mercoledì 28 marzo 2012

I SOMMELIER DELL’ACQUA

Marzo 2012 Comunicato stampa


DEGUSTAZIONE AL BUIO ALLE SCUOLE ELEMENTARI DI MORTARA:

SOLO IL 34 % DEGLI “ASSAGGIATORI” DISTINGUE L’ACQUA DEL RUBINETTO DA QUELLA MINERALE

… invece il’60% di chi ha preferito l’acqua del rubinetto… pensava fosse minerale…

La prova del gusto è chiara e trasparente: pescando l’acqua da caraffe anonime e affidandosi al palato è quasi impossibile distinguere l’acqua di rubinetto dalle acque minerali; lo dimostra il singolare test effettuato da “il Colibrì”, Circolo Lomellino di Legambiente, in collaborazione con le scuole elementari di Mortara .

Durante la “Giornata Mondiale dell’Acqua” (22 marzo) gli attivisti del Colibrì hanno invitato gli studenti di sei classi (le terze) alla prova del “nove”: in un Paese che consuma enormi quantità d’acqua minerale è possibile riconoscere al palato quale è di rubinetto e quale no?

IL TEST :

Ai “sommelier dell’acqua” è stato chiesto di assaggiare il contenuto di tre caraffe (di cui una conteneva l’acqua del rubinetto, la caraffa 1 per la curiosità di chi ha eseguito il test, e le altre acqua minerale) e di esprimere un giudizio di “palato” scegliendo quella più buona e cercando anche di identificare quale delle tre caraffe contenesse l’acqua del rubinetto.

I RISULTATI :

Il 66% ha identificato come acqua del rubinetto quella che invece era minerale

e solo il 34% ha identificato giustamente la brocca con l’acqua del rubinetto

Per quanto invece riguarda le preferenze,

· il 34,00 % ha preferito l’acqua della brocca “1” (rubinetto)

· il 37,00 % ha preferito l’acqua della brocca “2” (minerale)

· il 29,00 % ha preferito l’acqua della brocca “3” (minerale)

Altri dati interessanti:

· il’60% delle persone che hanno preferito l’acqua di rubinetto …pensava fosse minerale

(quindi pensano che l’acqua del rubinetto non possa essere buona, infatti credono che quella preferita sia minerale… e si sbagliano)

Ma cosa voleva dimostrare questo test? Per prima cosa sfatare la convinzione che l’acqua in bottiglia è più buona di quella che esce dal rubinetto, ma contestualmente anche mettere in evidenza l’enorme impatto ambientale rappresentato dal mercato delle minerali, un impatto che deriva dalla grande quantità di imballaggi prodotta (circa 5 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno) e da un assurdo peregrinare delle bottiglie; per trasportare l’acqua minerale prodotta ogni anno servono infatti quasi 300 mila Tir.

Ogni italiano consuma circa 172 litri di acqua minerale in un anno e questo vuol dire in media 90 bottiglie di plastica ed una trentina di vetro. Contando l’Italia circa 60 milioni di abitanti si calcolano quasi 5,5 miliardi di bottiglie di plastica da smaltire ogni anno, per non parlare degli spostamenti, molto spesso del tutto irrazionali, dovuti al trasporto su gomma delle bottiglie. L’acqua minerale viene venduta spesso in luoghi molto lontani dalle zone di produzione e se un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri) per questa operazione sono necessari ogni anno circa 300.000 viaggi (dati Legambiente Nazionale).

Un particolare ringraziamento alla Responsabile educazione ambientale, Graziella Toia, alle sue aiutanti Claudia e Mari, alla Direttrice Didattica, alle maestre, al personale delle scuole e naturalmente ai 139 studenti che si sono prestati a questo momento di gioco e di istruzione, infatti prima delle “prove” è stata fatta una presentazione didattica su “Acqua, Bene Comune” e si è parlato anche dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto nelle mense scolastiche per stimolare gli studenti ad un “Consumo consapevole”

Circolo Legambiente “il Colibrì”

N.B. : I dati del sondaggio sono a disposizione di che volesse richiederli

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