animali e la fauna selvatica,
è ancora una volta Brescia la provincia con il più alto numero di infrazioni
accertate in Lombardia, 154 con 100 denunce e 125 sequestri. In questo
trend che vede il bresciano territorio particolarmente sotto i riflettori, si
inserisce il caso dell’allevamento Green Hill, il cui processo vede Legambiente
costituita parte civile. È di pochi giorni fa la notizia delle condanne in
appello per un veterinario e tre ex dipendenti, che ha ribaltato l’esito del
primo grado di giudizio. «Questa sentenza restituisce
finalmente verità e coerenza rispetto a quanto accadeva ai beagle all’interno
dell’allevamento di Montichiari. La difesa degli animali è insita nel nostro statuto e come
Legambiente continueremo a vigilare e denunciare sia chi continua a perpetrare
abusi, sia chi non esercita il suo fondamentale ruolo di controllo, affinché
non si ripetano mai più casi vergognosi come quello di Green Hill» commenta
Barbara Meggetto.
I reati contestati presi in considerazione dal dossier riguardano
il maltrattamento o l’impiego illecito di animali come corse clandestine di cavalli
o combattimenti di cani, bracconaggio o pesca di frodo, allevamenti illegali e commercio
di specie protette, un mercato, questo, che ancora oggi frutta 3,2 miliardi in Italia.
|
Provincia |
Infrazioni accertate |
Denunce |
Sequestri |
1
|
Brescia
|
154
|
100
|
125
|
2
|
Bergamo
|
29
|
15
|
15
|
3
|
Como
|
19
|
21
|
9
|
4
|
Sondrio
|
14
|
4
|
7
|
5
|
Milano
|
12
|
5
|
34
|
6
|
Lecco
|
11
|
4
|
5
|
7
|
Varese
|
11
|
3
|
8
|
8
|
Mantova
|
7
|
0
|
7
|
9
|
Cremona
|
6
|
6
|
5
|
10
|
Pavia
|
6
|
6
|
3
|
11
|
Monza e Brianza
|
5
|
5
|
4
|
12
|
Lodi
|
4
|
2
|
4
|
|
Totale
|
278
|
171
|
226
|
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze
dell’ordine e Capitanerie di porto (2018)
Il dossier di Legambiente ha analizzato le
principali inchieste ecocriminali in cui la corruzione è
stato lo strumento fondamentale per fare affari deturpando l'ambiente. In
questo ambito la Lombardia si attesta al quarto posto con 73
inchieste giudiziarie, il 10,8% del totale, che hanno comportato 547 arresti e
129 sequestri.
«Se da un lato l’aumento delle
indagini su reati di tipo ambientale dimostra un’attenzione più marcata a
questa tipologia di reati, dall’altro mette in luce una situazione
d’emergenza: ecomafia e criminalità ambientale vanno di pari passo con i
fenomeni di corruzione –
sottolinea Sergio Cannavò, responsabile dell’ufficio legale di Legambiente
Lombardia –. Su questo fronte in particolare le Direzioni Distrettuali
Antimafia della Lombardia hanno condotto negli ultimi anni inchieste
particolarmente incisive e complesse, che hanno permesso di scoprire e fermare
vere e proprie organizzazioni criminali dei rifiuti».
Approfondimenti su: http://noecomafia.it/
Silvia Valenti
Tel. 02 87386480
Mob. 3498172191
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