La regola di
gestione deve assicurare che
le vasche di Senago siano attive solo in ultima istanza
Disinquinamento del Seveso: la vera urgenza per Expo
Legambiente saluta con favore la notizia dei finanziamenti per la messa in sicurezza del bacino del Seveso, confermati oggi dal capo dell'Unità di Missione di Palazzo Chigi, Erasmo d'Angelis, presso la Commissione Ambiente del Comune di Milano. “E' davvero fondamentale che, finalmente, si veda la messa in sicurezza del Seveso in modo integrato con il risanamento ambientale delle acque e delle sponde del torrente: una sfida che la metropoli milanese attende da decenni e che vorremmo diventasse impegno solenne per fare del Seveso la vera via d'acqua di Milano, al posto di quella che non si è riusciti a realizzare per Expo”.
Ma Legambiente
mette anche in guardia da
facili professioni di fede verso infrastrutture pur importanti
quali sono le
vasche di Senago: opere che, singolarmente, sono sicuramente
insufficienti a
far fronte agli eventi più gravi e che rischiano di diventare
rapidamente
obsolete se non si ferma la cementificazione del territorio. “I
disastri del
Seveso non sono calamità naturali, ma il risultato di decenni di
caos
urbanistico, c'è bisogno di nuove regole e della possibilità di
farle rispettare
- dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente
Lombardia -
questo sia per fermare il consumo di suolo nel bacino
idrografico,
ripristinando le distanze di sicurezza tra edifici e corso
d'acqua, sia per
regolare il funzionamento del sistema delle vasche: occorre che
il sistema
della laminazione venga realizzato nella sua interezza, e che la
regola di
gestione degli invasi imponga l'utilizzo delle vasche di Senago
solo in ultima
istanza, in occasione degli eventi più gravi”.
Nessun commento:
Posta un commento