Comunicato
StampaPorto
Ceresio (Va) | 9 luglio 2019
I
punti nel Comune di Porto Ceresio sorvegliati speciale
Legambiente
Valceresio: “Non escludiamo l'ipotesi di un esposto”
Un
punto entro i limiti di legge, uno giudicato “inquinato” e un
altro “fortemente inquinato”.
È
questo, in estrema sintesi, il bilancio del monitoraggio
microbiologico realizzato dai tecnici della Goletta dei Laghi nei
giorni scorsi, in occasione dell'arrivo sul Lago Ceresio della
campagna di Legambiente, realizzata in collaborazione con il
CONOU
(Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli
oli minerali usati) e Novamont.
Da
14 anni la Goletta dei Laghi rileva le principali fonti di criticità
per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti,
la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria
e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della
plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e
laghi.
I
risultati del monitoraggio sono stati presentati stamane a Porto
Ceresio (Varese), nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno
partecipato Barbara
Meggetto,
presidente di Legambiente Lombardia, Milena
Nasi,
portavoce di Legambiente Valceresio, Simone
Nuglio,
responsabile della Goletta dei Laghi, Giada
Caiello,
responsabile dei campionamenti della Goletta dei Laghi e Marco
Comolli,
vice presidente di Legambiente Valceresio. Presenti anche Jenny
Santi,
sindaco di Porto Ceresio e Massimo
Mastromarino,
sindaco di Lavena Ponte Tresa.
I
DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUL CERESIO
Quello
di Legambiente è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi
ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di
balneabilità, ma restituisce comunque un'istantanea utile per
individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni.
Nelle
analisi della Goletta dei Laghi vengono prese in esame le foci dei
fiumi, torrenti, gli scarichi e i piccoli canali che si trovano lungo
le rive dei laghi, punti spesso segnalati dai cittadini attraverso il
servizio SOS Goletta. Queste situazioni sono i veicoli principali di
contaminazione batterica di origine fecale, dovuta all’insufficiente
depurazione degli scarichi civili che attraverso i corsi d’acqua
arrivano nel lago.
Per
il nono anno consecutivo, i tecnici del Cigno Verde hanno prelevato
tre campioni dalla sponda italiana del Ceresio, con l'obiettivo di
verificare l'eventuale presenza di batteri intestinali.
Come
negli anni passati, due
dei punti campionati ricadono nel territorio comunale di
Porto
Ceresio: la foce del Rio
Bolletta,
risultato “inquinato” secondo i parametri di legge, e la foce del
torrente
Vallone,
risultato come “fortemente inquinato”. E' stato monitorato
inoltre il punto corrispondente alla foce
del fiume Telo di Osteno,
nel comune di Claino con Osteno (Como), risultato entro i limiti.
“Dal
2013 monitoriamo questi punti e per quanto riguarda la foce del
torrente Vallone il risultato è sempre stato oltre i limiti di legge
– ha sottolineato nel corso dell'incontro con la stampa Milena
Nasi del
circolo di Valceresio – tuttavia quest'anno la concentrazione di
Escherichia
Coli
è di oltre 10 volte il consentito. Ci troviamo ancora una volta
costretti a denunciare la situazione, ma se non ci saranno a breve
azioni risolutive provvederemo a fare un esposto in Procura”.
"Ci
chiediamo come sia possibile che da almeno un decennio non ci sia
stato alcun miglioramento delle condizioni dei due torrenti
monitorati dalla nostra campagna – ha sottolineato Barbara
Meggetto,
presidente di Legambiente Lombardia – e quanto ancora dovremo
aspettare per vedere risolto il problema dell’inadeguatezza degli
impianti di depurazione del Ceresio ed evitare di scaricare a lago
acque inquinate. Una preoccupazione, la nostra, che aumenta
soprattutto se pensiamo alle note vicende giudiziarie che hanno
coinvolto la società pubblica che dovrebbe gestire il ciclo idrico
integrato del varesotto”.
In
occasione dell'arrivo della Goletta dei Laghi sul Ceresio il
circolo di Legambiente Valceresio ha effettuato nei giorni scorsi un
monitoraggio di beach litter
(rifiuti in spiaggia) sulla spiaggia di Brusimpiano. In un'area
monitorata di circa 380 metri quadrati è stato trovata una quantità
significativa di rifiuti: mozziconi di sigarette (circa 150), tappi
di plastica, cotton fioc e fascette di plastica le tipologie più
presenti.
Per
l'edizione 2019 partner della Goletta dei Laghi sono il CONOU
(Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli
Oli Minerali Usati) e l'azienda
chimica Novamont.
Da
oltre 35 anni il CONOU è il punto di riferimento italiano per la
raccolta e l'avvio a riciclo degli oli lubrificanti usati su tutto il
territorio nazionale. L'olio usato – che si recupera alla fine del
ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche
nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto
pericoloso per la salute e per l'ambiente che, se smaltito
indiscriminatamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Negli
anni di attività il CONOU ha raccolto 6 milioni di tonnellate di
olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3 milioni e consentendo la
produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un
risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro,
ponendo così l’Italia in vetta al settore a livello europeo.
Novamont
è un'azienda che porta avanti l’ambizioso progetto di integrare
chimica, ambiente e agricoltura. Prodotto di punta di Novamont è il
Mater-Bi, la versatile e innovativa bioplastica con cui si realizzano
soluzioni biodegradabili e compostabili che si incontrano nella vita
di tutti i giorni.
La
terza tappa della Goletta dei Laghi 2019 si concluderà l'11
luglio a Varese, quando alle ore 11:30,
presso il salone estense del Comune, verranno presentati alla stampa
e alla comunità i risultati del monitoraggio microbiologico sul
Verbano e sul Cusio.
Segui Goletta dei Laghi anche su:
www.legambiente.it/golettadeilaghi | Instagram: golettadeilaghi
Ufficio Stampa Goletta dei Laghi 2019:
Goletta dei laghi è una campagna di Legambiente
Partners: CONOU - Novamont | Media partner: La Nuova Ecologia
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