Milano, 23 Gennaio 2019 Comunicato stampa
Tabella 2 Classifica dei capoluoghi di provincia che
nel 2019 hanno superato con almeno una centralina urbana la soglia
limite di polveri sottili in un anno
Tabella 3 Classifica dei capoluoghi di provincia che nel 2019 hanno superato con almeno una centralina urbana le concentrazioni a 120 μg/m3 come media massima giornaliera calcolata su otto ore di ozono secondo il D.lgs. 155/2010 che prevede un numero massimo di 25 giorni/anno
Il report nazionale Mal’aria è disponibile su: https://www.legambiente.it/ malaria-di-citta/
MAL’ARIA 2019: CAPOLUOGHI DI PROVINCIA NELLA MORSA DELLO SMOG
A MILANO 890 GIORNI DI SUPERAMENTO DEI LIMITI IN 10 ANNI
A MILANO 890 GIORNI DI SUPERAMENTO DEI LIMITI IN 10 ANNI
Legambiente: “Di fronte all’emergenza
inquinamento si sta facendo sempre troppo poco, servono provvedimenti
coordinati e strutturali in tutto il bacino padano per prevenire
l'emergenza”
Nonostante il 2019 si sia chiuso con
dati in miglioramento, quella che continuiamo a respirare è una
Mal’aria, titolo scelto per l’annuale dossier presentato da Legambiente
che fotografa la qualità dell’aria analizzando i trend degli ultimi
anni. Secondo i dati elaborati dall’associazione, la situazione nelle
città capoluogo di provincia è cronica: nella top25 nazionale, ci sono
diverse città lombarde, a partire da Milano che si posiziona al secondo
posto con 72 giorni di superamento annuale (vd. Tabella 2).
Se consideriamo gli ultimi 10 anni, ad
esempio, a Milano ogni cittadino è come se avesse respirato per quasi 2
anni e mezzo aria inquinata. Sono infatti ben 890 i giorni di superamento dei limiti di Pm10 che vedono protagonista il capoluogo lombardo nonostante su base annua i valori di Pm10 si siano notevolmente ridotti (vd. Tabella 1).
«Dall’inizio del 2020 in diverse
città lombarde si sono già registrati dai 15 ai 19 giorni consecutivi di
superamento dei limiti di legge e, dopo una breve pausa con un’aria
migliorata a seguito delle precipitazioni nello scorso weekend, i
parametri sono tornati inesorabilmente a salire dalla giornata di ieri,
facendoci ripiombare nell’emergenza - spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Di
fronte all’emergenza non sono venute risposte chiare ma solo
provvedimenti stop&go. Senza tavoli di coordinamento
sovra-regionali, le azioni spot messe in campo dalle singole
amministrazioni comunali risultano inutili a contrastare una situazione
cronica che caratterizza tutto il bacino padano e che necessita di
interventi strutturali su più livelli: mobilità, edilizia,
agricoltura. Mentre le Istituzioni continuano a non avere un piano
strategico strutturale e di informazione, noi continuiamo a rivolgerci
ai cittadini perché adottino comportamenti più ecologici, lasciando a
casa l’auto per spostarsi con i mezzi pubblici, limitando la velocità
anche nelle tangenziali e autostrade, sostituendo vecchie caldaie e
intervenendo sulla riqualificazione energetica degli edifici per ridurre
le emissioni. Piccole azioni quotidiane di buon senso, che possono fare
molto, anche in termini di educazione ad uno stile di vita più
sostenibile».
A questo scopo Legambiente, insieme ai
partner del progetto europeo Sharing Cities, ha lanciato ieri una
campagna di sensibilizzazione aprendo una sfida social a premi per i cittadini milanesi perché
si impegnino a non usare l’auto per un’intera settimana, accedendo alla
community digitale che premia i comportamenti più green scaricando l’app SharingMi.
«Se nella stagione fredda a preoccupare sono le concentrazioni di polveri sottili, anche i mesi estivi non sono esenti da condizioni che rendono l’aria malsana –
conclude Barbara Meggetto –. Una situazione che saremo costretti ad
affrontare tra qualche mese. Non è con la chiusura dell’inverno che
sparirà l’inquinamento atmosferico, l’estate porterà con sé un altro
carico di inquinanti che dobbiamo imparare a conoscere per proteggere la
salute dei cittadini». La causa principalmente è legata agli alti
livelli di ozono, il cui limite è fissato dalla normativa in 120
microg/mc come media nelle otto ore, da non superarsi per più di 25
giorni all'anno. L’ozono troposferico, potente ossidante pericoloso per la salute,
si forma a seguito di reazioni chimiche in cui sono implicati
inquinanti tradizionali, come gli ossidi di azoto e composti organici
volatili. Si tratta, quindi, di un inquinante secondario i cui
precursori sono generalmente prodotti da combustioni e da processi che
utilizzano o producono sostanze chimiche volatili, come solventi e
carburanti, che si formano in aree densamente urbanizzate, ma si combina
con l’ossigeno, maggiormente concentrato nelle aree extraurbane, lacustri, collinari e di campagna, in cui tende ad avere valori molto più alti.
Tabella 1 Numero di anni in cui le città capoluogo
di provincia hanno superato il limite giornaliero per le polveri sottili
(Pm10) dal 2010 al 2019. Il limite annuale è stabilito dal D.lgs.
155/2010 in 35 giorni con una media giornaliera superiore a 50 μg/m3
Anni di superamento Pm10
|
Città che hanno superato il limite dal 2010 al 2019
|
10/10
|
Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Pavia
|
9/10
|
Bergamo, Monza
|
8/10
|
Como, Mantova
|
6/10
|
Biella, Bologna, Palermo, Pescara, Trieste, Varese
|
4/10
|
Cagliari, Firenze, Lecco, Lucca, Pesaro, Sondrio
|
Posizione
classifica nazionale |
Città
|
Centralina
|
Superamenti da gennaio 2019
|
2
|
Milano
|
Marche |
72
|
8
|
Pavia
|
Piazza Minerva |
65
|
9
|
Cremona
|
p.zza Cadorna |
64
|
16
|
Mantova
|
Piazza Gramsci |
57
|
17
|
Lodi
|
Viale Vignati |
55
|
19
|
Brescia
|
Villaggio Sereno |
52
|
22
|
Monza
|
via Machiavelli |
44
|
Fonte: elaborazione Legambiente su dati Arpa
Tabella 3 Classifica dei capoluoghi di provincia che nel 2019 hanno superato con almeno una centralina urbana le concentrazioni a 120 μg/m3 come media massima giornaliera calcolata su otto ore di ozono secondo il D.lgs. 155/2010 che prevede un numero massimo di 25 giorni/anno
Posizione
classifica nazionale |
Città
|
Giorni di superamento 2019
|
Media giorni
superamento in 3 anni |
1
|
Lodi |
80
|
74
|
3
|
Lecco |
73
|
80
|
4
|
Bergamo |
72
|
81
|
5
|
Monza |
65
|
77
|
6
|
Pavia |
65
|
64
|
7
|
Varese |
65
|
75
|
8
|
Como |
61
|
n.d.
|
11
|
Mantova |
57
|
67
|
21
|
Cremona |
48
|
63
|
33
|
Brescia |
42
|
71
|
40
|
Milano |
37
|
52
|
Fonte: elaborazione Legambiente su dati Arpa
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Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Tel. 02 87386480
Mob. 3498172191
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